domenica 29 dicembre 2013

APPUNTAMENTO IN PIAZZA CON IL NOSTRO GAZEBO INFORMATIVO

Oggi, domenica 29 dicembre 2013, a partire dalle ore 10.30 ci troverete in Piazza XX Settembre con il nostro gazebo.

Vi informeremo sulla varie attività che stiamo svolgendo in questo periodo ed in particolare parleremo di TARES. 

Passate a trovarci, quindi, per conoscere le nostre iniziative ed esporci le vostre proposte.

Vi aspettiamo e ricordate la politica deve essere nelle mani dei citta

lunedì 23 dicembre 2013

LA STANGATA TARES

E come volevasi dimostrare arriva la presa di distanza, da parte dell’amministrazione Diperna, in merito alla Tares e alle gravi difficolta che porterà tutti i cittadini molesi a pagare la tanto odiosa tassa. 

Ma è proprio così?, è solo colpa del Governo Monti prima e Letta dopo? Facciamo un po’ di chiarezza!

La TARES è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotto dal Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, cosiddetto "decreto salva Italia" (???). La tassa è stata approvata in parlamento dalla allora maggioranza PD-PDL-UDC e company e riguarda lo smaltimento e raccolta dei rifiuti e di altri servizi comunali, quali illuminazione e manutenzione stradale ecc. 

Fin dalla sua approvazione, nel 2011, tutti gli organi competenti avevano messo in allerta i comuni avvertendoli che nel momento in cui la tassa fosse entrata in vigore nel 2013, essa avrebbe comportato tantissime difficolta ai contribuenti, aumentando, di fatto, la già alta pressione fiscale. Il governo di Letta e Berlusconi è rimasto indifferente a questi richiami. 

Torniamo però a noi, che cosa poteva fare l’amministrazione per ridurre gli effetti nefasti di questa tassa? Innanzitutto il comune poteva introdurre all’interno del regolamento, che è stato approvato il 29 novembre, nuovi parametri per l’ottenimento di riduzioni e agevolazioni. L’articolo 5 della legge in materia di Tares permetteva ai comuni, attraverso apposite autorizzazioni di spesa, la delibera di ulteriori agevolazioni rispetto a quelle previste dalla legge. Il costo dell’intervento non doveva superare il limite del 7% del costo complessivo del servizio. 

Un aspetto fondamentale della norma è che la relativa copertura poteva essere assicurata da risorse diverse dai proventi del tributo relativo all’esercizio cui si riferisce tale iscrizione (fonte IFEL). Le riduzioni ed esenzioni, come disposto dalla stessa legge, avrebbero tenuto conto della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l’applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). A tal proposito vogliamo ricordare che abbiamo presentato un’istanza al Sindaco in merito appunto all’introduzione di nuove riduzioni e agevolazioni all’interno del regolamento TARES (che potete visionare qui).

L’amministrazione non solo ha scelto di ignorare la nostra richiesta ma ha anche tolto alcune riduzioni già previste nel regolamento della Tarsu 2012, tra cui si cita la riduzione del 70% della tassa per i nuclei famigliari con portatori di handicap. Tantissimi comuni si sono adoperati, incalzati anche da un’opposizione più efficiente, per l’introduzione di queste agevolazioni, il comune di Mola è assente. 

Un’altra soluzione in extremis poteva anche essere quella prevista dalla stessa legge all’articolo 5 comma 4 quater. Infatti, il comma 4 quater permetteva ai comuni per il solo anno 2013, in deroga a quanto stabilito dalla legge che ha introdotto la TARES, di adottare entro il 30 Novembre la determina dei costi del servizio e le relative tariffe sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012 con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno (TARSU). Unico punto dolente della norma è che la maggiorazione Standard dello 0.30 al mq, che andrà comunque allo Stato (per questo ringraziate il PD e il PDL), si sarebbe dovuta pagare comunque. Fatto sta che tale intervento in misura estrema avrebbe comportato risparmi rispetto a quanto ci sarà corrisposto con la determina del piano tariffario approvato con i criteri della TARES. Nel caso in cui il comune avesse continuato ad applicare, per l'anno 2013, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), in vigore nell'anno 2012, la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo sarebbe stata assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso. In funzione di questo comma sono nati dubbi interpretativi, alcuni, infatti, ritenevano impossibile tornare alla Tarsu dopo l’approvazione del bilancio di Previsione, come nel caso del comune di Mola che l’ha fatto il 03 agosto 2013. 

Il comune di Cremona, anche avendo approvato il bilancio di previsione a luglio, è tornato comunque alla TARSU prevedendo un aumento del solo 7% rispetto al 2012 e coprendo il 90% del costo complessivo del servizio. La norma ha una chiara e semplice interpretazione e qualunque circolare interpretativa non si può sostituire alla legge stessa.

L’ultima soluzione, quella che noi Grillini preferiamo di più, era l’applicazione della Tariffa Puntuale. Diciamo “era” perché essa doveva essere applicata già da tempo. La TARES è stata approvata dal Parlamento nel 2011 con una legge che, tra i tanti articoli, permetteva di disapplicare la TARES per applicare una tariffa-corrispettivo. Il comma 29 dell’articolo 14 della legge in questione, infatti, cita “I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo.” L'applicazione della Tariffa puntuale ha portato nei comuni che l'hanno adottata notevoli risparmi nelle tasche dei cittadini, in funzione propria della sua natura corrispettiva in cui vale il vero principio per cui “chi inquina paga”, commisurata alla reale quantità di indifferenziato prodotto dalle utenze.

Invitiamo l’amministrazione a non rinviare e ad adoperarsi con tutte le energie e risorse disponibili all’applicazione della Tariffa Puntuale nel 2014. 

Terminiamo ricordando che il Movimento 5 Stelle, in Parlamento, in data 9 aprile, aveva proposto di abolire la TARES e di sostituirla con la Tariffa Puntuale. La mozione chiedeva inoltre di attivare un percorso di aiuto agli Enti per arrivare alla Tariffa puntuale e nel frattempo mantenere il sistema della TIA o TARSU. Il Partito Democratico e il Popolo delle Libertà (Bersani e Berlusconi) hanno bocciato la mozione. Al contrario, il caos normativo e gli effetti della TARES non si sarebbero ripercossi sugli italiani.

venerdì 20 dicembre 2013

IL PIANO COMUNALE (CHE NON C'E') DELLE COSTE



L’amministrazione Diperna risulta inadempiente perché non ha ancora approvato due Piani molto importanti, in altre parole il PRP e il PCC.
PRP: Il piano regolatore portuale delimita e disegna l'ambito e l'assetto complessivo del porto e individua le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate. Tutte le concessioni che fanno parte dell’area portuale sono fatte in funzione di tale piano.
PCC: Il Piano comunale delle coste è lo strumento di assetto, gestione, controllo e monitoraggio del territorio costiero comunale in termini di tutela del paesaggio, di salvaguardia dell’ambiente, di garanzia del diritto dei cittadini all’accesso e alla libera fruizione del patrimonio naturale pubblico, nonché di disciplina per il suo utilizzo eco - compatibile. Esso però è adottato per la porzione di litorale esterna all’area del porto. Per il PCC inoltre è necessario avere una cartografia di base dell’area, con l’indicazione delle particelle catastali, la linea di costa e la dividente demaniale.
Entrambi i piani devono essere sottoposti all’attenzione della Regione. In particolare il PCC deve rispettare le linee guida del PRC, ovvero il Piano regionale delle Coste. Il PCC doveva essere depositato entro quattro mesi dalla data di approvazione del PRC avvenuta il 13.10.2011. L’iter di approvazione del PCC è complesso e dura almeno novanta giorni dall’atto di deposito in segreteria comunale. Recentemente, in data 25 Settembre 2013, a fronte dei notevoli ritardi di alcuni comuni tra cui anche Mola, la Regione Puglia ha emesso un comunicato stampa che delinea le prossime azioni della Regione.  "L’azione messa in campo dalla Regione avvia un percorso complesso, che comincia con l’invio ai Comuni costieri della delibera, e la richiesta ai sindaci di comunicare entro trenta giorni la data di avvio della procedura per la formazione del Piano, il nominativo del tecnico incaricato, i tempi fissati per la consegna e la data programmata per l’adozione da parte della Giunta.
In caso di mancata risposta ci sarà l’atto formale di messa in mora, che concederà un termine ulteriore di sessanta giorni. Alla scadenza di questo ulteriore termine verrà avviata la procedura per l’invio nei Comuni inadempienti del commissario ad acta."
Significa che se il Comune non avvierà entro 60 giorni la procedura di formazione del PCC allora il Presidente della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente, nominerà con proprio decreto un Collegio di tecnici regionali, con funzione di Commissario ad acta, per la redazione e approvazione del PCC. La spesa che ne deriverà da questo commissariamento sono ovviamente a carico del comune ( e iooo pagooo).
Ad oggi, venerdì 20 dicembre, il Comune di Mola di Bari non ha ancora avviato la procedura.

giovedì 12 dicembre 2013

EDILIZIA SCOLASTICA E DIRITTO ALLO STUDIO

Quello dell’edilizia scolastica sembra essere una maledizione per le varie Amministrazioni Comunali che si succedono alla guida del nostro paese, che puntualmente, prima o poi nel corso del mandato, improvvisamente, si ripresenta, per essere gestita con altrettanta puntualità in emergenza.

