mercoledì 13 dicembre 2017

UN NUOVO IMPEGNO CONTRO L'AMIANTO


In passato, ci siamo occupati di amianto, presentando un'istanza nella quale chiedevamo, all’allora Amministrazione Diperna, la creazione di un fondo, attraverso l’istituzione di un apposito capitolo di spesa in bilancio, per incentivare lo smaltimento di amianto da parte dei privati cittadini.

Lo scopo di tale fondo, che si sarebbe affiancato ad un altro istituito dalla Regione Puglia, era quello di facilitare ed incentivare lo smaltimento controllato e legale di questo pericoloso minerale, per prevenire o limitare l’abbandono selvaggio nelle campagne.
Era il 2013, da allora, si sa, il bilancio del Comune di Mola è andato sempre peggiorando ma non quello della Regione Puglia che difatti, nel 2015 ha approvato il P.R.A. Piano Regionale Amianto (delibera n°908 del 06 maggio 2015) per la decontaminazione, lo smaltimento e la bonifica dai pericoli derivanti dall’amianto in Puglia, mettendo a disposizione 2.350.000 € per finanziare progetti di smaltimento sia nel pubblico che nel privato. Tale somma è la quota assegnata alla Puglia dall’INAIL, su circa 60 milioni di euro di budget, incaricato a livello nazionali di finanziare progetti di salvaguardia della Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro
Attraverso questo piano e questa disponibilità economica, la Regione ha avviato una mappatura dell’intero territorio regionale, attraverso tecnologie fornite dal C.N.R (Centro Nazionale Ricerche) e un'azione di censimento e autonotifica da realizzarsi con il coinvolgimento diretto dei Cittadini.
Sulla base di quanto previsto dal Piano, i possessori di manufatti in amianto, sia pubblici che privati, SONO OBBLIGATI, a pena di un’ulteriore sanzione regionale, oltre che da quanto previsto dall’art. 15 comma 1 della legge 257/92, ad autonotificare la presenza di amianto nelle loro proprietà. L’autonotificazione avviene online previo accreditamento e compilazione del format disponibile nella Sezione “Piano Regionale Amianto” del Portale Ambientale della Regione Puglia (http://www.sit.puglia.it/portal/portale_orp/Piano+Amianto), eventualmente ricorrendo al supporto delle Amministrazioni Comunali, in caso di difficoltà.
L’ultimo termine utile di autonotifica, prorogato per ben due volte (delibere n°1689 del 02 novembre 2016 e n°1123 del 11 luglio 2017), è stato fissato al 21 aprile 2018.
In tutto questo discorso, unica pecca della Regione Puglia e di conseguenza di molti Comuni, compreso il nostro, è stata quella di non pubblicizzare adeguatamente il suddetto piano per informare i Cittadini tutti rendendoli consapevoli dei rischi di sanzioni cui potrebbero andare incontro.
L’autonotifica da parte dei Cittadini è importante e fondamentale in quanto nel piano P.R.A., tra i criteri premianti per l’ammissione a finanziamento del Comune sarà determinante quello del numero di autodenunce caricate sul sistema informatico, mentre saranno penalizzati i Comuni che nel rapporto cittadini/siti RCA (Rifiuti Contenenti Amianto) abbiano fatto registrare un minor numero di siti.
In tal senso, abbiamo già protocollato una ennesima istanza per chiedere al Commissario Prefettizio, Dott.ssa Schettino, di mettere in atto tutte le azioni di sua competenza per dare ai Cittadini molesi una informazione dettagliata e puntuale in merito ai contenuti del piano regionale P.R.A.
Come sempre, vigileremo anche su questa questione ma dateci una mano concreta a farlo.
#rifacciaMolaGrande

Vedi anche :

sabato 9 dicembre 2017

IO PARTECIPO, IO CONTO

Dal 1996 il Bilancio Partecipativo è riconosciuto dall’ONU come una delle migliori pratiche di governo urbano nel mondo.Il bilancio partecipativo è uno strumento che serve a promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita dell’amministrazione del Comune. Esso consente ai cittadini di presentare proposte volte ad orientare le scelte dell’amministrazione in merito ad interventi da realizzare e/o servizi da migliorare, progetti che vengono poi votati e, infine, attuati nei limiti di un budget previsto all’interno del bilancio di un Comune.
A titolo esemplificativo ecco un breve riassunto delle principali fasi del processo:
1. condivisione del progetto del Bilancio Partecipativo informando e formando i cittadini per coinvolgerli nel processo;
2. realizzazione di assemblee con i cittadini con possibilità di rivolgere domande, segnalare problemi e proporre idee e progetti, anche attraverso strumenti di rilevamento alternativi e piattaforme informatiche;
3. alcuni cittadini delegati si incontrano per conoscere le esigenze emerse, per studiarle e trasformarle in potenziali interventi concreti;4. i tecnici valutano la fattibilità delle proposte ricevute aiutando i cittadini ad effettuare una stima dei costi e fornendo una indicazione di massima dei tempi necessari per l'attuazione;5. le informazioni derivanti dallo studio di fattibilità vengono comunicate ed i cittadini sono chiamati ad esprimere la propria preferenza tra le proposte che hanno superato la verifica di fattibilità;6. si costruisce una griglia di priorità in base all'esito della votazione;7. le proposte votate come prioritarie vengono inserite nel Bilancio di Previsione dell'anno successivo


Noi vogliamo fare nostro questo strumento di democrazia diretta e vogliamo che tutta la cittadinanza venga coinvolta in un processo decisionale di gestione di una parte del bilancio comunale. Dando piena applicazione ai principi degli articoli 1 e 3 della Costituzione, e dell’art. 8 del Testo Unico Enti Locali.
Vogliamo cambiare la storia di questo paese e siamo pronti per farlo. Sia a livello nazionale che a livello locale. Insieme.

mercoledì 6 dicembre 2017

ENZO DEL RE

Mola ha avuto uno dei più grandi cantautori del Novecento. E non se ne è accorta.

