lunedì 24 agosto 2015

RIPULIAMOLA CITTA'

Ieri abbiamo partecipato all'evento: "Ripuliamola Città".

A dire il vero non eravamo in tanti e le zone interessate dall'azione di pulizia poco visibili.
Tuttavia, lo stato di degrado, abbandono, sporcizia di tante zone di Mola richiedono un'azione piu' ampia ed incisiva che deve coinvolgere appieno l'Amministrazione rendendola protagonista di iniziative efficaci, mirate a contrastare il malcostume dilagante. Sicuramente l'evento è meritevole al fine di sensibilizzare la Cittadinanza verso un maggiore senso civile e di rispetto per l'ambiente. Tuttavia non può assolutamente essere considerata la soluzione a questo genere di problemi.
Non si può pensare di ricorrere a queste iniziative estemporanee, fondate sulla buona volontà di pochi cittadini per affrontare e risolvere questo genere di problemi, sottraendo dalle sue responsabilità ma soprattutto competenze l'Amministrazione (ci riferiamo al richiamo costante e puntuale sul rispetto dei vincoli contrattuali delle Ditte titolate alla raccolta e smaltimento dei rifiuti).

venerdì 21 agosto 2015

VALORIZZIAMO IL NOSTRO PATRIMONIO DIMENTICATO

Riteniamo che in un paese come Mola si dovrebbe cominciare a pensare alla valorizzazione dei beni culturali in chiave strategica, ponendo

Questa mattina, 21 Agosto 2015, abbiamo protocollato un'istanza per chiedere al Sindaco ed alla sua Giunta di impegnarsi a produrre formale richiesta di accesso a fondi regionali da destinare al recupero di beni culturali presenti sul territorio molese.

Infatti, la Regione Puglia ha avviato l'attuazione della scheda n. 45 "Restauro e valorizzazione di beni architettonici ed artistici dell'Accordo di Programma Quadro rafforzato Beni ed Attività Culturali", stipulato tra Regione Puglia e il Mitbact (Dgr n. 1269/2015). La finalità degli interventi previsti dalla scheda è di qualificare, attraverso il potenziamento della valorizzazione e fruizione dei beni su cui si interviene, il contesto territoriale di appartenenza. I progetti saranno selezionati in base alla loro capacità di stimolare l'occupazione e l'economia locale, attivare le filiere produttive associate alla fruizione culturale e promuovere la valorizzazione integrata del patrimonio territoriale. Le risorse finanziarie a disposizione sono pari a circa 16.970 milioni di euro con un intervento massimo per progetto di un milione di euro.

Riteniamo che in un paese come Mola si dovrebbe cominciare a pensare alla valorizzazione dei beni culturali in chiave strategica, ponendo molta attenzione alla loro funzione di testimonianza del passato oltre che a quella di fonte di sviluppo economico. 

Ci auguriamo che il nuovo Sindaco e la sua Giunta accolgano il nostro invito che va nell'interesse dell'intera comunità molese.

giovedì 13 agosto 2015

TARI: PAGATE E ZITTI


Nonostante una delle immagini emblematiche della passata amministrazione Diperna sia quella della rivolta dei cittadini fuori il palazzo comunale a causa delle tariffe TARES, giorni fa abbiamo appreso dal neo assessore al bilancio, Francesca Mola, che le tariffe TARI del 2015 subiranno un ulteriore rincaro e la causa di tutto ciò, a detta del neo assessore, sarebbe da addebitarsi all’amministrazione precedente, come vuole il manuale del “perfetto politico”: dare sempre la colpa a chi ti ha preceduto. 
In particolare, l’assessore Mola, ha affermato che l’amministrazione Diperna ha, nel 2014, coperto con la TARI soltanto il 66% del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti facendo intendere che il rimanente 34% andasse recuperato nel 2015, causando quindi un’inevitabile aumento delle tariffe.
Normativa TARI alla mano abbiamo scoperto che quanto affermato dall’assessore Mola non corrisponde al vero: la storia del 66% e del 34% è priva di ogni fondamento in quanto dal 2013 lo Stato obbliga i comuni a coprire integralmente il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e, quindi, gli aumenti che i cittadini pagheranno sono soltanto riferiti alla copertura integrale del 100% della TARI 2015. 
Come abbia fatto l'assessore Mola a dare una dichiarazione del genere, priva di così plateale fondamento, rimane un mistero incredibile ma forse la risposta è da cercarsi tra le pagine di cattiva politica che stiamo vivendo sin dall’insediamento di questa nuova amministrazione. Forse se l’assessore avesse dedicato più tempo a studiarsi con dedizione ed umiltà la situazione tributaria molese invece di sprecare energie per difendere la sua poltrona da vicesindaco dalle insidie del PD, oggi ci ritroveremmo a non dover pagare ulteriori aumenti della TARI. Oggi risuonano ancor più rivoluzionarie le nostre parole, quando in campagna elettorale affermavamo che noi del M5S avremmo assegnato gli incarichi in base al merito e non per ragioni di appartenenza politica, clientelismo, voti e ricatti morali.

martedì 11 agosto 2015

SINDACO LEI PARLA POCO...MA CI FA PAGARE TANTO!