Non a caso leggendo uno stralcio del programma elettorale dell’attuale Sindaco si legge: “E’ stata la negligenza e l’inettitudine di chi, dopo quattordici anni, oggi si ricandida impunemente a governare questo paese, a ridurre le nostre scuole elementari e medie nelle condizioni di degrado che oggi conosciamo e che hanno portato alla chiusura della scuola elementare Edmondo De Amicis. Il nostro impegno, nei primi 180 giorni, è quello di intervenire con un’azione di monitoraggio sui plessi scolastici di competenza comunale, realizzando gli interventi necessari anche di carattere straordinario”.

A oggi, sono trascorsi molto di più di 180 giorni dall’insediamento della nuova Amministrazione, la situazione non è certo migliorata, anzi è molto peggiorata. Basti pensare che solo nel 1°circolo, delle quattro scuole dell’infanzia, l’”Arianna” è stata chiusa per problemi di staticità e tenuta strutturale e dunque mai riaperta, altre due l’”Albero Azzurro” e la “Gianni Rodari” sono state recentemente chiuse, si spera,  in via temporanea per infiltrazioni d’acqua piovana.

Naturalmente, come al solito, la situazione è stata gestita in emergenza dall’Amministrazione e nonostante 15 giorni di disagi, forse, sono state trovate delle soluzioni che non ci sentiamo di condannare o criticare, anzi dovrebbero risultare molto soddisfacenti rispetto all’entità del problema. Il punto però è che in emergenza tutto è più facile. Perché un conto è la normale amministrazione che un’Amministrazione Comunale (che l’ha promesso in campagna elettorale) dovrebbe condurre, pianificando e programmando tutta una serie di attività di manutenzione e gestione, un conto è l’amministrazione in emergenza.

Per esempio, ci risulta che in alcune scuole siano presenti infiltrazioni di acqua piovana che al momento non destano preoccupazione, ma al momento! Perché, ovviamente, bisognerà aspettare l’emergenza per intervenire. Nella scuola elementare “De Filippo” (quella verso cui sono stati dirottati i bambini della scuola dell’infanzia “Arianna” quando è stata chiusa definitivamente) ci sono infiltrazioni di acqua piovana nella palestra. Dunque, in presenza del fenomeno, i ragazzi non possono svolgere l’attività didattica di Educazione Fisica. Si dirà “ma di cosa stiamo parlando…dell’Educazione Fisica”, “che sarà mai, non fa nulla se saltano la lezione”. Invece è proprio questo il punto di tutta la cronica carenza dell’edilizia scolastica nel nostro paese. Stiamo parlando del Diritto allo studio, Diritto sancito e tutelato dalla nostra Costituzione e che come tale andrebbe salvaguardato in ogni modo.

Lo stralcio del programma elettorale succitato, fa capire che stiamo parlando di problemi che vengono da lontano, presenti da più di quindici anni, che evidentemente non hanno, e per fortuna, colore politico visto che in modo trasversale hanno coinvolto diverse Amministrazioni Comunali, e che soprattutto, di volta in volta, non c’è mai stata la volontà di risolverli. E tutto questo perché c’è sempre stata una limitazione culturale, quella di ricondurre il tutto a dei lavori edili e non di pensare a tutelare un Diritto.

A Mola di Bari, da sempre, quando si parla di edilizia scolastica, la si paragona al rattoppo della strada, a lavori che puoi tranquillamente rinviare, tanto non succede nulla, salteranno l’ora di Educazione Fisica e proprio quando sarà necessario, in emergenza, una soluzione si troverà. Non si pensa, perché c’è una limitazione culturale, che in realtà, al di sopra di tutto c’è la tutela del Diritto allo Studio.

martedì 10 dicembre 2013

IL NUOVO CHE AVANZA E LA VECCHIA POLITICA DEGLI INTOCCABILI

Domenica 8 dicembre 2013 si combinavano due feste: quella religiosa della celebrazione dell’Immacolata Concezione e quella laica dell’ascesa di Renzi a segretario del PD.

L’aria già natalizia rallegrava una serata fredda, i soliti volti che da trent'anni frequentano la sinistra locale erano intenti a seguire le votazioni che di lì a poco avrebbero segnato la nuova era della sinistra che avanza e che cambia verso, eleggendo il già condannato Renzi per danno erariale a segretario PD.

A destra intanto la loro finta rivoluzione l’hanno già fatta: una scissione del PDL che ha creato due nuovi (?) partiti: il Nuovo Centro Destra capeggiato da Alfano, che rappresenterebbe l’ala moderata della nuova destra e Forza Italia, di proprietà di Silvio Berlusconi.

Con quest’operazione l’ex senatore passa furbescamente all’opposizione lasciando il suo fido Alfano a controllare che il governo non faccia danni alle sue aziende e si prepara a cavalcare la protesta degli italiani che devono fare i conti con l’aumento dell’iva, con le tasse sulla casa e sui rifiuti e la mancanza di lavoro.

Un’operazione ben riuscita che vedrà riunire queste due forze politiche in un’unica coalizione alle prossime elezioni politiche, prendendo per l’ennesima volta in giro i cittadini italiani. Non sappiamo ancora come, a livello locale, i nostri politici e amministratori si siano divisi: se siano passati con Alfano o se abbiano deciso di seguire Berlusconi.

L’aria di rinnovamento politico al solito resta sempre di facciata e segue scrupolosamente la frase del buon Tancredi che ne “Il Gattopardo” affermava: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”.

A questo proposito ci chiediamo come sia possibile che i membri della giunta siano così indifferenti alle problematiche dei cittadini più bisognosi, come faccia l’assessore Pellegrini a parcheggiare la sua auto nei posti riservati agli invalidi, posti di fronte il Castello Angioino?

Crediamo che prima ancora di cambiare i nomi ai partiti e ai segretari di partito, quello che deve cambiare sia la mentalità dei cittadini, non si può occupare lo spazio assegnato ai disabili solo perché è l’unico posto disponibile al momento per parcheggiare, magari facendosi forza del fatto che nessun vigile potrà fare la multa a un assessore.Chiediamo che l’assessore Pellegrini ammetta il suo errore e che si scusi dinanzi a tutti i cittadini.

lunedì 2 dicembre 2013

L’APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO TARES E L’OPPOSIZIONE INESISTENTE

Venerdì 29 novembre 2013, tra i tanti punti all’ordine del giorno, è stato approvato finalmente, il regolamento della TARES 2013. La TARES, introdotta dal Governo Monti con il Decreto Legge n. 201 del 2011, è la nuova tassa dei rifiuti e dei servizi "indivisibili". A differenza della TARSU, la TARES tiene conto non solo della metratura dell’immobile ma anche del relativo numero dei componenti, della produzione media dei rifiuti e di altri parametri.

Il consiglio comunale ha stabilito, con delibera del 22/07/2013, per l’anno 2013 in tre rate il pagamento della Tassa sui rifiuti con scadenza il 31 agosto, il 31 ottobre e il 31 dicembre. Le prime due rate di acconto sono state determinate in conformità a quanto già versato dai contribuenti nell’anno 2012 per la TARSU mentre, il conguaglio correlato alla nuova tassa (TARES) e la maggiorazione dello 0,30 euro per metro quadro (gettito fiscale che andrà totalmente allo Stato), saranno versati in coincidenza della terza rata scadente il 31 dicembre 2013. Come si evince da quanto detto gli effetti della tanto odiosa tassa arriveranno con l’ultima rata di dicembre.

Ci riteniamo completamente insoddisfatti da quanto disposto dal regolamento TARES, perché oltre a non introdurre nuovi parametri per l’ottenimento di agevolazioni, riduzioni ed esenzioni, per giunta suggeriti da noi con un’istanza il 24 ottobre (che potere visionare qui), il provvedimento elimina alcuni parametri già presenti nel regolamento della TARSU 2012. La riduzione del 70% per i nuclei familiari con componenti portatori di handicap di grado pari o superiore al 74%, con reddito del nucleo familiare complessivo non superiore a €. 22.000,00, prevista nel regolamento TARSU, è stata, infatti, eliminata.