Ha lavorato con Dario Fo, Enzo Jannacci, ha frequentato i più grandi protagonisti della musica del secolo scorso: Lucio Dalla, Francesco Guccini, gli Area. Forse il più grande tra tutti loro ma incompatibile con l'industria discografica per la sua radicalità. Si rifiutava di andare ai suoi concerti in auto ostinandosi a muoversi con i mezzi pubblici. E spesso non arrivava in tempo perchè fermato dalle forze dell'ordine per il suo vezzo di praticare l'autoriduzione del biglietto.
Gli spettatori erano messi a dura prova in quanto lui pretendeva di suonare 8 ore e chiedeva come cachet la paga di un operaio. Un artista "puro", che si ostinava a voler piegare il mondo alle sue idee, piuttosto che piegare le sue idee al mondo.
Ha ricevuto riverenti e commossi omaggi da grandissimi autori: Roberto Roversi, Francesco Guccini, Daniele Sepe, Moni Ovadia e, sopratutto, Vinicio Capossela, suo grandissimo ammiratore che l'ha portato sul palco del concerto del 1° maggio di qualche anno fa. E lì, forse l'unica volta che si è concesso al grande pubblico, l'ha stregato.
Salito sul palco da totale sconosciuto, inizia a suonare nell'indifferenza di centinaia di migliaia di ragazzotti che, dopo pochi minuti vengono ipnotizzati da quella voce monodica da muezzin e da quelle percussioni provenienti da un unico strumento: una normale sedia in legno. Finisce con tutto il pubblico del concertone che intona in coro "tengo 'na voglia 'e fa niente", suo cavallo di battaglia insieme a "Lavorare con lentezza", brano icona di un'intera generazione che ha fatto da colonna sonora ad un film omonimo.
Insomma, una grandissima figura del nostro recente passato, stimato da grandi intellettuali ma pressochè sconosciuto e comunque ignorato nella sua Mola, dove è morto in totale solitudine ed in stato di indigenza.
Pensiamo che Mola debba restituire a "Car'vaun", soprannome della sua famiglia, almeno una parte del lustro che lui ha dato a Mola. Il suo nome è Enzo Del Re e riteniamo che gli vada intestata quantomeno una via pubblica. Di più: Enzo Del Re dovrà essere parte fondamentale di quel processo di costruzione del "brand" di Mola, indispensabile per incrementare la domanda turistica indispensabile anche per lo sviluppo della nostra città. Oltre che per farci sentire orgogliosi di aver avuto come concittadino un artista geniale come Enzo Del Re, di cui linkiamo uno dei suoi brani più belli in assoluto: Scitt'rà, sua risposta a Micio nero del quasi compaesano Domenico Modugno che professava l'arte di arrangiarsi. Grande Enzo.
#rifacciaMolaGrande



giovedì 30 novembre 2017

VALORIZZARE IL NOSTRO PASSATO


Tracce del nostro passato che si interseca con la storia giacciono per le strade, nei palazzi, per le vie di campagna e in riva al mare. Il desiderio di parlarne ancora alle nuove generazioni, ai nostri bambini e ragazzi di oggi, esiste e da lì bisogna ripartire!
E’ necessario che l’amministrazione si faccia carico, assista e faciliti la “risalita a galla” di tali competenze ed energie facendo in modo che questi concittadini o gruppi di concittadini (alias associazioni) si incontrino e facciano sistema per la creazione di un progetto strutturato di valorizzazione di tutto quello che Mola possiede dal punto di vista storico-culturale-paesaggistico; un progetto che attraverso l’individuazione di fondi ad hoc e il recupero ragionato di risorse all’interno del bilancio non si traduca più in una o più manifestazioni che per uno o due anni si riescono a realizzare (e per altri dieci anni sono solo un bel ricordo!) oppure in manifestazioni promesse in occasione della campagna elettorale e poi rimaste inevase come tante altre promesse! Questo progetto dovrà diventare un cardine, di un pilastro portante, di un elemento strutturale della vita del nostro Paese!
Noi ci impegniamo a realizzare questa fondamentale azione, con il vostro consenso, con la vostra partecipazione!

lunedì 27 novembre 2017

UN BRAND PER MOLA

Le eccellenze gastronomiche italiane non sono una baracconata da megamarket all'americana come il FICO di Eataly appena aperto a Bologna. Ma ce lo devono dire gli inglesi del Guardian?
Le eccellenze gastronomiche italiane occorre andare a cercarle nelle tante meravigliose cittadine italiane di provincia, nelle nostre campagne, facendole rivivere, come i tanti piatti della tradizione molese: i fǻfə chì cəquàirə (le fave con le cicorie); i cardèunə chì patǻnə (i cardi con le patate); u scalciàunə (il calzone); u təmbǻnə (il timballo); u brədéttə (il brodetto), e tanti tanti altri.
Ah... per inciso, abbiamo utilizzato una vera e propria traslitterazione per scrivere i nomi dei piatti perchè il molese è una vera e propria lingua, con dei fonemi propri e delle regole proprie. Perchè, tra le tante cose che ci sono da fare per Mola, c'è anche quella di costruire un vero e proprio brand per la nostra città, un marchio riconoscibile, di cui la nostra lingua è parte integrante.

mercoledì 22 novembre 2017

DISCARICA SCARICATA?

Uno spettro si aggira per la Terra di Bari: la discarica Martucci. Come il territorio sul quale è insediata ha natura carsica, e spesso scompare alla vista inabissandosi negli stessi anfratti in cui percolano i suoi liquami.
Lo splendido video linkato condensa in 6 minuti i fatti salienti degli ultimi 4 anni della vicenda della discarica, da seguire dal primo all'ultimo secondo, giusto per NON rimuovere questo enorme problema che grava su Mola e che le varie amministrazioni, di destra e di sinistra, sembrano aver scaricato.

Pur essendo la discarica quasi del tutto in territorio di Conversano, le responsabilità delle amministrazioni molesi degli ultimi decenni -di destra o di sinistra, nessuna esclusa- hanno pesanti responsabilità politiche:

- intanto perchè i danni maggiori ricadono nel territorio molese per il percolato che finisce nella falda acquifera che scorre da Conversano verso Cozze
- con in più la beffa che tributi e ristoro ambientale vanno per intero a Conversano e a Mola restano solo i danni ambientali
- scelta di un perito di parte civile che si è rivelato più un difensore della proprietà della discarica che un difensore dei Comuni coinvolti
- nel mentre si costituisce parte civile con richieste di risarcimento milionarie, il Comune di Mola continua a pagare canoni salatissimi alla proprietà della discarica, prima assegnando il bando di gara per la gestione dei rifiuti alla Lombardi Srl, unico partecipante all'appalto, e poi trasferendo senza batter ciglio il contratto esistente alla ditta subentrante dopo il fallimento della suddetta, in realtà trasferendola ad un altro ramo dello stesso gruppo Lombardi
- non aver sostenuto in alcun modo i tanti cittadini che si sono mobilitati, sia come associati che come singoli, contro i veleni che la discarica continua ad emettere.
Sappiamo che è un problema estremamente complesso e che la discarica gode di protezioni ad alto ed altissimo livello. Ma non scaricare il problema della discarica sarà un nostro preciso impegno della nostra futura azione amministrativa. Dateci le leve per poterlo fare.


