domenica 28 dicembre 2014

NON LASCIAMO SOLO NINO DI MATTEO

Sin dalle prime minacce di morte ricevute ci siamo sentiti in dovere di esprimere tutta la nostra solidarietà al giudice Nino Di Matteo. Un anno fa esponemmo uno striscione sul balcone della nostra sede, lo stesso striscione ha poi marciato al fianco di Salvatore Borsellino nella manifestazione generale con cui il "Movimento delle Agende Rosse" chiedeva al ministro Alfano di adoperasi per dare a Di Matteo tutta la protezione necessaria.
A distanza di un anno Di Matteo è un uomo solo, abbandonato dalle istituzioni ma non da tutti quei cittadini che credono fortemente nel valore dell'onestà. Oggi siamo tornati in piazza per sottolineare ancora una volta come la solitudine di Di Matteo sia degna di uno Stato criminale. Il ministro degli Interni Alfano tergiversa, prende tempo, recita la parte assegnata e, a tutti gli effetti, se ne lava le mani. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Premier, Matteo Renzi, non spendono una parola di solidarietà nei confronti del pm palermitano condannato a morte. Tocca quindi a tutti quei cittadini che credono ancora che gli uomini onesti siano un valore e non un ostacolo per questo Paese, non lasciarlo solo.
Noi non lo lasciamo solo.

“Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere.”
(Giovanni Falcone)



venerdì 26 dicembre 2014

REFERENDUM M5S: Firma anche tu!

Ci vediamo domani in Piazza XX Settembre ore 10:30.

Il referendum consultivo per uscire dall'euro si può fare. Per poterlo indire è necessario approvare una legge costituzionale "ad hoc" come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all'Unione Europea:

Il referendum consultivo del 1989 in Italia si è tenuto il 18 giugno 1989, contestualmente alle elezioni europee del 1989, per sentire il parere popolare sul conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento europeo eletto nella stessa occasione. Poiché la Costituzione della Repubblica Italiana prevede solo due tipi di referendum, quello abrogativo e quello confermativo per quel che riguarda la procedura di revisione costituzionale, per poter indire un referendum consultivo si è dovuto procedere approvando ad hoc la legge costituzionale 3 aprile 1989.

La legge costituzionale per indire il referendum sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in Aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull'uscita dall'euro con il referendum consultivo.
Il 14 novembre il M5S ha presentato in Cassazione il testo della legge di iniziativa popolare e in poche settimane inizieremo a raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare per indire il referendum. Abbiamo bisogno del maggior numero di firme possibile per non lasciar alcun alibi a questi portaordini della Merkel e della BCE capeggiati da Renzi. Gli italiani devono poter decidere se vogliono morire con l'euro in mano oppure vivere e riprendersi la propria sovranità.


Prossima data: 4 Gennaio 2015

Visita il sito ufficiale: http://goo.gl/AYWP9p



sabato 20 dicembre 2014

TARI: LA CONFUSIONE REGNA ANCORA SOVRANA

Dopo la pubblicazione sul sito del Comune del comunicato (firmato anche dal Caposettore Ufficio Tributi) in cui si rendeva noto che "alla seconda rata TARI, scaduta il 30 novembre, non saranno applicate sanzioni né interessi a coloro che effettueranno il versamento della 2° rata entro il 31 dicembre 2014", e nonostante molti cittadini non abbiano ancora ricevuto i bollettini per pagare la seconda e terza rata Tari, il Sindaco continua imperterrito a seminare confusione.
Infatti, solo dopo poche ore dalla nostra denuncia sui social, il Sindaco rilancia su fb un nuovo messaggio che sconfessa il comunicato ufficiale apparso sul sito.


Dal post, pubblicato dal primo cittadino su Facebook, si apprende che la seconda rata TARI potrà essere pagata anche unitamente alla terza, quindi entro il 31 Marzo 2015.
Sul sito del comune, nonostante il post contraddittorio apparso sul profilo Fb del Sindaco, è ancora visibile il vecchio comunicato che riporta come ultima data per il pagamento della seconda rata Tari il 31 dicembre. 


Ci auguriamo che l'amministrazione faccia chiarezza a quella che, a tutti gli effetti, sta diventando una farsa. 

Leggi anche LA STANGATA A CARICO DELLE FAMIGLIE MOLESI 

Leggi anche RACCOLTA DIFFERENZIATA: Un'opportunità sprecata

martedì 16 dicembre 2014

UN BRUTTO REGALO DI NATALE


A 15 giorni di distanza dalla scadenza della seconda rata (30 novembre), il Sindaco, coglie il nostro "invito" e ci comunica che “In questi giorni sono in consegna, presso le residenze dei contribuenti di questo Comune, gli avvisi di pagamento della 2° e 3° rata della TA.RI 2014. Relativamente alla 2° rata è indicata la scadenza del 30 novembre scorso: si rassicurano i sigg.ri contribuenti che non saranno applicate sanzioni né interessi a coloro che effettueranno il versamento della 2° rata entro il 31 dicembre 2014. Nessuna variazione, invece, per la 3° rata che, a mente del vigente Regolamento Comunale, va pagata entro il 31 marzo 2015”.
La Tari, come già detto in passato, rischia di essere un brutto regalo di natale per tante famiglie Molesi. Il combinato disposto TARI-TASI sarà l'ennesima stangata di questa amministrazione, colpevole di non aver sfruttato quei pochi margini di manovra che gli offriva la normativa.
A breve ne riparleremo seguiteci sulla nostra pagina: http://goo.gl/A6EKP9

mercoledì 3 dicembre 2014

LA SECONDA RATA DELLA TARI E' SCADUTA MA NESSUNO L'HA PAGATA.... MANCANO I MODELLI F24 PER IL PAGAMENTO

A distanza di mesi dall’approvazione del Regolamento IUC, che dispone all'art 45 comma 3 che "Per il primo anno di applicazione del tributo TARI (2014) le scadenze sono fissate al 30 settembre 2014, al 30 novembre 2014 e al 31 marzo 2015", il Comune non ha ancora inviato i bollettini per il pagamento della seconda e terza rata. Il Sindaco ancora una volta tace. Resta da capire se scatteranno le sanzioni previste per il mancato pagamento.
 

SINDACO SE CI SEI, BATTI UN COLPO
 

martedì 2 dicembre 2014

L'OTTO PER MILLE MANDIAMOLO A SCUOLA

In data 26 novembre 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente della Repubblica 17 novembre 2014 n. 172 relativo ai criteri per l'utilizzo della quota dell'otto per mille... devoluta allo Stato.
Grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle, introdotto in Legge di Stabilità 2014, è stata inserita la voce “edilizia scolastica” tra le destinazioni dei fondi dell'otto per mille.
La scadenza per la presentazione delle richieste da parte degli enti locali è stata prorogata al prossimo 15 Dicembre 2014.
Ci teniamo a ricordare che, lo scorso 14 luglio 2014, abbiamo presentato un'istanza con la quale invitavamo il Sindaco Diperna e la sua Giunta ad effettuare tutti gli adempimenti necessari per procedere alla trasmissione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri delle istanze per il finanziamento di progetti e interventi sui fabbricati scolastici comunali attraverso la destinazione delle risorse provenienti dall'utilizzo della quota dell'otto per mille.
Auspichiamo che l'amministrazione abbia compreso l'importanza di questa possibilità, adempiendo a questa richiesta che favorirebbe il reperimento di fondi necessari per intervenire sul degrado degli edifici scolastici presenti sul territorio molese.