domenica 26 febbraio 2017

CREDIBILITA’


Gli attivisti di Mola Cinque Stelle, pongono i cittadini di fronte alla realtà che inesorabilmente dopo le elezioni amministrative del 2015 si è abbattuta sull’intera comunità. 

La forze politiche locali, oggi al governo cittadino, hanno sin dall’inizio, convinto i molesi che votando per loro, il paese sarebbe rinato, cambiato in meglio sotto tutti gli aspetti, lotta alla disoccupazione, contenimento delle tasse locali, rilancio della cultura, recupero dei beni culturali, dragaggio del porto, avvio di una serie di servizi essenziali per rilanciare il turismo, riqualificare le periferie, promuovere e valorizzare tutte le attività produttive.

Questo e tanto altro ancora era sul tavolo elettorale del cosiddetto “bene comune”, una coalizione che pur di vincere, è scesa a squallidi compromessi come l’apparentamento che pur se legittimo è pur sempre discutibile se non altro perché tradisce la volontà degli elettori.
Oggi siamo qui a raccogliere i risultati, non a raccontare la farsa teatrale delle dimissioni del primo cittadino, o a descrivere tutte le tappe infauste dei 20 mesi trascorsi, che hanno solamente prodotto “gossip” politico, al quale i cittadini, hanno tristemente dovuto assistere.
Nel frattempo cosa è successo a Mola ? E’ cambiata in meglio, come si auguravano gli elettori? Al netto del periodo trascorso, suggeriamo ai nostri amministratori di chiedere ai cittadini di tutte le fasce sociali, occupazionali ed e economiche cosa pensano di loro e del loro operato. Noi che prima di essere attivisti siamo cittadini, abbiamo assistito all’inesorabile declino della comunità molese, frutto della classica e vergognosa politica che racconta in giro che bisogna lavorare nell’interesse della comunità, ma di fatto, spreca tempo ad occuparsi di: incarichi, deleghe accordi di partito, litigi interni, e di rotazione delle poltrone facendoci ritrovare tra i piedi sempre le stesse persone. 
Un comune virtuoso è un comune che approva bilanci per tempo ottenendo anche bonus e non che riceve diffide da parte del Prefetto. 
Virtuoso è un comune che risponde direttamente a tutte le richieste dei cittadini e non a mezzo stampa con l’articoli in cui si fa credere di essere efficienti senza realmente ottemperare alle richieste.
Stiamo ancora attendendo risposta alle numerose istanze rivolte al Sindaco ed Assessori. Virtuoso è un comune che scende in piazza costantemente e da conto ai cittadini del proprio operato, delle condizioni delle casse Comunali, dei progetti concreti e non delle candidature a progetti che puntualmente svaniscono come il fumo nell’aria (vedi la Cittadella dello Sport).
Virtuoso è un comune che non arriva per ogni cantiere all’urgenza, assegnando lavori senza gare e facendo diventare questa eccezione una regola.
Virtuoso è un comune che, pur dandosi delle priorità mette in “agenda lavori” anche la più piccola indicazione di un solo cittadino, che con le sue richieste, denunce, consiglia e agisce nell’interesse collettivo.
Virtuosa è un’amministrazione che non fa guerra alla macchina comunale (uffici, funzionari, operatori di settore), ma cerca di capire il funzionamento, le difficoltà nel procedere e contribuire un maniera energica per ogni soluzione. 
Quale credibilità ha un’amministrazione che ha dentro e fuori una serie di personaggi che di certo non hanno fatto il bene per il paese, che non ammette gli errori e ritorna con una serie di promesse pur sapendo che non sarà all’altezza di realizzarle.
Il consenso e la credibilità di ogni politico restano sempre alti se la coerenza e la morale fanno di sé la via maestra.
Questo e tanto altro ancora era sul tavolo elettorale del cosiddetto “bene comune”, una coalizione che pur di vincere, è scesa a squallidi compromessi come l’apparentamento che pur se legittimo è pur sempre discutibile se non altro perché tradisce la volontà degli elettori.
Oggi siamo qui a raccogliere i risultati, non a raccontare la farsa teatrale delle dimissioni del primo cittadino, o a descrivere tutte le tappe infauste dei 20 mesi trascorsi, che hanno solamente prodotto “gossip” politico, al quale i cittadini, hanno tristemente dovuto assistere.
Nel frattempo cosa è successo a Mola ? E’ cambiata in meglio, come si auguravano gli elettori? Al netto del periodo trascorso, suggeriamo ai nostri amministratori di chiedere ai cittadini di tutte le fasce sociali, occupazionali ed e economiche cosa pensano di loro e del loro operato. Noi che prima di essere attivisti siamo cittadini, abbiamo assistito all’inesorabile declino della comunità molese, frutto della classica e vergognosa politica che racconta in giro che bisogna lavorare nell’interesse della comunità, ma di fatto, spreca tempo ad occuparsi di: incarichi, deleghe accordi di partito, litigi interni, e di rotazione delle poltrone facendoci ritrovare tra i piedi sempre le stesse persone. 
Un comune virtuoso è un comune che approva bilanci per tempo ottenendo anche bonus e non che riceve diffide da parte del Prefetto. 
Virtuoso è un comune che risponde direttamente a tutte le richieste dei cittadini e non a mezzo stampa con l’articoli in cui si fa credere di essere efficienti senza realmente ottemperare alle richieste.
Stiamo ancora attendendo risposta alle numerose istanze rivolte al Sindaco ed Assessori. Virtuoso è un comune che scende in piazza costantemente e da conto ai cittadini del proprio operato, delle condizioni delle casse Comunali, dei progetti concreti e non delle candidature a progetti che puntualmente svaniscono come il fumo nell’aria (vedi la Cittadella dello Sport).
Virtuoso è un comune che non arriva per ogni cantiere all’urgenza, assegnando lavori senza gare e facendo diventare questa eccezione una regola.
Virtuoso è un comune che, pur dandosi delle priorità mette in “agenda lavori” anche la più piccola indicazione di un solo cittadino, che con le sue richieste, denunce, consiglia e agisce nell’interesse collettivo.
Virtuosa è un’amministrazione che non fa guerra alla macchina comunale (uffici, funzionari, operatori di settore), ma cerca di capire il funzionamento, le difficoltà nel procedere e contribuire un maniera energica per ogni soluzione. 
Quale credibilità ha un’amministrazione che ha dentro e fuori una serie di personaggi che di certo non hanno fatto il bene per il paese, che non ammette gli errori e ritorna con una serie di promesse pur sapendo che non sarà all’altezza di realizzarle.
Il consenso e la credibilità di ogni politico restano sempre alti se la coerenza e la morale fanno di sé la via maestra.