lunedì 20 novembre 2017

STOP AL CONSUMO DI SUOLO

Era uno dei nostri punti del programma per le Amministrative del 2015. E lo sarà per il programma delle prossime Amministrative. Un deciso basta alla cementificazione ed alla devastazione del nostro (splendido) territorio.
Non sono affermazioni di principio nè ideologiche ma economiche. Le scelte delle passate amministrazioni di incassare gli oneri di urbanizzazione per sopperire ai criminali tagli imposti dai vari Fiscal Compact dettati da Bruxelles e avallati dai nostri governi inetti si è rivelata totalmente miope.
Aver raddoppiato la superficie edificata (con una popolazione in diminuzione) comporta:
- un maggior numero di strade da manutere con maggiori spese correnti
- una maggiore superficie da mantenere pulita che fa schizzare alle stelle i costi della TARI
- una più estesa rete di illuminazione elettrica che fa andare alle stelle la TASI
- una maggiore necessità di spostarsi in macchina che comporta un aumento del traffico, con conseguente peggioramento della qualità dell'aria e delle frustrazioni per imbottigliamenti e mancanza di parcheggi
- il tutto peggiorato dalla mancanza di infrastrutture pubbliche quali sottopassi ciclo-pedonali che incentivino la mobilità alternativa a quella dell'auto.
- l'impossibiltà al terreno di assorbire le piogge intense a causa dell'aumento delle superfici impermeabilizzate, con la conseguenza di torrenti che si formano dopo ogni pioggia intensa (ed il sottovia di via Manzoni ne sa qualcosa)
Mola necessita di una nuova classe politica che dica basta al modello di "sviluppo" (si fa per dire) basato esclusivamente sull'edilizia privata e sul dividendo degli oneri di urbanizzazione. Occorre che si privilegi il recupero della zona storica e della Mola Bianca, incentivando fiscalmente recuperi architettonici orginali e uniformità cromatiche (qualsiasi colore va bene purchè sia bianco...).
Ed ovviamente, revisione critica delle politiche di lottizzazione, varo di un Piano Urbanistico Generale, del Piano delle Coste e del Piano del Porto, che invertano la tendenza al consumo di suolo e consentano invece lo sviluppo economico e sociale di Mola. Seguiteci per altre puntate prossimamente su questi schermi...
"...solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero" - Gandhi

sabato 18 novembre 2017

I (TRISTI) PRIMATI DI MOLA

A leggere gli ottimi articoli di Marco Sciddurlo sugli ultimi due numeri di Città Nostra ci è venuto da piangere. Perchè lì ci sono i numeri, nudi e crudi del declino di Mola, anche solo nei confronti dei paesi limitrofi. Non si tratta più di impressioni che tutti noi abbiamo da tempo, ma di dati, cifre, indici che sono impietosi, chiamando in causa in primis le amministrazioni locali degli ultimi decenni, incapaci di creare benessere economico e sociale. Responsabilità certamente condivisa con la classe politica nazionale, ma diciamo che a Mola ci abbiamo messo del nostro...
Ecco alcuni "primati" di Mola, di cui avremmo fatto volentieri a meno (per i dettagli, rimandiamo al meritorio mensile Città Nostra di ottobre e novembre):
1. maggiore diminuzione di popolazione tra i comuni limitrofi (-3,5%) e molto lontana dalla media della provincia di Bari (+0,85%), con le popolazioni di Rutigliano, Noicattaro, Conversano e Polignano che aumentano notevolmente
2. paese più povero tra i comuni limitrofi, come si desume dai depositi bancari: circa 7.500€ a testa, rispetto agli oltre 10.000€ a testa di Noicattaro, Rutigliano, Conversano, per non parlare degli oltre 15.000€ di Putignano; Mola risulta anche molto al di sotto della media di tutti i comuni della provincia di Bari
3. ancora più allarmante la situazione per quanto riguarda gli impieghi, cioè gli investimenti immessi nell'economia cittadina: Mola ha investimenti inferiori rispetto ai depositi, ed inoltre risulta il paese in cui il rapporto depositi/impieghi è il maggiore di tutti i paesi presi in considerazione; detta in altri termini, i molesi sono così impauriti dall'effettuare investimenti che preferiscono tenerli in banca senza usarli, indice anche di timori per il futuro
4. Mola ha la più alta età media tra i paesi limitrofi e più alta sia della media provinciale che regionale (45,4 per Mola rispetto, ad es., ai 41,2 di Noicattaro)
5. che Mola stia invecchiando velocemente è confermato dall'indice di vecchiaia: 185,7 per Mola rispetto al 152,7in media per la provincia di Bari; in altri termini a Mola ci sono quasi 186 anziani (con più di 65 anni) per ogni 100 giovani (fascia 0-14)
6. Mola ha la più alta percentualle di inattivi (persone che non lavorano): circa 55 su 100
7. Mola ha il più alto numero di persone che stanno per andare in pensione rispetto a quanto stanno per iniziare a lavorare: quasi 137 rispetto, ad es., ai 92 di Noicattaro
8. Mola ha il più alto rapporto di lavoratori anziani rispetto a quelli più giovani: 132 (la media dell'intera provincia di Bari è 124)
9. Mola ha il più basso indice di natalità: 7,8 nati ogni mille abitanti (ad es. Noicattaro 9,3)
10. Mola ha il più alto indice di mortalità: 9,1 (media della provincia di Bari: 8,3)
Chi si candida a governare la città dovrebbe imparare a memoria tali dati ed avviare politiche di sviluppo economico e sociale che invertano tali tendenze. Ed invece a cosa si interessano gli aspiranti governanti? Ad edificare, edificare, edificare, continuando a consumare suolo. Nuove abitazioni private in un paese che si sta spopolando mentre mancano drammaticamente le opere pubbliche.
Non è inevitabile che il destino di Mola sia già scritto e che non si possa cambiare. Ve lo facciamo dire da una persona molto più autorevole di noi ma che esprime magnificamente il concetto:
"Che le cose siano così, non vuol dire che debbono andare così: Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare."

martedì 14 novembre 2017

A PROPOSITO DI STRUTTURE COMUNALI

Il comma 6 dell'art. 4 dello Statuto del comune di Mola recita testualmente:
"Il Comune informa la propria condotta al principio di partecipazione dei cittadini, in quanto singoli ed in quanto associati, e s’impegna all’azione efficiente ed efficace dei pubblici poteri. Esso valorizza le libere forme associative e le Organizzazioni di Volontariato, ne assicura la partecipazione attiva all’esercizio delle proprie funzioni e garantisce l’accesso alle strutture e ai servizi comunali".

In estrema sintesi, il Comune si impegna a garantire l'accesso alle strutture comunali allo scopo di far partecipare i cittadini, associati o singoli che siano. Questo sulla carta dello Statuto, che rappresenta un po' la costituzione cittadina. Nella pratica cosa succede invece?
A differenza di tutti gli altri comuni, Mola non ha neanche un regolamento per la concessione di sale a disposizione per pubblici incontri e dibattiti di interesse comune.
E non è che il Comune non ne avrebbe di sale, anzi: ci sono sale adatte al Castello, a Santa Chiara, a palazzo d'Ivrea, all'ex Municipio di San Domenico, nell'ex Scuola Marittima di via Di Vagno, oltre alla Sala Consiliare. Ma, per un motivo o per un altro, nessuna di questa è agibile e viene rifiutata la concessione con motivazioni anche sbalorditive, come "non ci sono soldi per tenerle pulite".
E l'unica struttura certamente funzionante e disponibile, la Sala Consiliare, viene rifiutata perché "la Commissaria non vuole". Già, ma lei è irresponsabile politicamente per definizione, e non deve render conto a nessun elettore.
Il mancato utilizzo di strutture pubbliche, peraltro splendide, sono l'esemplificazione lapalissiana di come un patrimonio pubblico (cioè di tutti noi) viene sprecato e ne viene impedita la fruizione ai legittimi proprietari: noi cittadini.
In decenni di amministrazione dei soliti noti, nessuno si è preoccupato di mettere a punto uno straccio di regolamento che ne disciplinasse l'uso. Dovremo pensarci noi.

domenica 12 novembre 2017

RIFACCIAMOLA GRANDE

Mola è una città semidevastata da decenni di mala amministrazione. Che è rimasta al palo non solo a livello nazionale ma anche rispetto ai paesi limitrofi che hanno saputo cogliere le opportunità che si sono presentate.
Le responsabilità di questa situazione sono distribuite, senza soluzione di continuità, tra tutte le forze politiche che si sono succedute al governo della nostra città. Le stesse forze politiche che a breve verranno a chiedere il vostro voto promettendo questo e quest'altro.

