
Era il 22 Novembre 2013, quando l’allora Assessore Regionale
all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, nell’avviare i lavori del Comitato
Tecnico che doveva dare attuazione all’ordine del giorno n.179 approvato
dal Consiglio Regionale nella seduta del 15 Ottobre 2013 “Contrada
Martucci – Conversano – Linee di indirizzo per l’avvio del risanamento
dell’area”, sosteneva quanto segue: “Ho sottolineato un paio di aspetti
ai soggetti convocati: in primo luogo la necessità di essere concludenti
e di esserlo in tempi compatibili con le aspettative del territorio. In
seconda istanza l'impellenza di una attività snella e di una puntuale
informazione alla V Commissione consiliare del lavoro svolto. Dal canto
nostro gli uffici stanno già provvedendo a predisporre gli atti per
l'individuazione delle risorse previste per lo svolgimento delle
attività di monitoraggio previste dall'Ordine del giorno”.
Lo scopo
di questo Comitato Tecnico è quello di mettere in atto tutte le azioni
in grado di fornire ai soggetti partecipanti, un quadro esaustivo, di
dati ed informazioni, finalizzato a poter decidere quali interventi
mirati realizzare per bonificare l’area vasta di Contrada Martucci.
I
soggetti che presiedono questo Comitato sono: Comune di Conversano,
Comune di Mola, Comune di Polignano, Provincia di Bari, OGA BA (Organo
di Governo d’Ambito – Ambito Territoriale Ottimale rifiuti), A.R.P.A.
Puglia Direzione scientifica, A.R.P.A. Puglia Dipartimento Provinciale
di Bari, Dipartimento di prevenzione della ASL e le Associazioni
ambientaliste del territorio che indicano come proprio rappresentate il
Prof. Francesco Paolo Fanizzi.
Capofila di questo Comitato Tecnico è
il Comune di Mola, a cui sono stati affidati 500.000 € per la gestione e
l'organizzazione oltre che per lo svolgimento di tutte le azioni
necessarie al raggiungimento degli obbiettivi previsti dallo stesso.
Sono trascorsi quasi tre anni da quel 22 Novembre e questo Comitato
Tecnico non è giunto ad alcuna conclusione. Non ha cioè raccolto dati ed
informazioni sufficienti a comprendere l’entità del danno ambientale
causato dalla presenza della discarica nell’area vasta di Contrada
Martucci e dunque ad individuare azioni ed iniziative mirate ad avviare
una possibile bonifica della stessa area.
L’istituzione di tale
Comitato Tecnico, ma soprattutto la possibilità di partecipare ai suoi
lavori, che la Regione Puglia concedeva alle associazioni ambientaliste,
fu salutato con entusiasmo da queste ultime, in particolare come un
momento di svolta nei rapporti dialettici con l’Istituzione competente,
per tutto ciò che ruotava attorno alla Discarica Martucci, in particolar
modo sulle questioni riguardanti il potenziale inquinamento prodotto
dall’attività di quest’ultima, quindi ambiente e salute pubblica. La
presenza di un loro rappresentante, individuato nel Prof. Fanizzi
rappresentava per queste associazioni, per la prima volta, dopo tanto
impegno, e lotte sui succitati temi, una occasione di poter esprimere un
proprio parere, una propria posizione in un tavolo istituzionale.
Una delle prime azioni definite da questo Comitato Tecnico fu la
delimitazione di un area geografica in cui condurre le indagini ed i
rilievi, quella che poi sarebbe diventata di fatto l’”area vasta” e la
successiva individuazione, all’interno di quest’area, di 80 dei 100
pozzi artesiani presenti. Proprio in questa fase fu determinante la
presenza al tavolo delle associazioni ambientalista locali, che
contribuirono in modo significativo, attraverso il Prof. Fanizzi, a
definire l’area di indagine.
Successivamente, il Comitato individuò
due possibili azioni per rilevare, nell’area vasta delimitata, possibili
conseguenza dell’attività della discarica: aereofotogrammetria
dell’area, distribuita nel tempo e analisi chimico fisiche su campioni
di acqua prelevati dai pozzi artesiani individuati.
La prima azione
consisteva nell’elaborazione, attraverso appositi e specifici software,
delle foto aeree dall’area vasta, scattate in epoche differenti e
successive, per rilevare le modifiche orografiche e morfologiche che il
territorio circostante la discarica aveva subito nel corso degli anni
dall’attività di questa ma anche da parte di chi la gestiva. Questa
attività in realtà è stata portata a termine ed ha consentito di
concludere che notevoli stravolgimenti del territorio erano subentrati
negli anni.
La nota dolente viene però dalle analisi dei pozzi. Dopo
tre anni, sono stati esaminati solo 23 degli 80 pozzi individuati. Di
questi 23 solo 1 ha presentato valori fuori norma ma questo, ovviamente,
in termini statistici, non ha alcun significato. Era ed è necessario
completare i rilievi sui restanti pozzi.
Questo è quello che
chiedevano a gran voce, con manifestazioni anche di piazza, le
associazioni ambientaliste locali alle rispettive Amministrazioni. In
particolare a Mola, “Chiudiamo la discarica Martucci”, attraverso i suoi
rappresentanti di spicco, ha chiesto all’Amministrazione dell’epoca,
ripetutamente, con forza e con iniziative che hanno coinvolto la
popolazione, una più decisa volontà nel perseguire e completare le
indagini nei rimanenti pozzi, per disporre di un quadro completo ed
esaustivo. Ovviamente, Mola era ed è il Comune capofila di questo
Comitato Tecnico e dispone delle risorse finanziarie messe a
disposizione dalla Regione Puglia per il funzionamento di questo
Comitato. Tutte queste richieste, sono sempre state disattese.
Adesso, a quasi tre anni da quel 22 Novembre, con una nuova
Amministrazione, ma soprattutto con un nuovo Sindaco, che era uno di
quei rappresentati di spicco dell’associazione “Chiudiamo la Discarica
Martucci”di cui sopra, si sperava in un cambio di passo, in un maggiore
decisionismo, una maggiore sensibilità e disponibilità verso quelle
stesse richieste che fino a qualche tempo prima l’attuale Sindaco
chiedeva a gran voce.
Noi del M5S di Mola, che a titolo individuale
ed in momenti diversi abbiamo partecipato alle attività svolte
dall'allora Comitato “chiudiamo la discarica Martucci “, chiediamo al
Sindaco e all’Amministrazione tutta, un atto di coerenza rispetto alla
vicenda Martucci e ai lavori del Comitato Tecnico di cui Mola è
capofila, per non lasciare la sensazione che la stagione di comitati e/o
associazioni ambientaliste siano state un momento preparatorio della
successiva campagna elettorale.
Da parte nostra, assieme agli
attivisti dei paesi limitrofi, in particolare Conversano, chiederemo ai
nostri portavoce regionali di convocare presso la Commissione Ambiente
della Regione Puglia gli amministratori dei Comuni di Conversano, Mola e
Polignano per chiedere conto dello stato dei lavori di questo Comitato
Tecnico.
Lorenzo Dibari - Attivista Mola 5 Stelle