domenica 27 gennaio 2013

LO TSUNAMI TOUR INVADE BARI

Beppe Grillo al Palaflorio di Bari Japigia

Riempie il Palaflorio in una serata gelida Beppe Grillo, puntuale alle 21 arriva con il suo camper e ad accoglierlo ci sono almeno 3mila persone (sono 4540 i posti a sedere del palazzetto di Japigia) sedute in maniera ordinata sui gradoni. 

Al suo ingresso sul parquet una signora lo bacia e lo abbraccia ma lui la "minaccia": "Guarda che ti tolgo la pensione". Una delle poche risate collettive nell'ora di monologo, durante il quale Grillo parla senza mai fermare la sua camminata per affacciarsi ad ogni spicchio della platea e toccare i temi più diversi, dal redditometro alla necessità di energie pulite: "Sono loro che devono dirci come spendono i soldi - spiega Grillo - non noi. I nostri consiglieri eletti in Sicilia rinunciano a parte dello stipendio e questo diventerà un fondo per le piccole e medie imprese. Non è possibile che gli imprenditori debbano stare a pagare sempre tasse".

Grillo per spiegare l'Italia bloccata ricorda quanto sia stato difficile raccogliere le firme per le candidature "perché abbiamo la rete, il web, ma serve ancora il foglio A3 che devi andare a comprare apposta dal cartolaio. Roba da matti". Alla Puglia, terra dove c'è "il 90% delle cose per cui vale la pena vivere" Grillo ricorda che con tutta l'energia prodotta non serve comprarne altra, che non è giusto vedere in vendita olio importato dall'Italia in una regione come la nostra che ne produce tanto e buono e ricorda che tra i suoi obiettivi c'è quello di un'Italia nel 2050 capace di produrre tutta l'energia di cui abbisogna con le fonti rinnovabili. 

Sul tema della gestione dell'energia e in particolare sull'Eni, una bella stoccata Grillo la lancia a Rocco Papaleo: "Ci sono attori che fanno film bellissimi sulla loro terra, la vicina Basilicata, e poi fanno la pubblicità all'Eni (rea di trivellare il territorio alla ricerca di petrolio ndr), così non va".

Sul tema del lavoro il comico genovese riceve poi gli applausi più sentiti: "Io sono per il salario di cittadinanza e perché il lavoro non sia una parola oscena. Che cazzo di lavoro è per un ragazzo con la laurea e con il master andare in un call center per 400 euro al mese. Nessuno si deve più suicidare perché perde il lavoro e far chiudere un piccolo imprenditore è una mascalzonata. Noi nel nostro programma ad esempio proponiamo il pagamento per l'Iva solo a fattura emessa - spiega Grillo Ipad alla mano- e la chiusura di Equitalia. La casa non deve essere toccata, è come il rene, è un bene primario e non è normale avere ancora l'Irap: più assumi e vieni tassato".

Limitata la citazione ad altri personaggi politici: "La politica non è come dice Vendola, complessità del governare. E', al contrario, una cosa democraticamente semplice", mentre di Berlusconi ha solo fatto riferimento alla puntata di Servizio Pubblico: "Per il Santoro ospite di Berlusconi mi compro La 7 e facciamo sfogare questi finti vivi". La sua arrabbiatura però diventa vera quando i cronisti gli chiedono di rispondere all'Annunziata che ha mandato in onda a In mezz'ora, edizione serale, lo spicchio di Palaflorio mezzo vuoto: "Lei era sul libro paga dell'Eni, ha preso 150mila euro per fare una performance teatrale e poi per fare il giornalino dell'Eni. Ecco chi sono i giornali. I sindacati invece sono eliminati dalla storia, non da Grillo, perché sono come i partiti politici".

Grillo ha concluso la serata con la presentazione dei candidati nelle liste di Camera e Senato in Puglia: tra loro insegnanti precari, ingegneri, avvocati. Poche le donne, almeno in Puglia, ma Grillo ricorda che su base nazionale sono il 55%, "senza silicone e che si fanno il culo per vivere e lavorare. Io non sono un leader ma un garante; il nostro è un movimento di idee, che non sono di destra o di sinistra". E' una società civile completamente differente da quella che hanno in mente Monti, Berlusconi, Bersani, e che hanno cercato di inserire nelle liste riuscendoci con alterne fortune. E' una società civile di gente arrabbiata, scoraggiata, trasversale agli schieramenti politici tradizionali, che mette insieme operai e piccoli imprenditori allo stremo e che vede in Grillo la possibilità di lanciare la pietra nello stagno nel Parlamento dei nominati.

I ragazzi del Movimento intanto passano con la cassetta delle offerte tra il pubblico: sembra un mondo parallelo rispetto alla politica dei partiti tradizionali. Sugli spalti gli attivisti con la spilletta mormorano "c'erano molti curiosi stasera". Il 26 febbraio ad urne chiuse la conta, quella vera.

venerdì 25 gennaio 2013

"MOLA DI BARI BARI A 5 STELLE"

movimento
Siamo un gruppo di cittadini attivi che ha costituito il movimento "Mola di Bari a Cinque Stelle" espressione comunale del Movimento 5 Stelle Nazionale lanciato a Milano il 4 ottobre 2009 da Beppe Grillo e proseguimento del lavoro dei vari MeetUp nati spontaneamente sul territorio. Lavoro che nel corso del tempo ha subito una grande evoluzione.

Da bacheca di semplice raccolta del malcontento per la cattiva gestione della cosa pubblica a centro di studio e raccolta di documenti scientifici, analisi e proposte alternative.

Proprio queste proposte alternative venute da persone comuni, da cittadini incensurati con voglia di cambiare lo status quo, sono alla base del nostro programma.

Siamo alternativi alle ideologie e a tutti i partiti e intendiamo realizzare proposte precise nell'ambito di una idea di società diversa. Vediamo la politica come un servizio civile, per questo chiediamo il sostegno e la partecipazione dei cittadini molesi per cambiare il paese tutti insieme.

Rappresentare i cittadini non significa sostituirsi a loro nelle scelte che li riguardano, ma trovare il modo di consultarli sempre e scegliere insieme per il bene comune.

Lasciaci i tuoi contatti qui sotto per restare informato, e, se vuoi darci una mano, la tua partecipazione attiva al gruppo è benvenuta: contattaci, discuti sul blog o offriti volontario!