mercoledì 13 dicembre 2017

UN NUOVO IMPEGNO CONTRO L'AMIANTO


In passato, ci siamo occupati di amianto, presentando un'istanza nella quale chiedevamo, all’allora Amministrazione Diperna, la creazione di un fondo, attraverso l’istituzione di un apposito capitolo di spesa in bilancio, per incentivare lo smaltimento di amianto da parte dei privati cittadini.

Lo scopo di tale fondo, che si sarebbe affiancato ad un altro istituito dalla Regione Puglia, era quello di facilitare ed incentivare lo smaltimento controllato e legale di questo pericoloso minerale, per prevenire o limitare l’abbandono selvaggio nelle campagne.
Era il 2013, da allora, si sa, il bilancio del Comune di Mola è andato sempre peggiorando ma non quello della Regione Puglia che difatti, nel 2015 ha approvato il P.R.A. Piano Regionale Amianto (delibera n°908 del 06 maggio 2015) per la decontaminazione, lo smaltimento e la bonifica dai pericoli derivanti dall’amianto in Puglia, mettendo a disposizione 2.350.000 € per finanziare progetti di smaltimento sia nel pubblico che nel privato. Tale somma è la quota assegnata alla Puglia dall’INAIL, su circa 60 milioni di euro di budget, incaricato a livello nazionali di finanziare progetti di salvaguardia della Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro
Attraverso questo piano e questa disponibilità economica, la Regione ha avviato una mappatura dell’intero territorio regionale, attraverso tecnologie fornite dal C.N.R (Centro Nazionale Ricerche) e un'azione di censimento e autonotifica da realizzarsi con il coinvolgimento diretto dei Cittadini.
Sulla base di quanto previsto dal Piano, i possessori di manufatti in amianto, sia pubblici che privati, SONO OBBLIGATI, a pena di un’ulteriore sanzione regionale, oltre che da quanto previsto dall’art. 15 comma 1 della legge 257/92, ad autonotificare la presenza di amianto nelle loro proprietà. L’autonotificazione avviene online previo accreditamento e compilazione del format disponibile nella Sezione “Piano Regionale Amianto” del Portale Ambientale della Regione Puglia (http://www.sit.puglia.it/portal/portale_orp/Piano+Amianto), eventualmente ricorrendo al supporto delle Amministrazioni Comunali, in caso di difficoltà.
L’ultimo termine utile di autonotifica, prorogato per ben due volte (delibere n°1689 del 02 novembre 2016 e n°1123 del 11 luglio 2017), è stato fissato al 21 aprile 2018.
In tutto questo discorso, unica pecca della Regione Puglia e di conseguenza di molti Comuni, compreso il nostro, è stata quella di non pubblicizzare adeguatamente il suddetto piano per informare i Cittadini tutti rendendoli consapevoli dei rischi di sanzioni cui potrebbero andare incontro.
L’autonotifica da parte dei Cittadini è importante e fondamentale in quanto nel piano P.R.A., tra i criteri premianti per l’ammissione a finanziamento del Comune sarà determinante quello del numero di autodenunce caricate sul sistema informatico, mentre saranno penalizzati i Comuni che nel rapporto cittadini/siti RCA (Rifiuti Contenenti Amianto) abbiano fatto registrare un minor numero di siti.
In tal senso, abbiamo già protocollato una ennesima istanza per chiedere al Commissario Prefettizio, Dott.ssa Schettino, di mettere in atto tutte le azioni di sua competenza per dare ai Cittadini molesi una informazione dettagliata e puntuale in merito ai contenuti del piano regionale P.R.A.
Come sempre, vigileremo anche su questa questione ma dateci una mano concreta a farlo.
#rifacciaMolaGrande