Giovedì 30 Luglio, il consiglio comunale si è riunito per trattare come unico punto all’ordine del giorno l’approvazione del piano economico finanziario (PEF) e tariffe TARI (Tassa Rifiuti) per l’anno 2015.
L’approvazione del PEF arriva nell’ultimo giorno utile ed è ormai noto a tutti che esso comporterà l’ennesimo aggravio per le tasche dei cittadini molesi.

Durante il consiglio si sono susseguiti interventi colmi di falsità. L’assessore al Bilancio Francesca Mola ha tenuto a precisare che il rincaro è dovuto a un fantomatico 34 % lasciato in eredità dall’amministrazione precedente.

In particolare ha affermato che l’amministrazione Diperna ha, nel 2014, coperto con la TARI soltanto il 66 % del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti facendo intendere che il rimanente 34 % andasse recuperato nel 2015.

La favola del 66-34 % è, ovviamente priva di ogni fondamento. Dal 2013, infatti, lo stato obbliga i comuni a coprire integralmente il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Bisogna precisare che nel 2013 e SOLO in tale anno, il legislatore aveva lasciato la possibilità di derogare a tale norma, mantenendo il regime di prelievo TARSU, deroga purtroppo non sfruttata dall’allora amministrazione Diperna.

Il costo del servizio quindi andava e va coperto integralmente sia nel 2014 e sia nel 2015, cosa che è stata fatta.

Ma quali saranno le principali conseguenze di questa delibera? Leggendo le tariffe appena approvate non può non saltare all’occhio il rincaro a carico delle famiglie. Negli ultimi anni l’importo della tassa sui rifiuti è aumentato in maniera crescente. La famiglia del Signor Rossi composta da 4 persone in un appartamento di 100 mq, è passata, cosi, dai 257 € del 2012 ai 368 € del 2013, ai 371 € del 2014, fino ad arrivare ai 423 € del 2015.
Sono venute meno le riduzioni per le seconde case e alcune categorie di imprese, che nel 2014 avevano usufruito di piccole riduzioni, quest’anno si ritroveranno a pagare di più. Si pensi, per esempio alle pizzerie passate dai 26,5 €/mq ai 29,01 €/mq o peggio il settore dell’ortofrutta passato dai 29,61 €/mq ai 37,83 €/mq, per converso le banche passate dai 7,86 €/mq ai 5,58 €/mq.

Fa specie notare che a denunciare le riduzioni per alcune determinate categorie (banche, discoteche e uffici) sia proprio il consigliere di opposizione Giuseppe Colonna. Evidentemente il “buon” Diperna si sarà dimenticato di riferirgli che la sua amministrazione ha portato la tariffa per le banche dai 28,69 €/mq del 2012 ai 7,86 €/mq del 2014.

Purtroppo, al di la dei numeri buttati a casaccio, l’unica cosa certa è che entrambe le amministrazioni (Diperna e Di Rutigliano) hanno optato per lo stesso criterio di modulazione delle tariffe, ovvero il metodo Normalizzato.

Noi del M5S abbiamo più volte chiesto di cambiare il metodo di determinazione della tariffa con quello previsto dal comma 652 della legge 147/2013. In poca sostanza l’attuale criterio (metodo Normalizzato) di modulazione delle tariffe è determinato con parametri fissi in un intervallo prestabilito di coefficienti.
Il metodo a parametri variabili, da noi proposto, consente, invece, ai Comuni di manovrare le tariffe in modo legittimo e con un margine di manovra molto più ampio rispetto ai parametri fissi concessi dal Metodo Normalizzato, fortemente limitanti l’autonomia amministrativa.

Con il metodo proposto da noi, avremmo potuto ridurre l’enorme divario tra le diverse categorie.
L’amministrazione Di Rutigliano avrebbe dovuto subito mettersi all’opera per evitare l’ennesima stangata. I cittadini molesi pagheranno caro l’immobilismo dei primi 45 giorni.

Caro Sindaco lei parla poco… ma ci fa pagare tanto!