domenica 30 novembre 2014

LA CULTURA NON È PER TUTTI

Finalmente anche Mola di Bari ha la sua Casa delle Culture!

Un importante progetto portato avanti dalla attuale Giunta e che ha avuto la sua inaugurazione sabato 29 novembre 2014, in presenza del Vice Presidente della Regione Puglia, Prof.ssa Angela Barbanente e dell’Assessore alle politiche giovanili Dott. Guglielmo Minervini.
Tantissimi potranno essere gli sviluppi culturali per il nostro paese grazie alla presenza di questa nuova realtà.

È un peccato però aver constatato che la Giunta Diperna non ha considerato, in sede di inaugurazione, la possibilità per i cittadini disabili di accedere a questa struttura.
Una serie incredibile di barriere architettoniche ha impedito ad essi di partecipare al dibattito inaugurale: mancanza di una rampa per l’accesso all’interno della struttura, ascensore non utilizzabile per via della mancanza delle rete telefonica necessaria per le emergenze, impossibilità ad accedervi dal retro per via della totale chiusura di qualunque accesso disponibile.

Un cittadino è intervenuto dal pubblico per far notare ai relatori questa grave mancanza senza ottenere adeguate risposte. Scendendo le scale è poi stato contestato da alcuni consiglieri di maggioranza che lo accusavano di strumentalizzare l’accaduto.
Nel 2015 a Mola di Bari ci ritroviamo a combattere contro chi (Giunta Diperna) si disinteressa totalmente dei cittadini disabili, considerandoli, di fatto, cittadini di minore importanza.

Ciò che rende ancor più incredibile la vicenda, è che il tutto sia accaduto durante l’inaugurazione della Casa delle Culture, quasi a voler togliere ogni dubbio su quello che è il livello culturale di questa Giunta e di questa maggioranza.

Invitiamo pertanto la Giunta Diperna a prendere coscienza di questa mancanza, a capire che anche i disabili vanno considerati in ogni progetto, a pensare e cercare di trovare una soluzione degna dei nostri tempi nel più breve tempo possibile.

lunedì 24 novembre 2014

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA LEGISLATURA

Era il 29 Agosto del 2013 quando una nostra delegazione rincontrava il Sindaco Diperna per avere ulteriori chiarimenti circa le Sue intenzioni di sistemazione dell’Arco Vaaz. In quella occasione il Sindaco Diperna ci informava che dal giorno prima, cioè dal 28 Agosto, a seguito di accordo con i proprietari dell’immobile retrostante l’Arco Vaaz, una metà del cancello del varco carraio sarebbe rimasta aperta per tutto il giorno, fino a sera. Contestualmente ci illustrava il Suo progetto di realizzazione di una scala che superando le mura storiche frontali all’arco, avrebbe consentito il passaggio dalla piazza XX Settembre al mare. Inoltre, alle nostre perplessità circa la validità e l’impatto suggestivo della sua soluzione (la scala appoggiata ad un muro laterale del passaggio), lo stesso Sindaco Diperna si affrettava a non escludere la possibilità di realizzare delle aperture nei muri per collocare delle grate che consentissero la tanto auspicata vista del mare. In quel momento ci eravamo illusi che in qualche modo, con una soluzione che non ci piaceva e convinceva, comunque si sarebbe realizzato il tanto auspicato “passaggio a mare dell’Arco Vaaz” voluto da gran parte dei Cittadini Molesi. Tutto questo, il primo Cittadino di Mola ci rassicurava, sarebbe stato realizzato nell’ambito dei lavori di riqualificazione di Piazza XX Settembre. Questo progetto riapprovato, con formula definitiva e con un nuovo quadro economico, dalla Giunta Comunale con delibera n. 150 del 19 novembre 2014 -, non prevede alcuna scala, alcuna grata insomma non prevede alcuna opera di congiunzione tra la piazza ed il mare attraverso l’Arco Vaaz. E allora cosa è accaduto? Mancanza di soldi? Mancanza di coraggio? Disinteresse per l’Arco Vaaz? O al contrario eccessivo interesse di pochi nel mantenere inalterato l’attuale stato dell’Arco? Questo Noi non lo sappiamo o meglio lo possiamo immaginare perché condividiamo il pensiero di un politico passato a miglior vita e cioè che “a pensar male si commette peccato, ma spesso ci si azzecca”. Già quella mezza apertura di cancello sapeva di beffa, una sorta di mezza concessione di stampo democristiano, un modo di fare alla Lauro, una scarpa prima del voto e l’altra dopo. E poi perché prendere in giro dei cittadini, illudendoli di realizzare in qualche modo, anche se non condiviso, un sogno, un recupero architettonico che avrebbe potuto valorizzare uno scorcio particolarmente suggestivo del nostro paese, che avrebbe potuto realizzare un area altamente qualificata dal punto di vista turistico ricettivo corredata da servizi accessori per la cittadinanza e per i turisti. E della tempistica ne vogliamo parlare, anche questa da tipica vecchia politica democristiana, con attività frenetiche che si susseguono sotto le elezioni dopo un quadriennio di inerzia ed immobilismo. Cosi, dalla valutazione degli atti formali approvati, è evidente che, mentre i lavori di sistemazione della piazza XX Settembre si faranno, partiranno a breve (magari il cantiere sarà aperto in piena campagna elettorale), il passaggio fronte mare attraverso l’Arco Vaaz rimarrà ancora una volta un sogno, un sogno di molti, sacrificato a interessi di pochi, senza alcuna spiegazione, gabbando la Cittadinanza, rimarrà chiuso in un cassetto restando un sogno di una notte di mezza legislatura.