Nello stesso tempo si aggiunge la completa incapacità di un’opposizione inesistente che si limita a votare contro e che non ha presentato neanche una modifica al regolamento in commissione, salvo poi presentarsi in consiglio con qualche emendamento, fatto in fretta e furia da depositare e discutere, in barba al regolamento del consiglio comunale che prevede, infatti, che gli emendamenti debbano essere presentati in forma scritta due giorni prima del suddetto consiglio. Cari consiglieri apprezziamo il tentativo in extremis, purtroppo però non serve lamentarsi a giochi fatti, bisognava combattere e informarsi molto prima come abbiamo fatto noi.

La nostra istanza prevedeva l’inserimento di nuovi parametri per l’ottenimento di agevolazioni che avrebbe permesso ai nuclei familiari, in base all’indicatore ISEE, una riduzione o l’esenzione totale della tassa.

Durante il dibattito sono nati dubbi interpretativi, tra il Sindaco e i consiglieri di opposizione, sulla norma del decreto legge che regola la concessione di agevolazioni all’interno dei regolamenti. Il sindaco ha dichiarato che se fossero state applicate le riduzioni e le esenzioni, tali agevolazioni sarebbero state a carico dei contribuenti, perché le entrate del tributo dovevano coprire anche le risorse destinate alle suddette agevolazioni, e che quindi tali risorse non potevano essere iscritte nel bilancio. Ma è falso, infatti, gli enti possono deliberare riduzioni tariffarie ed esenzioni TARES, diverse da quelle già previste dalla legge, prevedendone la copertura finanziaria, nonostante l'articolo 5 del dl 102/2013 abbia abolito l'obbligo di fare ricorso a risorse dell'ente per elargire benefici fiscali ai contribuenti. Del resto, la norma ha eliminato l'obbligo di copertura, ma non ha escluso la facoltà dell'amministrazione comunale di iscrivere in bilancio le spese per attribuire a determinati soggetti eventuali agevolazioni.

Nessuno, però, ha preso in considerazione la possibilità di rinviare l'ultima rata di dicembre, come previsto e consentito dall’art. 5 del D. L. n. 102 del 2013. L’articolo in questione, infatti, ai commi da 1 a 3, riconosce al Comune la possibilità di approvare il regolamento di disciplina del tributo anche secondo principi diversi da quelli previsti dalla legge e che tale facoltà può essere esercitata dall’ente locale entro il termine previsto per la deliberazione del bilancio annuale di previsione 2013, che il comma 1 dell’art. 8 dello stesso D. L. n. 102 del 2013 ha differito al 30 novembre 2013. Nel rimodulare i regolamenti potevano essere previste rate con scadenza nel 2014, ma con il versamento della maggiorazione standard nel 2013. Dunque il rinvio dell’ultima rata della tassa, ad esclusione della maggiorazione standard (0.30 a mq) era possibile ed era uno dei primi punti della nostra istanza.

In realtà, il funzionario, questo lo sapeva, infatti, ci ha spiegato il reale motivo per cui non è stata presa in considerazione nessuna delle agevolazioni proposte. Il motivo è semplice e alquanto banale, in pratica non ci sono soldi.

Tanti comuni hanno disposto l’inserimento di riduzioni e di agevolazioni all’interno del regolamento TARES, comuni che a differenza di quello di Mola di Bari hanno sforato il patto di stabilità e che quindi avevano minori margini di manovra, avendo una situazione di crisi ben peggiore, ragion per cui si termina, che a nostro parere la scusa del “non ci sono soldi” NON REGGE!

venerdì 29 novembre 2013

AFFISSIONI COMUNALI

Nell’ordinanza n°166 del 18.10.2013 (scaricabile al seguente link: http://goo.gl/KYPQIi), il Sindaco dichiarava che l’A.C. è fortemente impegnata nel perseguimento della tutela dell’ambiente e del decoro urbano anche attraverso l’espletamento dei servizi di raccolta differenziata “porta a porta”, nonchè della salvaguardia dell’igiene e della incolumità pubblica compromessa dall’indiscriminato abbandono di materiale pubblicitario.

Circa la tutela dell’ambiente e della raccolta differenziata “porta a porta” ci sentiamo di suggerire a questa Amministrazione di attuare e far eseguire tutti i servizi previsti dal relativo capitolato e non solo una parte.

Circa il materiale pubblicitario, da queste foto che pubblichiamo risulta che c’è ancora tanta strada da fare e che al momento siamo ancora in pieno “indecoro urbano”.

Sulla base dell’ordinanza citata riteniamo che l’Amministrazione Comunale, per coerenza, debba multare se stessa oltre che rimuovere tale indecoro.











domenica 24 novembre 2013

"LA STRANA CONCEZIONE DI DECORO URBANO DEL CONSIGLIERE CALABRESE"

Nell’ultimo consiglio comunale siamo stati piacevolmente colpiti nell’apprendere che la maggioranza consiliare annovera tra le sue fila un vero e proprio paladino dell’ambiente e del decoro urbano.

La sua totale dedizione a questa nobile causa è tale che lo si puo’ vedere quasi ogni domenica aggirarsi con atteggiamento furtivo, auricolari e occhiali scuri, nei pressi della Piazza XX Settembre, pronto a punire chiunque venga colto a sporcare il nostro bel paese.

A farne le spese qualche domenica fa è stato il comitato "Chiudiamo la discarica Martucci” presente in piazza col suo gazebo per informare i cittadini sull’operato del comitato e raccogliere fondi per la loro nobile causa.
Ritenuti colpevoli di aver insozzato il paese attaccando con del nastro adesivo dei manifesti su un palo della luce adiacente al gazebo sono stati multati da dei vigili prontamente allertati dal nostro consigliere paladino del decoro urbano.

Missione compiuta e palo della luce liberato da quei pericolosi manifesti.

Ora ci preme però chiedere al nostro paladino del decoro urbano di adoperarsi con tutti i poteri e super poteri in suo possesso non solo per liberare i pali della luce dai minacciosi manifesti ma anche per riparare le migliaia di buche che costellano le strade, ripulire e rendere vivibili i giardini del paese, ripulire dall’immondizia tutta la zona antistante al castello, in poche parole adoperarsi per eliminare il totale stato di degrado in cui versa il paese gestito dall’amministrazione di cui lui stesso fa parte.
Per questo lo invitiamo a rendere pubblico il suo numero di telefono in modo che, così come lui ha fatto chiamando i vigili urbani per far rimuovere i manifesti dal palo, i cittadini che volessero denunciare situazioni di degrado nel paese abbiano modo di contattarlo per ogni lamentela; in quanto consigliere di maggioranza paladino del decoro urbano dovrebbe esser ben lieto di accettare la proposta.



CCR (CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA) E LA SUA APERTURA DI "FACCIATA"

Una raccolta differenziata che stenta a decollare, effettuata in maniera molto superficiale, un paese ostaggio di rifiuti di ogni genere, abbandonati ovunque, cittadini sempre più disincentivati e ciliegina sulla torta un centro di raccolta comunale inaugurato in grande stile a Maggio 2013, costato 500.000 euro (150.000 di fondi comunali) e mai entrato in funzione.

In questo periodo, apertura straordinaria per la pur pregevole, ma limitata, manifestazione delle "Cartoniadi" e poi siamo sicuri nuovamente abbandonato. E' per questo che il Movimento 5 stelle Mola chiede l'apertura sistematica del centro e l'attivazione di tutti i meccanismi di beneficio economico, che il conferimento porterebbe, un programma d'informazione capillare (grazie anche alla sezione ludico-didattica presente all'interno) che porti alla creazione di un sistema virtuoso in cui i cittadini vedano i rifiuti non come tali ma come nuova risorsa.


sabato 16 novembre 2013

APPUNTAMENTO IN PIAZZA CON IL NOSTRO GAZEBO INFORMATIVO

Domani, domenica 17 novembre 2013, a partire dalle ore 10.30 ci troverete in Piazza XX Settembre con il nostro gazebo.

Vi informeremo sulla varie attività che stiamo svolgendo in questo periodo ed in particolare parleremo di raccolta differenziata  e della situazione del centro di raccolta comunale. Vi illustreremo anche le nostre proproste in merito alla Tares e alla Tariffa puntuale. 

Passate a trovarci, quindi,  per conoscere le nostre iniziative ed esporci le vostre proposte.