Crediamo che sia arrivata l'ora di cambiare la storia di questa città, e che non è inevitabile che Mola sia destinata a morire stancamente. Vogliamo offrire agli elettori molesi una concreta possibilità di cambiamento, raccogliendo le migliori risorse ed energie molesi intorno ad un progetto su due consigliature, da realizzarsi in 10 anni. Perchè 5 anni non bastano a rimediare ai guasti di una mala gestione trentennale della città.
Questo è un appello a tutti i cittadini che amano Mola e vogliono vederla rinascere. Chiediamo il vostro concorso a qualsiasi livello: di idee, di proposte, economico o anche solo morale.
Contattaci via mail, via chat, a voce, ai gazebo, in qualsiasi modo.

sabato 11 novembre 2017

PIRP CERULLI

Nei giorni scorsi è andata in scena l'ennesima replica dello spettacolo cui stiamo assistendo da diversi anni, sopratutto da quando il PD e l'ex-sindaco Giangrazio Di Rutigliano ci hanno regalato un anno di commissariamento.

Molto sinteticamente, c'è un ritardo nel completamento delle opere di urbanizzazioni per il Pirp Cerulli dovuto a problemi della ditta appaltatrice. I cittadini coinvolti hanno giustamente chiesto un incontro con la Commissaria Paola Schettini e con il responsabile comunale ing. Berardi. Durante l'incontro, la Commissaria ha recitato la solita litania: "Mola ha un sacco di problemi e questo si aggiunge a tutti gli altri. Dovreste prendervela con chi vi ha amministrato sinora".
Mentre l'ing. Berardi provava a giustificare i ritardi avuti sinora e prometteva di risolvere il problema entro 5 mesi.
Mentre l'ing. Berardi provava a giustificare i ritardi avuti sinora e prometteva di risolvere il problema entro 5 mesi.
Ciò evidenzia plasticamente due verità elementari:
1. la Commissaria non ha tutti i torti a ricordare che le responsabilità sono della classe politica che ha amministrato Mola negli scorsi decenni
2. che la macchina comunale, ed in particolare il settore tecnico, va potenziato.
Entrambi i punti precedenti richiedono una nuova classe politica. Chi ha procurato le centinaia di problemi in cui attualmente Mola non può far parte della soluzione.

sabato 28 ottobre 2017

NOI SIAMO QUI

E' arrivato il momento di farsi avanti.
Tutti possono mettere a disposizione competenze, tempo ed energie per realizzare la missione fondamentale del M5S: togliere il potere ai comitati d'affari che dirigono la vecchia politica e rimettere al centro i cittadini e i loro bisogni, desideri e progetti.
Vi aspettiamo domani mattina in Piazza XX settembre presso il nostro gazebo informativo. 
Noi per Mola ci siamo. E voi?

domenica 24 settembre 2017

ASSEGNATI A MOLA 91 DEI 1600 RICHIEDENTI ASILO POLITICO

Quello che temevamo potrebbe verificarsi. Nel silenzio ed indifferenza della politica locale, troppo impegnata a dirimere beghe interne, attraverso un provvedimento Prefettizio, verranno assegnati a Mola 91 tra richiedenti asilo politico e rifugiati, la cui accoglienza sarà gestita per sei mesi dalla cooperativa Senis Hospes che si è aggiudicata il bando SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).
Sia ben chiaro, Noi non abbiamo la presunzione di avere soluzioni al problema e riteniamo che lo stesso, per la sua entità e complessità sia di difficile soluzione (e quelle poche, tutelano interessi privati e di parte), così come non siamo contrari a prescindere all'accoglienza. Tuttavia riteniamo che nel momento in cui sono disponibili strumenti, iniziative, bandi per concertare con le Istituzioni un minimo di controllo e gestione dell'accoglienza, bisogna perseguirli sino in fondo per il bene di tutti, di chi accoglie e di chi è accolto.
Con questo bando del Ministero degli Interni (pubblicato il 07 Ottobre 2015 e scaduto, tra varie proroghe ad Agosto u.s. ) c'era la possibilità per gli Enti Locali (quindi anche per il Comune di Mola) di attivare una convenzione attraverso cui limitare il numero dei richiedenti asilo a 2,5 x 1000 abitanti (addirittura nella stesura iniziale del bando si parlava di 40 unità per i Comuni con popolazione tra 20.001 e 40.000), ricevendo oltretutto in cambio, anche finanziamenti per i servizi correlati espletati.
Ovviamente la nostra classe politica preparata e lungimirante si è lasciata sfuggire l'ennesima opportunità e dunque quello che Noi temevamo, cioè che nell'indifferenza generale qualcuno potesse decidere di imperio chi, come e quando, si sta manifestando.
Tutta la questione, assieme ad altre, era stata messa da Noi in agenda per un incontro, richiesto da mesi, al Commissario Prefettizio.
Tuttavia il Commissario prefettizio dopo averci accolto una sola volta, sicuramente a causa dei tanti impegni, non ha più ritenuto opportuno soddisfare le nostre successive istanze e richieste di audizione le quali affrontano i non pochi problemi della comunità molese,
Le numerose domande che avremmo voluto fare al commissario prefettizio sono le seguenti e ci permettiamo di renderle pubbliche:
• Cosa ha impedito al comune di Mola di partecipare per tempo al bando SPRAR?
• La cittadinanza di fronte ad un fenomeno che inciderà su essa stessa come dovrà essere informata?
• Quali e quanti alloggi sono stati individuati per la dovuta accoglienza dei 91 richiedenti asilo assegnati a Mola?
• Come verrà espletato il rapporto tra il Comune di Mola e la Senis Hospes (cooperativa con sede a Bari che si è assegnata il bando metropolitano per l’accoglienza di 1600 richiedenti asilo)?
• Quali spese dovrà sostenere il comune di Mola e/o quali somme di denaro saranno assegnate al comune per sostenere la neo condizione imposta?
Non sappiamo se avremo delle risposte, quello che è certo, al momento, è l'ennesimo provvedimento calato dall'alto, senza che la Comunità interessata possa esprimere un parere, pagando ancora una volta l'inezia della solita classe politica nostrana.

