Sin dalle prime minacce di morte ricevute ci
siamo sentiti in dovere di esprimere tutta la nostra solidarietà al
giudice Nino Di Matteo. Un anno fa esponemmo uno striscione sul balcone
della nostra sede, lo stesso striscione ha poi marciato
al fianco di Salvatore Borsellino nella manifestazione generale con cui
il "Movimento delle Agende Rosse" chiedeva al ministro Alfano di
adoperasi per dare a Di Matteo tutta la protezione necessaria.
A
distanza di un anno Di Matteo è un uomo solo, abbandonato dalle
istituzioni ma non da tutti quei cittadini che credono fortemente nel
valore dell'onestà. Oggi siamo tornati in piazza per sottolineare ancora
una volta come la solitudine di Di Matteo sia degna di uno Stato
criminale. Il ministro degli Interni Alfano tergiversa, prende tempo,
recita la parte assegnata e, a tutti gli effetti, se ne lava le mani. Il
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Premier, Matteo
Renzi, non spendono una parola di solidarietà nei confronti del pm
palermitano condannato a morte. Tocca quindi a tutti quei cittadini che
credono ancora che gli uomini onesti siano un valore e non un ostacolo
per questo Paese, non lasciarlo solo.
Noi non lo lasciamo solo.
“Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un
gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle
necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia
colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a
proteggere.”
(Giovanni Falcone)
domenica 28 dicembre 2014
venerdì 26 dicembre 2014
REFERENDUM M5S: Firma anche tu!
Ci vediamo domani in Piazza XX Settembre ore 10:30.
Il referendum consultivo per uscire dall'euro si può fare. Per poterlo indire è necessario approvare una legge costituzionale "ad hoc" come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all'Unione Europea:
Il referendum consultivo del 1989 in Italia si è tenuto il 18 giugno 1989, contestualmente alle elezioni europee del 1989, per sentire il parere popolare sul conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento europeo eletto nella stessa occasione. Poiché la Costituzione della Repubblica Italiana prevede solo due tipi di referendum, quello abrogativo e quello confermativo per quel che riguarda la procedura di revisione costituzionale, per poter indire un referendum consultivo si è dovuto procedere approvando ad hoc la legge costituzionale 3 aprile 1989.
La legge costituzionale per indire il referendum sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in Aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull'uscita dall'euro con il referendum consultivo.
Il 14 novembre il M5S ha presentato in Cassazione il testo della legge di iniziativa popolare e in poche settimane inizieremo a raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare per indire il referendum. Abbiamo bisogno del maggior numero di firme possibile per non lasciar alcun alibi a questi portaordini della Merkel e della BCE capeggiati da Renzi. Gli italiani devono poter decidere se vogliono morire con l'euro in mano oppure vivere e riprendersi la propria sovranità.
Prossima data: 4 Gennaio 2015
Visita il sito ufficiale: http://goo.gl/AYWP9p
Il referendum consultivo per uscire dall'euro si può fare. Per poterlo indire è necessario approvare una legge costituzionale "ad hoc" come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all'Unione Europea:
Il referendum consultivo del 1989 in Italia si è tenuto il 18 giugno 1989, contestualmente alle elezioni europee del 1989, per sentire il parere popolare sul conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento europeo eletto nella stessa occasione. Poiché la Costituzione della Repubblica Italiana prevede solo due tipi di referendum, quello abrogativo e quello confermativo per quel che riguarda la procedura di revisione costituzionale, per poter indire un referendum consultivo si è dovuto procedere approvando ad hoc la legge costituzionale 3 aprile 1989.
La legge costituzionale per indire il referendum sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in Aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull'uscita dall'euro con il referendum consultivo.
Il 14 novembre il M5S ha presentato in Cassazione il testo della legge di iniziativa popolare e in poche settimane inizieremo a raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare per indire il referendum. Abbiamo bisogno del maggior numero di firme possibile per non lasciar alcun alibi a questi portaordini della Merkel e della BCE capeggiati da Renzi. Gli italiani devono poter decidere se vogliono morire con l'euro in mano oppure vivere e riprendersi la propria sovranità.
Prossima data: 4 Gennaio 2015
Visita il sito ufficiale: http://goo.gl/AYWP9p
sabato 20 dicembre 2014
TARI: LA CONFUSIONE REGNA ANCORA SOVRANA
Dopo la pubblicazione
sul sito del Comune del comunicato (firmato anche dal Caposettore
Ufficio Tributi) in cui si rendeva noto che "alla seconda rata TARI,
scaduta il 30 novembre, non saranno applicate sanzioni né interessi a
coloro che effettueranno il versamento della 2° rata entro il 31
dicembre 2014", e nonostante molti cittadini non abbiano ancora ricevuto
i bollettini per pagare la seconda e terza rata Tari, il Sindaco
continua imperterrito a seminare confusione.
Infatti, solo dopo poche ore dalla nostra denuncia sui social, il Sindaco rilancia su fb un nuovo messaggio che sconfessa il comunicato ufficiale apparso sul sito.