Vi aspettiamo e ricordate la politica deve essere nelle mani dei cittadini.

venerdì 8 novembre 2013

DIBATTITO SULLA STRATEGIA RIFIUTI ZERO E SULLA DISCARICA MARTUCCI

In data 3 novembre 2013 abbiamo organizzato un incontro sulla strategia rifiuti zero e sulla discarica Martucci con la partecipazione del portavoce M5S deputato Giuseppe L'Abbate e del prof. Pietro Santamaria, ricercatore universitario ed esperto della materia.

L'incontro, moderato dall'attivista Lorenzo Di Bari, è iniziato con la relazione del prof. Santamaria che ha descritto brevemente la storia della discarica di contrada Martucci, terra originariamente fertile per la profondità del terreno e la terra rossa mediterranea e poi deturpata dall'attività delle cave abusive, dalla vendita del terreno ed infine dallo smaltimento dei rifiuti.

E' opportuno ricordare che prima del 1982 i rifiuti venivano smaltiti in discariche di fortuna, incontrollate ed in contrada Martucci erano presenti cave di terreno spesso abusive. 

Con il DPR 915/82 furono autorizzate e poste a norma le discariche che risultavano esercitate all'entrata in vigore della stessa legge ed i Lombardi, dopo aver acquistato alcune cave di terreno da privati titolari di ditte di escavazioni, dichiararono di esercitare l'attività di discarica nelle stesse cave prima dell'entrata in vigore del DPR 915/82, producendo un documento firmato dal sindaco di Conversano del 1983 (on.Giuseppe Di Vagno) che dichiarava che la discarica in contrada Martucci era già attiva all'entrata in vigore della legge. Questo potrebbe essere stato l'atto formale di nascita della discarica Martucci, in cui sono stati scaricati nel corso degli anni milioni e milioni di tonnellate di rifiuti provenienti da tutta Italia.

La discarica Martucci potrebbe essere una di quelle discariche nella provincia di Bari, utilizzate dalle organizzazioni criminali per lo smaltimento abusivo di rifiuti, come rivela il pentito di camorra Schiavone?

Se da un lato si può rilevare tanta superficialità ed eccessi di bontà nei confronti dei fratelli Lombardi da parte di comuni, province, regioni ed altri enti pubblici, dall'altra le comunità di Mola e Conversano, sin dagli anni 90, prendendo coscienza della minaccia ambientale, diedero avvio ad una lunga serie di proteste pacifiche ancor oggi vive e decise, ancor più motivate dalle recenti indagini giudiziarie e dalle analisi che hanno rivelato presenza di metalli pesanti nelle acque di alcuni pozzi nei pressi della discarica.

E' il rifiuto oppure la cattiva gestione dello smaltimento dei rifiuti a causare il disastro ambientale oltre che economico a cui stiamo assistendo? Il rifiuto dovrebbe essere risorsa e non danno.

Dalla relazione del prof. Santamaria è emerso che il costo maggiore per lo smaltimento dei rifiuti deriva dalla spesa per la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati e dalla spesa per il conferimento agli impianti di compostaggio della frazione di umido. Ridurre i quantitativi di indifferenziato conferiti in discarica significa abbattere la principale voce di spesa per i comuni, tutelando cittadini e imprese da aumenti indiscriminati della tassa rifiuti. 

Per ottenere questo è necessario organizzare meglio la raccolta differenziata in cui il valore aggiunto non è solo la tecnologia ma anche il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale; è necessario inoltre incentivare il compostaggio domestico e rurale, realizzare impianti di recupero e selezione dei rifiuti in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla raccolta differenziata, introdurre la tariffa puntuale cioè un sistema di tariffazione che faccia pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere, un meccanismo che premierebbe il comportamento virtuoso dei cittadini. 

Nel nostro paese alcuni di questi servizi sono stati già pagati ed hanno un costo periodico ma non vengono attuati come ad esempio il Centro Comunale di Raccolta.

Questi ed altri sono obiettivi della strategia rifiuti zero che attualmente è il modo più veloce ed economico attraverso cui i governi locali possono contribuire alla riduzione dei cambiamenti climatici, alla protezione della salute, alla creazione di posti di lavoro “verdi” e alla promozione della sostenibilità locale.

Essenziale è stato l'intervento del nostro portavoce L'Abbate che, oltre a sostenere i principi della strategia rifiuti zero, ha ricordato l'interrogazione presentata ai Ministri dell'Ambiente, della Salute e dell'Agricoltura sulla tragica situazione della discarica conversanese gestita dalla Lombardi Ecologia, trasformando la discarica Martucci in un caso nazionale. Una storia che ha visto alterne vicende tendenti al torbido: autorizzazioni poco cristalline, proroghe, concessioni, mancate bonifiche, ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato, impugnazione di delibere e atti regionali e provinciali, dubbi sui pareri di enti territoriali come Asl o Arpa, sommaria gestione amministrativa della questione a più livelli, tariffe gonfiate a dismisura a tutto svantaggio della popolazione tassata ulteriormente, sequestro penale preventivo, coltivazioni innaffiate con il percolato. 

Queste le parole del nostro portavoce L'Abbate: “ho depositato una interrogazione scritta, controfirmata da altri 59 colleghi portavoce del MoVimento, che si affianca al lavoro svolto sinora, e che ci auguriamo continui a svolgere in totale autonomia e senza condizionamenti di sorta, dalla Magistratura di Bari. Chiediamo che la mega discarica di Martucci venga inserita tra i siti da bonificare di interesse nazionale, soprattutto per quel che concerne il primo lotto chiuso nel 1996 ed il terzo lotto chiuso nel 2011 e da allora non più competenza della Regione Puglia che ne ha declinato pubblicamente le responsabilità, quella regione guidata proprio da chi si vanta del termine "Ecologia" nel proprio vessillo. Chiediamo che lo Stato si costituisca parte civile per il risarcimento del danno ambientale sia per i reati al vaglio della Magistratura sia per l'avvelenamento comprovato dall'utilizzo del percolato per la coltivazione dei prodotti agroalimentari sui suoli contigui alla medesima discarica. Chiediamo di verificare gli interventi di bonifica e ripristino ambientale e di ordinare di dare corso agli adempimenti previsti dall'AIA per i lotti già chiusi. Chiediamo di mettere in sicurezza i campi coltivati nelle aree interessate dallo smaltimento illegale ed incontrollato avvenuto in passato e di tutelare la salute degli agricoltori e dei cittadini, realizzando un dettagliato studio idrogeologico di settore, propedeutico alla individuazione di pozzi spia per il controllo delle falde acquifere visti i numerosi dubbi emersi, dalla medesima indagine della Magistratura, sul lavoro dell'Arpa e per delimitare i suoli agricoli così da preservare l'intero comparto agricolo della zona, vero motore dell'economia locale. Chiediamo ai Ministri di attivarsi presso l'Istituto Superiore della Sanità, rendendone partecipe la popolazione, affinché vi siano definite, brevi e certe tempistiche per ottenere l'aggiornamento dei dati epidemiologici con l'obiettivo ultimo di dare avvio ad uno studio approfondito e dettagliato sulla salute degli abitanti. Questo chiedevano dai tempi i cittadini della Terra di Bari e questo abbiamo chiesto ai Ministri. A noi spetta il compito di farci portavoce delle istanze della gente e di non far calare l'attenzione, neppure nelle sedi istituzionali, su un tema così importante e che tanto ha cambiato e purtroppo cambierà nella quotidianità e nel futuro di tutta la popolazione del sud-est barese. Servono azioni concrete: immediate e risolutive. Non possiamo rimanere imbrigliati e condannati da coloro che, pur sapendo, non hanno mosso un dito e sono rimasti sordi, lustro dopo lustro, alle voci di lamento dei cittadini. E alla denuncia di un uomo, un vero uomo, che pur dovendo mantenere famiglia e figli, ma forse proprio per tutelare il loro futuro, ha scelto la parola all'omertà ed a cui è d'obbligo il ringraziamento di tutta la Terra di Bari".

Toccante è stato quindi l'intervento di un gradito invitato, l'uomo vero di cui parla L'Abbate, un eroe dei nostri tempi, colui che ha portato alla luce lo scandalo della mega discarica in quella terra che un tempo era chiamata la Conca d'Oro: Domenico Lestingi. 

Come gruppo di attivisti di Mola di Bari ci uniamo ai comitati cittadini ed agli altri gruppi del MoVimento Cinque Stelle di Conversano e Polignano che lottano per la chiusura della discarica Martucci, invitando i nostri amici e lettori a votare per Domenico Lestingi come candidato al premio edizione 2013, “Luisa Minazzi - Ambientalista dell'anno”, organizzato da Legambiente e da Nuova Ecologia. Il voto va inviato entro e non oltre il 10 novembre 2013 utilizzando la scheda pubblicata su La Nuova Ecologia di settembre oppure inviando un'email con i propri dati anagrafici e la propria preferenza all'indirizzo: ambientalista2013@lanuovaecologia.it.

