giovedì 30 luglio 2015

CARO SINDACO, IL M5S LA TIENE D'OCCHIO

Non sono passati neanche due mesi da quel famoso 14 giugno che dichiarava come vincitrice delle elezioni amministrative la coalizione “Bene Comune” con il Sindaco Giangrazio Di Rutigliano, che Mola si ritrova già nel caos. Tralasciando l'immobilismo dei primi 40 giorni e quel malcostume che oramai è una prassi consolidata nei sistemi partitici, ovvero liti continue per la spartizione delle poltrone, il Sindaco Di Rutigliano si ritrova ad affrontare la prima vera sfida del suo primo mandato, l'approvazione del PEF (Piano Economico Finanziario) e le relative tariffe TARI (tassa rifiuti). Non solo, il termine per l'approvazione del bilancio di previsione è stato prorogato al 30 settembre, ma solo per le province e le città metropolitane. Per i comuni la data, quindi, rimane il 30 Luglio.

Ma quali sono le conseguenze di questo inadempimento? La legge impone che trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l'organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d'ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l'organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio.

Non sarà invece possibile godere di proroga per l'approvazione delle delibere con le aliquote dei tributi locali (Tari). Il termine in questo caso resta il 30 luglio e, qualora il Comune non deciderà in tempo, si applicheranno le aliquote dell'anno scorso. È qui il problema diventa grande. Ogni anno per effetto dell'andamento della raccolta differenziata e in funzione della norma che obbliga i comuni a coprire integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, il consiglio comunale approva il PEF (piano economico finanziario). Il PEF varia di anno in anno e viene calcolato sul costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a consuntivo dell'anno precedente. Gli effetti della mancata approvazione sarebbero disastrosi perché i cittadini molesi si ritroverebbero a pagare le stesse tariffe dell'anno scorso calcolate su un consuntivo e quindi un costo del servizio ovviamente maggiorato. Mentre scriviamo questo comunicato apprendiamo che il presidente del Consiglio Nicola Tanzi ha convocato d'urgenza il Consiglio Comunale stasera alle ore 22:30. Ordine del Giorno: Approvazione Piano Finanziario e tariffe TARI 2015 per l'anno 2015.

Al di la di quello che succederà stasera, resta da capire quale sarà il metodo di calcolo scelto per la modulazione delle tariffe TARI, ovvero se l'amministrazione Di Rutigliano deciderà di sostituire il metodo Normalizzato (usato dall'Amministrazione Diperna) che ha causato tantissimi problemi tecnici e politici, si pensi agli aumenti tariffari per le imprese e le famiglie, con il metodo a Parametri Variabili proposto invece dal Movimento 5 Stelle a più riprese e in tempi non sospetti, che consentirebbe di modulare le tariffe in maniera ragionevole e proporzionale tra le diverse categorie con conseguente notevole risparmio per la cittadinanza. Resta da capire inoltre se verranno prorogate le risicate riduzioni TARI, approvate l'anno scorso.

Insomma il mandato del Sindaco Di Rutigliano non sembra cominciare nel migliore dei modi.

Il Movimento 5 Stelle è pronto a dar battaglia fuori dalle istituzioni, con il solo obiettivo di tutelare una cittadinanza già vessata da tasse insostenibili. Fiato sul collo. Sempre.