mercoledì 2 agosto 2017

LE OPPORTUNITA' CHE NON DOBBIAMO PERDERE

A Mola di Bari le problematiche legate a numerosi settori purtroppo non mancano, solo per citarne alcune, abbiamo un porto e il comparto marineria che rischiano il collasso a causa della cattiva gestione politico-amministrativa perdurante, abbiamo il palazzo Roberti-Alberotanza inagibile da tempo e che, in quest’ultimo periodo, rischia un vero e proprio cedimento strutturale, come indicato dalla richiesta della soprintendenza del 15.06.2017 indirizzata al Sindaco/Commissario e agli uffici competenti, in cui si chiede di intervenire urgentemente al fine di scongiurare il peggio, abbiamo una quasi totale assenza di governance per l’ordine pubblico, come dimostra l’anarchia che regna tutti i giorni ovunque e soprattutto la sera, fino a notte, dell’intero fronte mare, in balia di automobilisti che non rispettano il codice della strada, di esercizi commerciali che si appropriano di spazi pubblici non assegnati, di Cittadini indisciplinati e poco rispettosi del bene comune. A tutto questo ed altro ancora, si aggiunge una gestione commissariale dovuta alla totale incapacità dell’ultima Amministrazione di fare ne più e ne meno che il proprio dovere.
Nel frattempo Mola, come tanti altri comuni pugliesi ha la possibilità di intercettare e partecipare a bandi di finanziamenti pubblici sia della Regione che dell’area Metropolitana, che sono tutt’ora in essere. Ricordiamo anche i recenti bandi che istituiscono un fondo rotativo al quale attingere finanziamenti per avviare opere di progettazione sul territorio, puntualmente segnalati da tante forze politiche compreso Noi.
Tra questi finanziamenti vi è quello per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici ( “Bandi in corso – Azione 4.1 Efficientamento energetico edifici pubblici” Asse IV del POR FESR 2014 – 2020 della Regione Puglia) con cui il Comune di Mola potrebbe aggiudicarsi fino a un massimo di 15 milioni di euro.
Gli attivisti del M5S di Mola di Bari a tal riguardo, avevano sollecitato il Sindaco, gli Assessori competenti e gli uffici preposti già in data 21 febbraio 2017 a partecipare al suddetto bando, ma nulla è stato fatto!
Una seconda missiva è stata indirizzata al neo Commissario Prefettizio Dott.ssa Paola Maria Bianca SCHETTINI in data 04 aprile 2017.
Successivamente la Regione Puglia aveva prorogato il medesimo bando al 31 Agosto 2017 e gli attivisti tempestivamente avevano chiesto un’audizione dal Commissario Prefettizio per entrare nel merito della questione. Audizione non ancora soddisfatta.
Con atto dirigenziale nr 86 del 27.07.2017 della Sezione Infrastrutture Energetiche e Digitali della Regione Puglia i termini di partecipazione al bando sono stati ulteriormente spostati al 21 ottobre 2017 ridando speranza a tutti coloro che considerano tale finanziamento necessario per la comunità molese la quale assiste impotentemente ad uno stallo amministrativo senza eguali nella storia cittadina.
Bene fanno quei cittadini che, sia individualmente sia uniti in varie forme consentite dalla legge, denunciano questo immobilismo. Bene fanno i giornalisti locali ad informare la soprintendenza sullo stato di degrado di monumenti importanti come il Palazzo Roberti-Alberotanza ed il Torrione.
Bene fanno anche tutte quelle iniziative, pur promosse da forze politiche locali ad evidenziare sia il problema sia le potenziali, possibili soluzioni.
Pertanto gli attivisti del M5S di Mola di Bari insistono tenacemente nel l’invitare il commissario prefettizio a porre in essere tutte quelle azioni che possano portare il comune di Mola di bari a partecipare all’ormai noto bando per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

lunedì 15 maggio 2017

LA PIAZZA, C'È CHI ESCE ALLO SCOPERTO INFORMANDO E CHI TACE


Senza mezze parole e vaghi discorsi ci permettiamo di denunciare numerosi punti che destano sconcerto, insoddisfazione e sdegno per tutte quelle attività commerciali che stanno pagando direttamente la pessima gestione dei lavori di piazza XX Settembre e per gran parte della comunità molese che ha a cuore il buon nome di Mola di Bari e dei molesi.

Dopo aver evidenziato il primo ritardo (tecnicamente chiamato “proroga”), motivato con ridicole giustificazioni e che avrebbe fatto slittare la consegna dei lavori della piazza dal 10 aprile al 13 maggio 2017, ci ritroviamo qui a manifestare, ancora una volta, contro quella che non può essere descritta con altri termini se non con l’evidente presa per i fondelli a tutta la cittadinanza.
Chi sono i responsabili? Sono tutti quegli attori pubblici e privati che ci hanno servito questa bella fregatura, facendoci credere che, in 120 giorni a partire dal 12 dicembre 2016, avremmo avuto una “piazza nuova”.
Il decreto legislativo nr. 50 del 18 aprile 2016 (codice dei contratti sugli appalti pubblici) parla chiaro anche sugli imprevisti atmosferici, ovvero avversità meteorologiche rilevanti e oggettivamente documentate e quant’altro possa rallentare la consegna dei lavori. Dalla richiesta di proroga, si fa riferimento a rotture accidentali di cavo di linea telefonica il 15 febbraio 2017, cavo bt Enel il 23 febbraio, tubo acqua potabile AQP il 09 marzo e cavo MT Enel il 13 marzo (insomma le hanno prese tutte!). Pertanto è evidente che si tratta di imperizia e non sono cause accidentali.
Oltre al danno la duplice beffa. Infatti avremmo dovuto attendere fino al 13 maggio per riappropriarci della nostra piazza e invece, basta dare uno sguardo, oggi per renderci conto che il fine lavori è lontano.
La seconda beffa ha avuto come destinatari tutte le attività commerciali, che tutt’oggi stanno pagando direttamente in termini reali, ossia economici, le conseguenze. Per giunta non si è avuto ne il buon gusto, ne il buon senso di dare la sacrosanta informazione in merito a tutto quanto, facendo denotare la mancanza di rispetto verso i cittadini e gli operatori commerciali.
In conclusione, riteniamo opportuno far riflettere i nostri concittadini su una cosa molto importante ma subdola: il complice silenzio di altre forze politiche presenti sul territorio molese. Sarà un caso, una svista, disinteresse o forse un bel conflitto di interessi? 