Importanti sono stati altri interventi, in particolare quelli dei rappresentanti del Comitato “Chiudiamo la discarica Martucci” per ricordare la manifestazione del 8 novembre.

In conclusione, riguardo al nostro rapporto con comitati ed associazioni, rifacendoci alle parole di Pino Aprile, da un video pubblicato sul sito BeppeGrillo.it che invitiamo a guardare: CON I COMITATI, CON LE ASSOCIAZIONI BISOGNA FARE RETE E CONNETTERSI PER CREARE UNA NUOVA COMUNITA' E CAMBIARE LO STATO e non per creare rotture o contrapposizioni, stiamo parlando di battaglie civili, sociali e morali.

giovedì 31 ottobre 2013

INCONTRO PUBBLICO CON IL DEPUTATO GIUSEPPE L'ABBATE

Domenica 3 novembre 2013, alle ore 18.30,  presso il Palazzo Roberti, si terrà un incontro, organizzato dal gruppo  Attivisti Movimento 5 Stelle Mola di Bari con il cittadino portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, Giuseppe L'Abbate, firmatario dell'interrogazione parlamentare sulla discarica martucci.

All'incontro prenderà parte anche il dott. Pietro Santamaria, ricercatore presso l'Università degli Studi di Bari, e si discuterà con i cittadini molesi di discarica Martucci e della strategia Rifiuti Zero.

La cittadinanza tutta è invitata.

domenica 27 ottobre 2013

TARES: LE NOSTRE PROPOSTE AL PRIMO CITTADINO


In data 23 ottobre 2013 abbiamo protocollato e presentato al Sindaco un'istanza sulla TARES 2013.


L'importo della tassa risulta in molti casi notevolmente aumentato rispetto alla precedente Tarsu e giunge in un momento di grave difficoltà economica per tantissime famiglie Molesi.


Alla luce di tutto questo, abbiamo presentato un progetto per l'introduzione di nuovi parametri per l’ottenimento di agevolazioni, riduzioni ed esenzioni tenendo conto dell'indicatore ISEE. Il tutto dovrebbe avvenire in seguito alla stesura del regolamento per la Tares 2013 non ancora approvato dall'amministrazione. Il nostro obiettivo è aiutare le fasce più deboli che si trovano nella difficoltà di pagare la tanto odiosa tassa.

Inoltre abbiamo chiesto come consentito dal comma 4 dell’art. 5 del D. L. n.102, di rinviare l'ultima rata del tributo prevista per dicembre 2013 a data da destinarsi nel 2014, il tutto per dare un po' di ossigeno alle tasche dei cittadini molesi.


Crediamo che tutelare i cittadini, sopratutto le fasce più deboli, sia un atto dovuto e per questo restiamo in attesa di un riscontro da parte dell'amministrazione.


Per chi volesse, il testo integrale dell'istanza può essere visionato qui.

mercoledì 2 ottobre 2013

IL MOVIMENTO HA TROVATO CASA


Ieri pomeriggio abbiamo inaugurato la nostra nuova sede! 

Sarà il luogo d'incontro di tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti di Mola, che non vedono l'ora di migliorare la qualità della vita nel nostro territorio. 

Hai una proposta? Vuoi segnalare un disservizio nel tuo quartiere?Hai competenze che vuoi mettere a disposizione della collettività? Vienici a trovare, ti ascolteremo! 

Siamo in via Mameli, 45 (a due passi dalla villa di S. Domenico).

Ti aspettiamo!


martedì 1 ottobre 2013

CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 SETTEMBRE 2013

Il 30 settembre 2013 si è tenuto il consiglio comunale. L'orario ufficiale di inizio dei lavori era previsto per le 19:30, ma di fatto sono iniziati alle 20:30. Nulla di nuovo, come al solito i lavori iniziano con un'ora secca di ritardo. Motivo? Un bel caffè alle 19:50 tra gli amici consiglieri al bar. 

Poi, come accade sovente, i punti all'ordine del giorno sono stati stravolti nel loro ordine. Il primo discusso ha riguardato le dimissioni di Gaudiuso da vice-presidente. 

C'è stato un intervento del consigliere Fiore (Pdl) pieno di citazioni, da Popper a Che Guevara, teso a ricucire i rapporti con l'opposizione ed a richiedere alla stessa di accettare la vice-presidenza. I consiglieri di opposizione Mola, Alberotanza e Gaudiuso hanno sottolineato che la querela riguardava giudizi politici e non offese personali. De Silvio ha aggiunto che il sindaco avrebbe dovuto mediare prima e non adesso che il gip sembra deciso per l'archiviazione. Calabrese (+) ha detto che anche Berlen in passato ha fatto una denuncia simile e Berlen ha risposto che era inevitabile in quanto era stato accusato di interesse in atti di ufficio. Alla fine di questa 'querelle' si è passati alla votazione e all'elezione di Battista Francesco con 14 voti a favore e 6 astenuti, ma lo stesso Battista ha rifiutato la nomina e dato immediate dimissioni. 

Il secondo punto ha riguardato la discarica Martucci. L'assessore Palazzo ha parlato della presenza di metalli in 3 pozzi, del monitoraggio e controllo degli stessi ed infine della necessità della messa in sicurezza della discarica. Gaudiuso (-) si è detto nettamente contrario alle scelte della regione visto che anche la più grande discarica d'Europa (Malagrotta) sta chiudendo i battenti. Egli ritiene che si debba fare pressione anche sui vescovi di Bari e di Conversano affinché non consentano la comunione a chi inquina i territori e che richiedano anche loro la chiusura della discarica. Di Perna ha detto che in attesa delle perizie ha inviato una nota congiunta con il sindaco di Conversano ai 2 magistrati (perché non anche quello di Polignano?). 

Il terzo punto ha riguardato il programma triennale dei lavori pubblici. Gaudiuso (-) si è soffermato sul progetto di rigenerazione di P.zza XX Settembre ed in particolare sulla questione Arco Vaaz ironizzando con un Diperna insolitamente solidale su chi oggi vanterebbe 'primogeniture'. Si è lamentato che questo progetto non sia stato portato all'attenzione dei cittadini. Diperna ha riferito che non ci saranno stravolgimenti se non per un incremento della pedonalizzazione all'altezza del palazzo Roberti e sulla ri-pavimentazione con pietre di 6/7 cm. La vegetazione preesistente non verrà modificata. 

Per l'ARCO VAAZ ha detto che si stanno valutando una serie di ipotesi condivise il più possibile con i proprietari per ciò che concerne pulizia ed illuminazione e che I MERITI NON SONO DI CHI SCRIVE O DICE QUALCOSA MA DI CHI POI LE COSE LE REALIZZA. Gaudiuso (-) ha sottolineato che tutta l'area (e non solo una striscia) è di 425 mt e che la scala sarebbe un errore perché rappresenterebbe una ulteriore barriera architettonica, Di Perna sostiene che è inevitabil ed inoltre che si può abbattere il muro in quanto non è 'storico'. Nella parte retrostante ci sarebbero dei fili scoperti a vista con pericolo per il pubblico. 

Una nostra nota. Siamo pienamente d'accordo con quanto affermato dal Sindaco in relazione ai meriti (ma a chi interessa di chi sono, diciamo noi, se si tratta di questioni di interesse collettivo!): c'è gente (e tanta) che parla e scrive, e chi come noi a breve verificherà di persona che la condivisione di cui parla Di Perna non riguardi soltanto i proprietari degli alloggi, bensì la cittadinanza intera. Si perché, come anticipato nei giorni scorsi, siamo pronti a sottoporre alla sua attenzione la nostra proposta progettuale alternativa alla scala! Già, la PROPOSTA: questa sconosciuta che spesso vive all'ombra di critiche pigre ed opposizioni ininfluenti. 

Caprio chiede di rivedere i costi dell'impianto di climatizzazione del vecchio municipio visto che questo deve ospitare una biblioteca e non una struttura sanitaria. Si procede a votazione con 14 SI 7 ASTENUTI 0 CONTRARI. 