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sabato 9 dicembre 2017

IO PARTECIPO, IO CONTO

Dal 1996 il Bilancio Partecipativo è riconosciuto dall’ONU come una delle migliori pratiche di governo urbano nel mondo.Il bilancio partecipativo è uno strumento che serve a promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita dell’amministrazione del Comune. Esso consente ai cittadini di presentare proposte volte ad orientare le scelte dell’amministrazione in merito ad interventi da realizzare e/o servizi da migliorare, progetti che vengono poi votati e, infine, attuati nei limiti di un budget previsto all’interno del bilancio di un Comune.
A titolo esemplificativo ecco un breve riassunto delle principali fasi del processo:
1. condivisione del progetto del Bilancio Partecipativo informando e formando i cittadini per coinvolgerli nel processo;
2. realizzazione di assemblee con i cittadini con possibilità di rivolgere domande, segnalare problemi e proporre idee e progetti, anche attraverso strumenti di rilevamento alternativi e piattaforme informatiche;
3. alcuni cittadini delegati si incontrano per conoscere le esigenze emerse, per studiarle e trasformarle in potenziali interventi concreti;4. i tecnici valutano la fattibilità delle proposte ricevute aiutando i cittadini ad effettuare una stima dei costi e fornendo una indicazione di massima dei tempi necessari per l'attuazione;5. le informazioni derivanti dallo studio di fattibilità vengono comunicate ed i cittadini sono chiamati ad esprimere la propria preferenza tra le proposte che hanno superato la verifica di fattibilità;6. si costruisce una griglia di priorità in base all'esito della votazione;7. le proposte votate come prioritarie vengono inserite nel Bilancio di Previsione dell'anno successivo


Noi vogliamo fare nostro questo strumento di democrazia diretta e vogliamo che tutta la cittadinanza venga coinvolta in un processo decisionale di gestione di una parte del bilancio comunale. Dando piena applicazione ai principi degli articoli 1 e 3 della Costituzione, e dell’art. 8 del Testo Unico Enti Locali.
Vogliamo cambiare la storia di questo paese e siamo pronti per farlo. Sia a livello nazionale che a livello locale. Insieme.

mercoledì 6 dicembre 2017

ENZO DEL RE

Mola ha avuto uno dei più grandi cantautori del Novecento. E non se ne è accorta.

Ha lavorato con Dario Fo, Enzo Jannacci, ha frequentato i più grandi protagonisti della musica del secolo scorso: Lucio Dalla, Francesco Guccini, gli Area. Forse il più grande tra tutti loro ma incompatibile con l'industria discografica per la sua radicalità. Si rifiutava di andare ai suoi concerti in auto ostinandosi a muoversi con i mezzi pubblici. E spesso non arrivava in tempo perchè fermato dalle forze dell'ordine per il suo vezzo di praticare l'autoriduzione del biglietto.
Gli spettatori erano messi a dura prova in quanto lui pretendeva di suonare 8 ore e chiedeva come cachet la paga di un operaio. Un artista "puro", che si ostinava a voler piegare il mondo alle sue idee, piuttosto che piegare le sue idee al mondo.
Ha ricevuto riverenti e commossi omaggi da grandissimi autori: Roberto Roversi, Francesco Guccini, Daniele Sepe, Moni Ovadia e, sopratutto, Vinicio Capossela, suo grandissimo ammiratore che l'ha portato sul palco del concerto del 1° maggio di qualche anno fa. E lì, forse l'unica volta che si è concesso al grande pubblico, l'ha stregato.
Salito sul palco da totale sconosciuto, inizia a suonare nell'indifferenza di centinaia di migliaia di ragazzotti che, dopo pochi minuti vengono ipnotizzati da quella voce monodica da muezzin e da quelle percussioni provenienti da un unico strumento: una normale sedia in legno. Finisce con tutto il pubblico del concertone che intona in coro "tengo 'na voglia 'e fa niente", suo cavallo di battaglia insieme a "Lavorare con lentezza", brano icona di un'intera generazione che ha fatto da colonna sonora ad un film omonimo.
Insomma, una grandissima figura del nostro recente passato, stimato da grandi intellettuali ma pressochè sconosciuto e comunque ignorato nella sua Mola, dove è morto in totale solitudine ed in stato di indigenza.
Pensiamo che Mola debba restituire a "Car'vaun", soprannome della sua famiglia, almeno una parte del lustro che lui ha dato a Mola. Il suo nome è Enzo Del Re e riteniamo che gli vada intestata quantomeno una via pubblica. Di più: Enzo Del Re dovrà essere parte fondamentale di quel processo di costruzione del "brand" di Mola, indispensabile per incrementare la domanda turistica indispensabile anche per lo sviluppo della nostra città. Oltre che per farci sentire orgogliosi di aver avuto come concittadino un artista geniale come Enzo Del Re, di cui linkiamo uno dei suoi brani più belli in assoluto: Scitt'rà, sua risposta a Micio nero del quasi compaesano Domenico Modugno che professava l'arte di arrangiarsi. Grande Enzo.
#rifacciaMolaGrande