La democrazia è soprattutto questo, denunciare sempre e non solo quando ci fa comodo.

giovedì 11 maggio 2017

DEFIBRILLATORI NELLE STRUTTURE SPORTIVE E DIDATTICHE COMUNALI

Dopo un appassionante confronto con lamministrazione uscente, gli attivisti M5S di Mola hanno voluto vederci chiaro  sul tema DEFIBRILLATORI ormai obbligatori (in base al D.M. del 24.04.2013) in dotazione, sia per società sportive sia per le strutture comunali ove si effettua attività sportiva o ludico motoria, nonché ricreativa (quindi tutte le scuole!). In parte lex amministrazione comunale ha ottemperato a tale dovere. Con volontà e dedizione, ci sia siamo resi disponibili congiuntamente alle  figure di riferimento in ogni struttura comunale (campo sportivo, palazzetto dello sport e tutte le scuole dellobbligo), per rendere operativa la cosiddetta catena di sopravvivenza. Si evidenzia inoltre che il plesso scolastico San Giuseppe non è dotato di un defibrillatore nonostante le segnalazioni che abbiamo indirizzato verso lex amministrazione, sottolineando la necessità di dotare di tale defibrillatore tutte le strutture sportive e scolastiche comunali.  

mercoledì 3 maggio 2017

NON VOGLIAMO PERDERE ALTRI FINANZIAMENTI IMPORTANTI


Il 21 febbraio 2017 abbiamo protocollato un'istanza nella quale si invitava l’ex sindaco G. Di RUTIGLIANO a porre particolare attenzione al futuro bando per “L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI PUBBLICI”, un finanziamento molto importante nonché strategico per Mola di Bari. Sia dall’ex sindaco sia dagli uffici preposti, nessuna risposta è stata formulata. Tenacemente in data 11.04.2017 abbiamo posto all’attenzione del neo commissario prefettizio Dott.ssa Paola Maria Bianca Schettini la stessa istanza.

Il bando che ammonta su base regionale ad oltre 157 milioni di euro è ormai operativo e la presentazione delle domande per parteciparvi scade il 13.07.2017. Pertanto vogliamo informare tutti i cittadini e sensibilizzare il commissario prefettizio affinché agisca in sinergia con gli uffici preposti, per poter partecipare al medesimo bando.
Inoltre abbiamo presentato una seconda istanza avente oggetto la possibilità di ottenere a fronte di finanziamento regionale complessivo di 12 milioni di euro, la realizzazione di piste ciclabili e piste ciclopedonali in aree urbana, grazie all’avviso pubblico per l’aumento della sostenibilità nelle aree urbane e sub urbane del P.O.R. Puglia FERS-FSE 2014-2020.

domenica 30 aprile 2017

PIAZZA XX SETTEMBRE: RISPETTIAMO ATTIVITA’ COMMERCIALI E CITTADINI !!!

Nell'affidamento di lavori, l’aggiudicazione di un determinato appalto viene concessa in base a determinati requisiti tra i quali vi è la durata dei lavori stessi, che consente ad una ditta di ottenere un preciso punteggio. Quest'ultimo consente alla medesima ditta di aggiudicarsi o meno quel determinato appalto. Gli attivisti M5S di Mola di Bari, intendono sollevare l'attenzione della Cittadinanza tutta, non solo per il mancato rispetto dei tempi di esecuzione lavori, che è ormai sotto gli occhi di tutti e che potrebbe essere giustificato da problematiche di varia natura (che doverosamente dovrebbero essere rese note a tutti), ma soprattutto per il mancato rispetto verso tutte le attività commerciali che operano su Piazza XX Settembre.
Cittadini e commercianti hanno il diritto, in un tempo ragionevole, di essere informati sulle problematiche che prorogano i lavori.
Va sottolineato che nel quadro delle competenze istituzionali di un determinato settore comunale, in questo caso si fa riferimento al settore tecnico urbanistico, è essenziale anche la coerenza e la serietà nei confronti dell'intera comunità! Dunque una comunicazione (che non è la determina del 31 Marzo pubblicata il 19 Aprile), è un dovere!

giovedì 27 aprile 2017

SUI PROBLEMI DELLA PESCA E DELLA LOCALE MARINERIA


Ci fa piacere apprendere e constatare, dall'informazione locale, che da qualche tempo Comitati spontanei di cittadini ma anche gruppi di politici, si stanno adoperando per portare all'attenzione delle Autorità Amministrative problematiche e criticità in settori fondamentali della nostra comunità. In questa direzione va considerato l'incontro con il Commissario Prefettizio, che amministra protempore il nostro paese, circa le criticità della profondità nel porto di Mola con conseguente urgenza di attivare azioni di dragaggio non più rinviabili e l'incontro pubblico, con parlamentari nazionali ed europei, circa le problematiche più generali del settore pesca, dalle limitazioni delle specie e taglie del pescato, alle dimensioni delle maglie delle reti, dalla sproporzione delle sanzioni pecuniarie rispetto all'infrazioni commesse, alle anomalie della compartimentazione dei "fermi biologici", per finire alle problematiche del mercato ittico e relativi parcheggi. 
Noi Attivisti del M5S di Mola osserviamo e seguiamo con molto interesse queste iniziative in quanto sono il segno di un mutato atteggiamento ed attenzione dei cittadini nei confronti dei problemi della comunità di appartenenza, un chiaro segnale di una mutata volontà di partecipare ed essere protagonisti nel denunciare, affrontare e risolvere le criticità locali. 
In questo mutato clima, senza voler rincorrere alcun primato di primogeniture, volevamo precisare e puntualizzare come in passato, ripetutamente abbiamo organizzato degli incontri tra esponenti della marineria molese e di paesi limitrofi con nostri parlamentari locali sulle svariate problematiche del settore. Questi incontri non sono stati ne pubblicizzati ne pubblici in quanto non lo ritenevamo necessario. C’è stata sempre la massima disponibilità dei parlamentari del M5S ad ascoltare le categorie interessate, i loro problemi e rimostranze verso normative nazionali ed europee che soffocavano il settore. Questi stessi parlamentari hanno più volte invitato gli esponenti delle categorie interessate nelle Commissioni competenti, per esprimere in quelle sedi, come consulenti esterni, quanto riferito nei vari incontri locali. Inviti declinati per esigenze di lavoro. Non ultimo, in questi giorni, è in discussione in aula il progetto di legge sulla filiera ittica che mira, tra le altre cose, a rivedere la normativa sulle sanzioni in caso di infrazione, risultato questo ottenuto a seguito delle pesanti dimostrazioni di piazza delle categorie interessate e delle pressioni politiche di parlamentari di vari schieramenti.
In questo contesto, Noi Attivisti del M5S di Mola, prescindendo da primati di primogeniture che, come già detto, non ci interessano, auspichiamo che si possano individuare dei percorsi e delle iniziative condivisi che in un clima di collaborazione, possano portare finalmente ad attivare delle iniziative comuni per il bene della la nostra comunità.

martedì 28 marzo 2017

E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE STELLE

Come ormai noto alla cittadinanza, il nostro comune è in attesa della nomina del Commissario Prefettizio a seguito dell'approvazione della mozione di sfiducia che ha di fatto messo fine all'Amministrazione Di Rutigliano, portando, dopo un lungo stato comatoso, allo scioglimento dello stesso Consiglio Comunale.

Un percorso, quello dell'ormai ex Sindaco, fatto di attese, ricerche del colpevole, contrasti con il personale interno e tradimenti in seno alla maggioranza.
Un percorso cominciato con la presentazione di una coalizione, composta da 6 liste bipartisan, e creata con un solo obbiettivo, ovvero il perseguimento, almeno a parole, del cosiddetto «bene comune».