Il 4° punto riguardava il bilancio. L'assessore Carbonara ha evidenziato le difficoltà di previsione vista l'incertezza a livello nazionale sulla seconda rata Imu. Ha parlato di un risparmio di € 300.000 derivante dalla raccolta differenziata ma di un incremento di spesa per lo smaltimento dei rifiuti di € 45.000. Ha citato il cavalcavia che si dovrebbe realizzare in Via Paolo VI ed i contributi regionali avuti per le scuole Tanzi e Rodari. Gaudiuso ha detto che non vedeva vantaggi per i cittadini dalla raccolta differenziata, che il CCR, nonostante fosse stato inaugurato non funzionasse, che ci fossero pavimenti sconnessi, infiltrazioni dalle finestre e non ci fosse l'energia elettrica. Degli 'Ecoeuro' e dell'alleggerimento della tassa sui rifiuti non si ha traccia. Dato che il comune non può fatturare, si chiede, che vantaggi sta avendo lo stesso dalla raccolta differenziata? Inoltre si è lamentato della condizione igienica di alcune strade periferiche e della necessità di sanzioni nonché di una 'spinta' campagna di sensibilizzazione presso le varie associazioni di categoria. In più ha parlato dell'assurdo aumento delle spese di telefonia (+ € 10.000 !!!). Carbonara ha risposto che le spese di telefonia comprendono anche le spese postali (!!!). 

Un'altra nostra nota. Sul CCR (nella foto: lo stato di abbandono della struttura, nuova di zecca ed inaugurata nel Maggio scorso, costata mezzo milione di euro (!), di cui 150.000,00 a carico del Comune) e sulla raccolta differenziata non basta lamentarsi. Non basta scoprire che ad oggi i vantaggi dei cittadini che contribuiscono alla differenziazione del rifiuto si possono vedere solo col binocolo. E' il caso, invece, di PROPORRE (e ci risiamo) una soluzione valida e migliorativa. Noi lo stiamo già facendo. Ed a breve i molesi sapranno di che si tratta! 

Caprio (+) ha visto l'acquisto delle biciclette per i vigili come un cambiamento positivo del costume sociale. Alberotanza (-) ha parlato della disattenzione verso il verde pubblico, dell'addizionale Irpef ai massimi e della necessità invece di ridurre le spese. Infine il segretario De Parigi si riserva di rispondere su recuperi risorse per rifiuti differenziati. La votazione ha dato 14 SI e 7 NO, nessun astenuto. 

Il 5° punto riguardava l'approvazione dei verbali dei consigli comunali fino a Marzo 2013. Si è votato per il rinvio con i 19 voti favorevoli dei consiglieri rimasti. 

Il consiglio si è chiuso alle 00:40.

venerdì 27 settembre 2013

RACCOLTA DIFFERENZIATA: INCONTRO CON L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE

In data 26 settembre 2013 abbiamo incontrato l'assessore all'Ambiente Michele Palazzo per avere dei chiarimenti riguardo ad alcune tematiche da noi affrontate. 

In merito alla raccolta differenziata abbiamo affrontato vari punti, tra cui la pulizia dei cassonetti di umido e di residuo che nei mesi estivi ha subito un arresto arrecando disagi alla cittadinanza molese, chiedendo interventi che mirino alla manutenzione e pulizia dei suddetti controllando e agendo in tal senso . Abbiamo anche lamentato il disagio che si crea con l'esposizione di tali cassonetti fuori dai locali commerciali sul lungomare. La risposta dell'assessore è stata che ben presto l'amministrazione inviterà gli esercenti ad utilizzare i carrellati all'interno dei locali. 

Abbiamo chiesto se si stava pensando di posizionare lungo le strade del paese dei cestini portarifiuti, differenziati per tipologia di rifiuto, come è stato fatto a Rutigliano. l'Assessore ci ha spiegato che al momento risultano onerosi (euro 1000 cadauno secondo l'Assessore). Spesa un po esagerata per dei cestini portarifiuti. Sul mercato il prezzo di partenza è di circa 180 euro per poi finire ad un massimo di 300-350. Per giunta ci sono parecchie ditte pronte a fare uno sconto particolare agli enti locali. Ci auguriamo un ripensamento da parte dell'amministrazione. 

Abbiamo chiesto se tra i progetti dell'amministrazione sia prevista l'estensione della raccolta differenziata porta a porta anche a cozze e san materno. L'Assessore ci informa che a breve saranno rimossi i cassonetti di prossimità e i residenti in quelle zone riceveranno i vari bidoni così come avviene a mola. 

Inoltre abbiamo chiesto informazioni riguardo il motivo per cui il nuovo Centro Comunale di Raccolta in Contrada Scannacinque, inaugurato lo scorso Maggio, risulta essere chiuso ed in stato di abbandono. 

L'Assessore ci ha riferito che il centro (...inaugurato) è rimasto chiuso per lavori di manutenzione. Mancavano luce, acqua e impianto fognario. La corrente a detta dell'Assessore sembra essere finalmente arrivata (...a distanza di mesi). Per quanto riguarda il sistema idrico-fognario niente paura.....L'acqua verrà presa dalle cisterne e i liquami andranno a finire nella fossa biologica. Quindi tutto pronto se non fosse per alcune questioni burocratiche per cui si vedrebbe l'apertura solo ad anno nuovo. Questa risposta ci ha lasciati perplessi. Lasciamo comunque a voi ulteriori considerazioni in merito. 

Durante l'incontro abbiamo evidenziato l'inutilizzo dei transponder montati nei cassonetti e dei codici a barre, che hanno come finalità quella di analizzare i dati delle utenze. Abbiamo inoltre evidenziato, sollecitando in tal senso, la mancanza di incentivi che possano invogliare la cittadinanza a perseguire l'obiettivo della raccolta differenziata. 

Abbiamo fatto notare infatti che i dati sulla raccolta, già in netto ribasso, potrebbero peggiorare con l'arrivo della terza rata della TARES a dicembre. La terza rata infatti comprenderà eventuali conguagli sulla tassa e la maggiorazione standard prevista dallo Stato, che seppur con l'aliquota minima, comporterà un aggravio dei costi per il cittadino rispetto alla TARSU pagata nel 2012. 

L'aumentare della tassa potrebbe infatti disincentivare la raccolta da parte del cittadino, che potrebbe pensare “ma chi me lo fa fare”. Le soluzioni ci sono e sono attuate già in vari comuni. Abbiamo proposto all'Assessore che la tassa venga composta in due componenti, una quota fissa e una variabile, la seconda calcolata sulla base del volume di rifiuto residuo prodotto, misurato in litri. In definitiva, il comportamento del singolo, più o meno virtuoso, sarebbe determinante per l'ammontare della tariffa visto che la quota variabile inciderebbe e come. 

Una seconda soluzione sarebbe quella della creazione delle isole ecologiche o comunque di centri di raccolta (magari utilizzando quello in stato di abbandono) che premino la virtuosità dei cittadini. Dopo aver calcolato il peso, a seconda del materiale conferito, esso verrebbe trasformato in punti che i cittadini accumulerebbero su una scheda magnetica. Raggiunto un determinato punteggio si otterrebbe un buono detraibile dall'importo della Tassa. Tutti questi meccanismi potrebbero invogliare i cittadini alla raccolta differenziata, con la sola differenza che questa volta ci sarebbe un risparmio anche dei cittadini e non solo dell'amministrazione. 

In definitiva ci riteniamo insoddisfatti per come l'amministrazione stia agendo in merito alla raccolta differenziata. A breve presenteremo una nostra proposta. Vi terremmo come sempre informati su eventuali aggiornamenti.

FONTANE PUBBLICHE: NUOVO INCONTRO CON L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE

In seguito a diverse segnalazioni ricevute della cittadinanza sul mancato funzionamento di alcune fontanine pubbliche, siamo ritornati dall'Assessore all'Ambiente Michele Palazzo, per avere chiarimenti in merito. 

L'incontro è avvenuto il 26 settembre 2013.

Per quanto concerne la fontana di Loreto, abbiamo appreso che bisognerà intervenire sulle tubazioni danneggiate mentre quella di corso regina Margherita è guasta a causa di una manomissione da parte di un privato cittadino che ne ha compromesso il funzionamento.

Abbiamo ancora una volta fatto notare la questione della fontana di sant'Antonio, priva addirittura della manopola e l'Assessore ci ha prontamente riferito che è già avvenuto un sopralluogo da parte della ditta preposta e sono già stati acquistati i pezzi mancanti. A giorni rivedremo nuovamente l'acqua scorrere dalla fontana.