Dal post, pubblicato dal primo cittadino su Facebook, si apprende
che la seconda rata TARI potrà essere pagata anche unitamente alla terza,
quindi entro il 31 Marzo 2015.
Sul sito del comune, nonostante il post contraddittorio apparso sul profilo Fb del Sindaco, è ancora visibile il vecchio comunicato che riporta come ultima data per il pagamento della seconda rata Tari il 31 dicembre.
Ci auguriamo che l'amministrazione faccia chiarezza a quella che, a tutti gli effetti, sta diventando una farsa.
Leggi anche LA STANGATA A CARICO DELLE FAMIGLIE MOLESI
Leggi anche RACCOLTA DIFFERENZIATA: Un'opportunità sprecata
Infatti, solo dopo poche ore dalla nostra denuncia sui social, il Sindaco rilancia su fb un nuovo messaggio che sconfessa il comunicato ufficiale apparso sul sito.

Sul sito del comune, nonostante il post contraddittorio apparso sul profilo Fb del Sindaco, è ancora visibile il vecchio comunicato che riporta come ultima data per il pagamento della seconda rata Tari il 31 dicembre.
Ci auguriamo che l'amministrazione faccia chiarezza a quella che, a tutti gli effetti, sta diventando una farsa.
Leggi anche LA STANGATA A CARICO DELLE FAMIGLIE MOLESI
Leggi anche RACCOLTA DIFFERENZIATA: Un'opportunità sprecata
martedì 16 dicembre 2014
UN BRUTTO REGALO DI NATALE

La Tari, come già detto in passato, rischia di essere un brutto regalo di natale per tante famiglie Molesi. Il combinato disposto TARI-TASI sarà l'ennesima stangata di questa amministrazione, colpevole di non aver sfruttato quei pochi margini di manovra che gli offriva la normativa.
A breve ne riparleremo seguiteci sulla nostra pagina: http://goo.gl/A6EKP9
mercoledì 3 dicembre 2014
LA SECONDA RATA DELLA TARI E' SCADUTA MA NESSUNO L'HA PAGATA.... MANCANO I MODELLI F24 PER IL PAGAMENTO
A distanza di mesi dall’approvazione del Regolamento IUC, che dispone
all'art 45 comma 3 che "Per il primo anno di applicazione del tributo
TARI (2014) le scadenze sono fissate al 30 settembre 2014, al 30
novembre 2014 e al 31 marzo 2015", il Comune non ha ancora inviato i
bollettini per il pagamento della seconda e terza rata. Il Sindaco
ancora una volta tace. Resta da capire se scatteranno le sanzioni
previste per il mancato pagamento.
SINDACO SE CI SEI, BATTI UN COLPO
SINDACO SE CI SEI, BATTI UN COLPO
martedì 2 dicembre 2014
L'OTTO PER MILLE MANDIAMOLO A SCUOLA
In data 26 novembre 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente della Repubblica 17 novembre 2014 n. 172 relativo ai criteri per l'utilizzo della quota dell'otto per mille... devoluta allo Stato.
Grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle, introdotto in Legge di Stabilità 2014, è stata inserita la voce “edilizia scolastica” tra le destinazioni dei fondi dell'otto per mille.
La scadenza per la presentazione delle richieste da parte degli enti locali è stata prorogata al prossimo 15 Dicembre 2014.
Ci teniamo a ricordare che, lo scorso 14 luglio 2014, abbiamo presentato un'istanza con la quale invitavamo il Sindaco Diperna e la sua Giunta ad effettuare tutti gli adempimenti necessari per procedere alla trasmissione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri delle istanze per il finanziamento di progetti e interventi sui fabbricati scolastici comunali attraverso la destinazione delle risorse provenienti dall'utilizzo della quota dell'otto per mille.
Auspichiamo che l'amministrazione abbia compreso l'importanza di questa possibilità, adempiendo a questa richiesta che favorirebbe il reperimento di fondi necessari per intervenire sul degrado degli edifici scolastici presenti sul territorio molese.
Grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle, introdotto in Legge di Stabilità 2014, è stata inserita la voce “edilizia scolastica” tra le destinazioni dei fondi dell'otto per mille.
La scadenza per la presentazione delle richieste da parte degli enti locali è stata prorogata al prossimo 15 Dicembre 2014.
Ci teniamo a ricordare che, lo scorso 14 luglio 2014, abbiamo presentato un'istanza con la quale invitavamo il Sindaco Diperna e la sua Giunta ad effettuare tutti gli adempimenti necessari per procedere alla trasmissione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri delle istanze per il finanziamento di progetti e interventi sui fabbricati scolastici comunali attraverso la destinazione delle risorse provenienti dall'utilizzo della quota dell'otto per mille.
Auspichiamo che l'amministrazione abbia compreso l'importanza di questa possibilità, adempiendo a questa richiesta che favorirebbe il reperimento di fondi necessari per intervenire sul degrado degli edifici scolastici presenti sul territorio molese.
Iscriviti a:
Post (Atom)