Una campagna elettorale fatta di promesse non mantenute, di poche proposte e tante accuse all'avversario politico di turno, ha contraddistinto la politica di Giangrazio Di Rutigliano.
Una coalizione che pur di vincere, è scesa a compromessi, seppur legittimi, portando la già grande coalizione ad apparentarsi con L'Altra Mola, una lista avversa il giorno prima ma grande alleata il giorno dopo. Stesso modus operandi, quello operato dalla coalizione guidata da Stefano Diperna.
Un gioco di poltrone fatto sulla pelle dei cittadini che si è vista privare di una forte rappresentanza, quella del M5S, all'interno del Consiglio Comunale.

Nonostante tutto, il M5S di Mola di Bari ha continuato ad essere propositivo e costruttivo verso un'Amministrazione che, salvo concedere incontri inconcludenti, di facciata, con qualche ex Assessore/a, ha di fatto sistematicamente ignorato la maggior parte delle istanze presentate.

I risultati e il fallimento di questa Amministrazione sono sotto gli occhi di tutti i cittadini molesi, e tanti sono i mesi che ci separano da una nuova tornata elettorale.
Attendiamo, quindi, la nomina del Commissario Prefettizio, auspicando un dialogo, seppur limitato, affinché si possa ripartire.
Continueremo a lavorare sul territorio, a produrre e ad proporre la nostra visione di paese insieme a tutti i cittadini che ne vorranno far parte.
In alto i cuori e a riveder le stelle.

domenica 26 febbraio 2017

CREDIBILITA’


Gli attivisti di Mola Cinque Stelle, pongono i cittadini di fronte alla realtà che inesorabilmente dopo le elezioni amministrative del 2015 si è abbattuta sull’intera comunità. 

La forze politiche locali, oggi al governo cittadino, hanno sin dall’inizio, convinto i molesi che votando per loro, il paese sarebbe rinato, cambiato in meglio sotto tutti gli aspetti, lotta alla disoccupazione, contenimento delle tasse locali, rilancio della cultura, recupero dei beni culturali, dragaggio del porto, avvio di una serie di servizi essenziali per rilanciare il turismo, riqualificare le periferie, promuovere e valorizzare tutte le attività produttive.

Questo e tanto altro ancora era sul tavolo elettorale del cosiddetto “bene comune”, una coalizione che pur di vincere, è scesa a squallidi compromessi come l’apparentamento che pur se legittimo è pur sempre discutibile se non altro perché tradisce la volontà degli elettori.
Oggi siamo qui a raccogliere i risultati, non a raccontare la farsa teatrale delle dimissioni del primo cittadino, o a descrivere tutte le tappe infauste dei 20 mesi trascorsi, che hanno solamente prodotto “gossip” politico, al quale i cittadini, hanno tristemente dovuto assistere.
Nel frattempo cosa è successo a Mola ? E’ cambiata in meglio, come si auguravano gli elettori? Al netto del periodo trascorso, suggeriamo ai nostri amministratori di chiedere ai cittadini di tutte le fasce sociali, occupazionali ed e economiche cosa pensano di loro e del loro operato. Noi che prima di essere attivisti siamo cittadini, abbiamo assistito all’inesorabile declino della comunità molese, frutto della classica e vergognosa politica che racconta in giro che bisogna lavorare nell’interesse della comunità, ma di fatto, spreca tempo ad occuparsi di: incarichi, deleghe accordi di partito, litigi interni, e di rotazione delle poltrone facendoci ritrovare tra i piedi sempre le stesse persone. 
Un comune virtuoso è un comune che approva bilanci per tempo ottenendo anche bonus e non che riceve diffide da parte del Prefetto. 
Virtuoso è un comune che risponde direttamente a tutte le richieste dei cittadini e non a mezzo stampa con l’articoli in cui si fa credere di essere efficienti senza realmente ottemperare alle richieste.
Stiamo ancora attendendo risposta alle numerose istanze rivolte al Sindaco ed Assessori. Virtuoso è un comune che scende in piazza costantemente e da conto ai cittadini del proprio operato, delle condizioni delle casse Comunali, dei progetti concreti e non delle candidature a progetti che puntualmente svaniscono come il fumo nell’aria (vedi la Cittadella dello Sport).
Virtuoso è un comune che non arriva per ogni cantiere all’urgenza, assegnando lavori senza gare e facendo diventare questa eccezione una regola.
Virtuoso è un comune che, pur dandosi delle priorità mette in “agenda lavori” anche la più piccola indicazione di un solo cittadino, che con le sue richieste, denunce, consiglia e agisce nell’interesse collettivo.
Virtuosa è un’amministrazione che non fa guerra alla macchina comunale (uffici, funzionari, operatori di settore), ma cerca di capire il funzionamento, le difficoltà nel procedere e contribuire un maniera energica per ogni soluzione. 
Quale credibilità ha un’amministrazione che ha dentro e fuori una serie di personaggi che di certo non hanno fatto il bene per il paese, che non ammette gli errori e ritorna con una serie di promesse pur sapendo che non sarà all’altezza di realizzarle.
Il consenso e la credibilità di ogni politico restano sempre alti se la coerenza e la morale fanno di sé la via maestra.
Questo e tanto altro ancora era sul tavolo elettorale del cosiddetto “bene comune”, una coalizione che pur di vincere, è scesa a squallidi compromessi come l’apparentamento che pur se legittimo è pur sempre discutibile se non altro perché tradisce la volontà degli elettori.
Oggi siamo qui a raccogliere i risultati, non a raccontare la farsa teatrale delle dimissioni del primo cittadino, o a descrivere tutte le tappe infauste dei 20 mesi trascorsi, che hanno solamente prodotto “gossip” politico, al quale i cittadini, hanno tristemente dovuto assistere.
Nel frattempo cosa è successo a Mola ? E’ cambiata in meglio, come si auguravano gli elettori? Al netto del periodo trascorso, suggeriamo ai nostri amministratori di chiedere ai cittadini di tutte le fasce sociali, occupazionali ed e economiche cosa pensano di loro e del loro operato. Noi che prima di essere attivisti siamo cittadini, abbiamo assistito all’inesorabile declino della comunità molese, frutto della classica e vergognosa politica che racconta in giro che bisogna lavorare nell’interesse della comunità, ma di fatto, spreca tempo ad occuparsi di: incarichi, deleghe accordi di partito, litigi interni, e di rotazione delle poltrone facendoci ritrovare tra i piedi sempre le stesse persone. 
Un comune virtuoso è un comune che approva bilanci per tempo ottenendo anche bonus e non che riceve diffide da parte del Prefetto. 
Virtuoso è un comune che risponde direttamente a tutte le richieste dei cittadini e non a mezzo stampa con l’articoli in cui si fa credere di essere efficienti senza realmente ottemperare alle richieste.
Stiamo ancora attendendo risposta alle numerose istanze rivolte al Sindaco ed Assessori. Virtuoso è un comune che scende in piazza costantemente e da conto ai cittadini del proprio operato, delle condizioni delle casse Comunali, dei progetti concreti e non delle candidature a progetti che puntualmente svaniscono come il fumo nell’aria (vedi la Cittadella dello Sport).
Virtuoso è un comune che non arriva per ogni cantiere all’urgenza, assegnando lavori senza gare e facendo diventare questa eccezione una regola.
Virtuoso è un comune che, pur dandosi delle priorità mette in “agenda lavori” anche la più piccola indicazione di un solo cittadino, che con le sue richieste, denunce, consiglia e agisce nell’interesse collettivo.
Virtuosa è un’amministrazione che non fa guerra alla macchina comunale (uffici, funzionari, operatori di settore), ma cerca di capire il funzionamento, le difficoltà nel procedere e contribuire un maniera energica per ogni soluzione. 
Quale credibilità ha un’amministrazione che ha dentro e fuori una serie di personaggi che di certo non hanno fatto il bene per il paese, che non ammette gli errori e ritorna con una serie di promesse pur sapendo che non sarà all’altezza di realizzarle.
Il consenso e la credibilità di ogni politico restano sempre alti se la coerenza e la morale fanno di sé la via maestra.