Infine, abbiamo chiesto all'Assessore cosa ne sarà della fontanina del porto. Palazzo ci ha riferito che probabilmente questa non rientrerà più in funzione in quanto a breve sarà attivo un impianto idrico collocato nei pressi del porto e già collaudato che consentirà ai marinai di prelevare acqua in diversi punti. Una cooperativa di pescatori si è già proposta di intestarsi la fornitura e quindi i relativi costi di consumo saranno totalmente a carico della stessa. Continueremo a seguire il caso. Stay tuned

RIMOZIONE AMIANTO: COME E' ANDATA A FINIRE

In data 26 settembre 2013 abbiamo incontrato l'assessore all'Ambiente Michele Palazzo per avere dei chiarimenti riguardo ad alcune tematiche da noi affrontate.
In merito all'istanza da noi presentata in data 09 agosto 2013, che potete trovare qui, riguardante la creazione di un Capitolo di Spesa per prestiti a fondo perduto per privati interessati alla rimozione e/o smaltimento di manufatti in amianto, abbiamo chiesto all'Assessore quali fossero le intenzioni dell'amministrazione dopo l'avvenuta richiesta e accettazione dei preposti finanziamenti regionali.
L'Assessore ci ha riferito che presto verrà avviato il bando di gara che andrà a formare una checklist di ditte specializzate che si occuperanno della rimozione dell'amianto mediante una apposita convenzione che permetta un abbattimento dei costi relativi a tali interventi. A quel punto, fatta la checklist, ogni privato interessato potrà ricevere un contributo a fondo perduto pari al 80% del costo totale dell'intervento per un importo massimo complessivo di euro 2000.
Se il progetto andasse in porto (tra 40 giorni circa) potremmo ritenerci abbastanza soddisfatti perché esso rispecchia quanto richiesto nella nostra istanza se non fosse per la tipologia di intervento richiesto, noi infatti avevamo inserito come oggetto dei suddetti contributi anche la bonifica di manufatti di amianto. Vi terremmo come sempre informati su eventuali aggiornamenti.

sabato 31 agosto 2013

PASSAGGIO VAAZ: UNA BUONA NOTIZIA


In data 29 agosto 2013 siamo tornati dal Sindaco per avere aggiornamenti sull'apertura del cancello dell'Arco Vaaz. Il sindaco ci ha subito informati che, dal 28 agosto, un anta del cancello è aperta. Cosa che, alla fine dell'incontro, abbiamo subito verificato e confermato.

Il primo cittadino ci ha spiegato di aver raggiunto un accordo con una rappresentanza dei proprietari dello stabile. Ci ha poi illustrato il progetto di realizzazione di una scala che condurrà al centro storico, scavalcando il muro sottostante il ponte. A questo proposito, il sindaco ha affermato che non si intende abbattere il muro in quanto si tratta di una costruzione storica e pertanto la scala verrebbe realizzata in maniera tale da non compromettere l'attività dei locali situati sul retro. Inoltre, non è da escludere, a detta del primo cittadino, la possibilità di creare delle aperture nel muro nei quali collocare delle grate e consentire finalmente la vista mare. Il tutto dovrebbe rientrare nei lavori di riqualificazione di piazza xx settembre.

Abbiamo chiesto se fosse prevista nel progetto, la realizzazione di una rampa per l'accesso dei disabili, ma il sindaco ci ha spiegato che non è possibile tale opera in quanto vi sono delle difficoltà oggettive che rendono tecnicamente impossibile tale costruzione. Ovviamente tutto ciò, a nostro parere, rappresenterebbe una barriera architettonica per una fetta della nostra popolazione, a cui sarebbe impedita la fruizione di un'area caratteristica della nostra città.

Resta il fatto che l'apertura del cancello, seppur per metà, rappresenta un notevole risultato, a cui siamo arrivati grazie un dialogo costante e soprattutto civile nei confronti dell'amministrazione, che forse a Mola mancava da anni.

mercoledì 21 agosto 2013

CONSIGLIO COMUNALE DEL 3 AGOSTO 2013


Il 3 agosto 2013 si è tenuto il consiglio comunale.

Orario d'inizio stabilito: 09:00.
Orario d'inizio lavori: 10.00

Prima di affrontare i vari punti del giorno i consiglieri di minoranza hanno rimarcato ancora una volta l'importanza di una presa di posizione da parte del Sindaco sulla vicenda Vincisilao. Il Sindaco dichiara che ciò che doveva fare l'ha già fatto e che non può mettere il naso in questioni personali. In seguito i consiglieri , in particolare il consigliere Fiore ( capogruppo PDL ) e il consigliere Gaudiuso ( SEL ) ci hanno deliziato con un accesso dibattito in merito alla condanna di Silvio Berlusconi a 4 anni nel processo per i diritti MEDIASET, cosa che ha innervosito alcuni cittadini presenti.

Erano presenti tutti i consiglieri escluso i consiglieri Berlen e Battista. I punti all'ordine del giorno:

Approvazione del Programma Triennale dei Lavori Pubblici relativi agli anni 2013-2015 e dell'Elenco annuale dei lavori - Anno 2013.

Verifica quantità e qualità delle aree e fabbricati da destinarsi a residenza, attività produttive e terziarie, ai sensi della legge n.167/62, n.865/71e n.457/78 - determinazione del prezzo di cessione per l'anno 2013.

Approvazione del bilancio di Previsione per l'esercizio finanziario 2013, della relazione previsionale e programmatica e del Bilancio Pluriennale 2013-2015.

Regolamento Consiglio Comunale dei Ragazzi. Approvazione

Non vogliamo entrare nello specifico delle delibere approvate, in quanto fruibili sul sito del comune, ma ci soffermeremo su alcuni punti.

Durante la discussione del primo punto all'ordine del giorno l'assessore Papeo fa sapere che nel programma triennale non rientra la riqualificazione della piazza XX settembre, paventata dal Sindaco anche in uno dei nostri incontri in merito all'arco Vaaz che potete leggere qui. Il progetto a detta dell'assessore Papeo sarà però inserito all'interno del programma nell'immediato futuro. Il costo totale stimato del programma triennale dei lavori pubblici è di 110.414.477,44 cosi partizionato;

31.972.477,44 (2013)

52.242.000,00 (2014)

26.200.000,00 (2015)

Tra gli interventi non possono non saltare all'occhio interventi di grande spessore in termini di costi,ne citiamo alcuni: la manutenzione straordinaria del palazzo Alberotanza che dovrebbe cominciare nel 2015 ( costo 11 milioni), lo spostamento del depuratore (ATO) nell'anno 2015 (costo 15 milioni circa) e la realizzazione del mercato ittico nell'anno 2014 (costo 5,7 milioni).

I consiglieri di Minoranza hanno lamentato durante la discussione la lentezza con cui procedono i lavori per le opere pubbliche. Inoltre durante la lettura del programma triennale è stata riscontrata la presenza di opere gia realizzate e che quindi non dovevano far parte del programma. Una nostra piccola osservazione arriva visionando la scheda 1 del programma triennale, in particolare la casella accantonamento di cui all'art 12, comma 1del DPR 207 riferita al primo anno (sarebbe in questo caso Trim2013/Trim2014) che in questo caso non riporta nessuna somma stanziata. L'art 12 in questione cita testualmente al comma 1 “E' obbligatoriamente inserito in ciascun programma di interventi un accantonamento modulabile annualmente pari ad almeno il tre per cento delle spese previste per l'attuazione degli interventi compresi nel programma, destinato alla eventuale copertura di oneri derivanti dall'applicazione degli articoli 239 e 240 del codice, nonché ad eventuali incentivi per l'accelerazione dei lavori.” e al comma 3 “Le somme restano iscritte nell'accantonamento fino alla ultimazione dei lavori.”. La mancanza di tale somma rende il programma triennale di fatto incompleto. La somma stanziata come già detto dovrebbe prevedere un fondo pari al 3% del costo degli interventi di quell'anno (31milioni circa) ovvero circa 1 milione di euro. Di questa mancanza come della questione riguardante l'effettivo ritardo dei lavori pubblici chiederemo conto all'assessore Papeo.

Il primo punto all'ordine del giorno viene approvato con 13 voti a favore (maggioranza) e 5 astenuti (minoranza).

Nella discussione del secondo punto prende la parola il vicesindaco Delre. I consiglieri Alberotanza e Lepore si allontanano dall'aula. Comincia la lettura della relazione tecnica in merito alla “Verifica quantità e qualità delle aree e fabbricati da destinarsi a residenza, attività produttive e terziarie, ai sensi della Legge 167/62, n° 865/71 e 457/78. Determinazione del prezzo di cessione per l’anno 2013”. Il consigliere Gaudiuso interrompe la lettura della relazione tecnica chiedendo che sia data per letta (alla faccia di chi voleva sentirsela leggere). Rimarremo all'oscuro dei dettagli di tale relazione fino alla pubblicazione suddetta nell'albo pretorio online ( 8 agosto 2013 ). Il succo della relazione non fa altro che dare atto che per il Comune non vi è onere alcuno in quanto il costo di cessione e degli espropri delle aree è a completo carico dei soggetti fruitori o dello Stato (in quanto concerne all'esproprio di aree pubbliche). Il consigliere Gaudiuso si è lamentato della ripetitività con cui vengono scritte le relazioni tecniche. L'intervento di Gaudiuso è alquanto ipocrita perché va ricordato che certe delibere sono uguali da 11 anni (il centrodestra amministra da soli 3 anni).