giovedì 19 gennaio 2017

DIFFIDA AL SINDACO


E’ doverosa una crono-storia per far comprendere ai lettori che il M5S Mola, resta fedele ai principi di coerenza insiti nella propria natura, verso le problematiche sociali.


- Il giorno 29 novembre 2014, presso il Palazzo S. Domenico (ex Municipio) a Mola di Bari, è stato inaugurato il nuovo progetto della “Casa delle Culture-Biblioteca comunale”;
- In tale occasione l’amministrazione comunale non ha considerato la possibilità per i cittadini disabili di accedere alla struttura, come per la generalità dei cittadini, al fine di partecipare all’evento, stante la presenza di numerosi ostacoli e barriere architettoniche (mancanza di una rampa per l’accesso alla struttura, ascensore non utilizzabile, impossibilità ad accedervi dal retro per via della totale chiusura di qualunque accesso disponibile);
- In data 14 dicembre 2014, il gruppo degli attivisti di “Mola a cinque stelle” ha presentato un’istanza al Comune, con la quale ha invitato il Sindaco a provvedere celermente alla rimozione delle barriere architettoniche presso la “Casa delle culture-Biblioteca comunale”, anche in seguito alle promesse fatte dall’ex Primo cittadino, sin dall’inaugurazione della struttura, atteso che il servizio offerto dalla biblioteca comunale era ancora non accessibile e fruibile da parte dei diversamente abili;
- Il 30 gennaio 2015, gli attivisti di “Mola a Cinque Stelle” hanno messo in atto un flash mob silenzioso e pacifico davanti all’edificio della biblioteca comunale, documentando, con fotografie, l’invariata situazione per i disabili, e cioè la perdurante presenza dei gradini all’ingresso della struttura, l’assenza di scivoli per persone su carrozzina, etc.;
- Nell’ottobre 2015, anche l’ex Assessore Enzo Linsalata ha denunciato l’impossibilità di utilizzare l’ascensore di Palazzo San Domenico per salire al primo piano che ospita la Biblioteca comunale, constatando l’insormontabile difficoltà per le persone disabili che, a causa di ciò, non possono usufruire di un servizio pubblico di primaria importanza;
- La struttura presenta ancora oggi evidenti limiti di accesso per le persone che hanno una ridotta capacità motoria e per i disabili;
L’inerzia dell’Amministrazione a provvedere in tal senso si configura come forma di “discriminazione indiretta”, di cui all’art. 2 della L. n. 67/06, secondo il quale “Si ha una discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone”.
Diventa moralmente necessario diffidare il Sindaco, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini con disabilità nonché di rimuovere l’attuale situazione di disparità di trattamento, a realizzare nel minor tempo possibile tutti gli interventi di manutenzione e nuova costruzione necessari a favorire l’accesso all’edificio che ospita la biblioteca comunale da parte dei diversamente abili e a consentire loro la fruizione del servizio culturale pubblico locale, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge n. 104/92.
Non volevamo fare cose eclatanti, non volevamo ottenere chissà quale risultato, volevamo soltanto quello che in un paese normale, in una Nazione normale, è la normalità, cioè il rispetto della legge soprattutto dalle Istituzioni che in quanto tali, devono farlo spontaneamente.
E invece, nostro malgrado, siamo costretti a ricorrere ad atti formali come la diffida, comunicata via posta elettronica certificata al Sindaco di Mola da parte dei Consiglieri Regionali M5S Conca, Laricchia, Trevisi, che hanno accolto la richiesta del M5S Mola, sull’uso pubblico della Casa delle Culture. Questo edificio, a più di due anni dalla sua inaugurazione, causa presenza di barriere architettoniche, risulta inutilizzabile da tutti coloro che presentano difficoltà motorie e sono portatori di handicap e nonostante ciò, disattendendo la legge.
In questo edificio si continuano a tenere eventi ed incontri pubblici. Non sono bastate le nostre proteste in occasione dell’inaugurazione nel Novembre 2014, dall’allora Amministrazione Diperna. Eravamo a 6 mesi circa dalle elezioni amministrative e la promessa in quell’occasione fu che nel giro di un paio di mesi si sarebbe attivato almeno l’ascensore.
Ad oggi l’ascensore è ancora fermo ed inutilizzabile.
Abbiamo incontrato un paio di volte l’attuale vice Sindaco, la Signora Mola per discutere di varie problematiche compresa quella della agibilità della Casa delle Culture. In questi incontri ci è stato detto che l’abbattimento delle barriere architettoniche presso la Casa delle Culture si inseriva in un piano più ampio ed articolato che interessava tutto il paese è che pertanto occorreva tempo e dunque attendere.
Abbiamo recepito e compreso questa richiesta ma al contempo abbiamo chiarito che, pur mantenendo aperto l’edificio, pur mantenendo aperta e funzionante la biblioteca comunale (e già questa costituiva una grave eccezione, trattandosi di un servizio pubblico) non era il caso di continuare ad utilizzare quella struttura per eventi e manifestazioni pubbliche di qualsiasi genere.
Conclusione, le solite promesse della politica. Alla Casa delle Culture si continuano a tenere manifestazioni culturali teatrali, presentazioni di progetti di riqualificazione urbana e non ultimo conferenze stampa di forze politiche, il tutto con l’esclusione della partecipazione di coloro che fisicamente hanno difficoltà motorie.
Dunque, dopo tutto questo, non potevamo restare con le mani in mano. Ci siamo rivolti ai nostri portavoce regionali, con cui abbiamo discusso del problema e del da farsi e siamo giunti alla determinazione, per il momento, di presentare al Sindaco di Mola un atto formale di diffida all’uso pubblico della Casa delle Culture, atto che è stato presentato via email certificata il giorno 17 Gennaio u.s.
Ovviamente continueremo a seguire con attenzione tutta la vicenda nella speranza di non dover giungere alla determinazione di avviare atti ben più formali.
Gli attivisti M5S Mola di Bari