Il secondo punto all'ordine del giorno è approvato con 13 voti favorevoli e 3 astenuti.

Per il terzo punto all'ordine del giorno prende la parola l'assessore Carbonara che illustra il bilancio previsionale. L'assessore ricorda che mentre si possono iscrivere a Bilancio le modifiche approvate, ovvero l'entrate derivanti dall'aumento dell'aliquota sull'imposta municipale propria (IMU), non si possono iscrivere invece gli eventuali tagli decisi dal consiglio dei ministri per quanto riguarda l'IMU sulla prima casa. Dopotutto si sa il governo Letta con i suoi decreti privi di provvedimenti concreti a risanare l'economia , primo fra tutti il DECRETO DEL FARE (FINTA), non fa altro che rinviare la discussione sull'abolizione dell'IMU sulla prima casa, andando a discapito del potere d'azione degli enti locali. Ma torniamo a noi, il consigliere Alberotanza fa notare che l'amministrazione sta facendo fronte al taglio dei trasferimenti dal governo aumentando solo le tasse e non razionalizzando le spese, intervento che ci vede concordi in quanto simile alle dichiarazioni fatte da noi nel verbale del consiglio del 3 maggio. L'assessore comunica che alla luce del rispetto del patto di stabilita, l'amministrazione potrà richiedere un prestito con cui effettuerà una manutenzione straordinaria della rete stradale.

La discussione del bilancio di previsione si è accesa ulteriormente a seguito della bocciatura da parte dei consiglieri di maggioranza della richiesta della minoranza di ottenere l'elenco dei residui che a detta dell'assessore sono in possesso della minoranza già dal 30 maggio. In seguito alla bocciatura verrà richiesto di inviare il tutto alla Corte dei Conti e al Prefetto per verificarne la legittimità. Il terzo punto verrà comunque approvato con 13 voti favorevoli (maggioranza) e 5 contrari (minoranza).

Il quarto punto che riguarda il nuovo regolamento del Consiglio dei Ragazzi, verrà approvato all'unanimità.

martedì 13 agosto 2013

RIMOZIONE AMIANTO: LA NOSTRA ISTANZA AL SINDACO

In data 09 agosto 2013 abbiamo protocollato un'istanza al Sindaco in seguito alla delibera del consiglio regionale del 7 Marzo 2013, n. 356 che ha stanziato 2 milioni di euro a finanziamento della rimozione dell'amianto (tale delibera può essere visionata qui).

Con questa istanza chiediamo al Sindaco e alla giunta comunale di:

di promuovere una ricerca di mercato finalizzata ad individuare ditte specializzate in bonifica di manufatti in amianto interessati alla stipula di apposita convenzione con l'Amministrazione Comunale, che abbia finalità di incentivare la bonifica di predetti manufatti mediante l'abbattimento dei costi relativi a tali interventi
la creazione di un Capitolo di Spesa per prestiti a fondo perduto per privati interessati alla rimozione e/o smaltimento di manufatti in amianto; incentivo da assegnare secondo criteri indicati in un apposito “regolamento per la concessione di contributi per la rimozione e smaltimento dell'amianto” (abbiamo allegato una bozza che può essere utilizzata come spunto per la stesura del regolamento citato).
di richiedere l’accesso ai preposti finanziamenti regionali in favore dei Comuni per la rimozione e lo smaltimento di amianto.

Attendiamo un riscontro da parte del Sindaco. Il testo dell'istanza può essere visionato qui.

Vi terremo informati sui futuri aggiornamenti.

domenica 4 agosto 2013

CONSIGLIO COMUNALE DEL 31 LUGLIO 2013

Il 31 luglio 2013 si è tenuta una seduta straordinaria del consiglio comunale in prima convocazione.

Orario d'inizio stabilito: 20:00.
Orario d'inizio lavori: 21:00.

Punti all'ordine del giorno: elezione nuovo vice presidente del Consiglio, problematica di C.da Martucci.

Presidente: Vincesilao.
Maggioranza: Quirino, Bufo, Calabrese, Brunetti, Palazzo, Diperna G., Catalano, Caprio, Lattaruli, Sanapo.
Minoranza: tutti presenti.
Amministratori: Delre, Palazzo, Pellegrini, Vavallo, Carbonara.

Parte subito il teatrino dell'elezione del vice presidente, con la minoranza che come al solito si rifiuta sia di partecipare alla votazione che di accettare l'incarico. Alla fine la maggioranza elegge Berlen che, indovinate un po', si dimette seduta stante. Berlen è il quarto consigliere di minoranza, dopo Mola, Alberotanza e Lepore, a dimettersi dalla carica di vice presidente del Consiglio.

Si passa quindi al tema principale, ossia l'approvazione del testo proposto dalla III Commissione Consiliare, in cui:

si impegna il Sindaco ad individuare un tecnico ambientale in grado di effettuare analisi affidabili da commissionare anche ad un laboratorio certificato, ed a pressare la Regione e la Provincia (insieme alle giunte di Conversano e Polignano) perché l'eventuale presenza di metalli pesanti nelle acque dei pozzi non produca danni economici insostenibili per i coltivatori;
si sollecita il Prefetto perché d'intesa con la Magistratura provveda a debellare il fenomeno di dispersione in falda del percolato ed a disporre la messa in sicurezza del sito;
si chiede alla Regione di escludere la discarica Martucci dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (di prossima approvazione);
si chiede alla ASL di monitorare lo stato di salute degli operatori ecologici che entrano in contatto con rifiuti e discarica.

Prima, però, accade qualcosa di singolare. Calabrese e Gaudiuso bisticciano. Il motivo? Il rimprovero di Gaudiuso al Consiglio per il cronico ritardo con cui come sempre si dà inizio ai lavori. La questione, chiediamo noi, non sarà mica balzata all'attenzione a seguito della nostra denuncia, pubblicata sulla stampa locale e sui nostri canali (qui puoi leggere il nostro articolo) in data 26.07? Ma tant'è. Il momento per fare polemica non è quello ideale. Il risultato, infatti, è che il pubblico, intervenuto per un problema serio come quello della discarica, inizia a rumoreggiare. "Smettetela, parlate di cose serie!!"
Gaudiuso si stringe nelle spalle, Calabrese viene richiamato all'ordine dal presidente perché intento a beccarsi col pubblico, Catalano, presidente della III Commissione, invita i colleghi a concentrarsi sul problema discarica.
Macché. Gaudiuso accusa la giunta di non essere particolarmente attiva, Palazzo ricorda a Gaudiuso di essere stato assessore all'Ambiente dal 1996 al 2000, Calabrese rincara la dose e tira in ballo Vittorio Farella, attuale esponente del Comitato Chiudiamo la discarica Martucci, ed ex assessore alla Comunicazione nella precedente giunta Berlen. Sarà Alberotanza, alla fine, a dire "Siamo stati tutti responsabili".
Placati gli animi, e garantito l'impegno della giunta ad attuare la delibera consiliare che andrà ad approvarsi, Palazzo rendiconta al Consiglio un evento che ha dell'indecente.

Il 29 Luglio scorso qualcuno ha pensato bene di aprire un tombino e di buttarci dentro intere buste di immondizia. I liquami sono finiti dritti in mare, in zona molo di Portecchia. Il Sindaco, il giorno dopo, ha emanato un'ordinanza per VIETARE LA BALNEAZIONE OLTRE CHE LA RACCOLTA ED IL RINFRESCAMENTO DI PRODOTTI ITTICI nel tratto di costa compreso tra cala Portecchia ed il Castello Angioino. Fortuna vuole, continua Palazzo, che sono stati giorni di maestrale: il vento ha tenuto lontano dalle acque i bagnanti.
Palazzo ha addirittura asserito di aver installato di persona i relativi divieti e, sfogandosi, ha parlato di atti non più solo delinquenziali, ma terroristici, "che attentano alla salute dei cittadini molesi".
In chiusura Alberotanza ha invitato con forza l'Amministrazione a partecipare ai consigli regionali (per stralciare la posizione Martucci) ed a produrre nel brevissimo periodo i risultati delle analisi sulle acque (perché vengano immediatamente consegnate ai magistrati baresi). "Fate le analisi, fatele presto, e datele ai magistrati, perché la Regione di escludere Martucci dal nuovo Piano di gestione dei rifiuti non ne vuole sapere!".

Il consiglio ha subito dopo approvato all'unanimità, il documento proposto dalla III Commissione con 17 voti favorevoli (Lepore, intanto, era andato via).

Staremo a vedere che succede....