giovedì 24 novembre 2016

COMPOSTIAMO MOLA


Per compostaggio si intende quel processo biologico di trasformazione in materiale fertilizzante (detto Compost) di rifiuti solidi urbani di tipo organico, come ad esempio residui di potatura e scarti di cucina. Il compostaggio degli scarti organici di cucina e del verde permette di ridurre la quantità dei rifiuti prodotti, con considerevoli risparmi dal punto di vista economico per quanto riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Sotto questa premessa si può collocare il compostaggio collettivo di comunità.

Il compostaggio collettivo di comunità costituisce un nuovo passaggio nella gestione del rifiuto organico in quanto introduce un percorso “eco-innovativo” aggiuntivo nel sistema, contribuendo a valorizzare il riutilizzo in loco del compost e ad aumentare la possibilità di un cambio comportamentale dei cittadini.

Il comune di Mola nel solo 2016 ha impegnato somme pari a 460 mila euro per la raccolta e lo smaltimento dell’umido organico. Somme che, in presenza di macchine adibite al compostaggio collettivo di comunità, potrebbero essere ridotte se non azzerate.
Il 28 Ottobre la Regione Puglia ha emanato un Avviso atto a raccogliere le manifestazioni di interesse, da parte dei Sindaci dei Comuni pugliesi, ad avviare sul proprio territorio il compostaggio di comunità, usufruendo di contributi regionali finalizzati all’acquisto dei macchinari necessari.
E per questo che il gruppo politico Mola 5 Stelle, in data 2 Novembre, ha presentato un’istanza con cui chiede all’amministrazione, in particolare all’assessore Niky Bufo, di effettuare tutti gli adempimenti necessari affinché il Comune di Mola di Bari acceda ai fondi di investimento FESR citati.
L’amministrazione, a distanza di settimane, non ha sentito la premura di rispondere alla nostra richiesta.
La percentuale della raccolta differenziata è ferma ormai da mesi. La raccolta porta a porta è solo l’inizio di un processo virtuoso di gestione dei rifiuti. A quello possiamo e dobbiamo far seguire interventi mirati all’abbattimento dei costi, riducendo il materiale organico da smaltire e incentivando i cittadini a differenziare di più attivando incentivi che possano farli risparmiare.
Mancano pochi giorni alla chiusura del bando, auspichiamo, quindi, un risveglio della nostra amministrazione su questo tema e ci auguriamo che le tante parole dette sul palco elettorale non restino un lontano ricordo di una propaganda spicciola fatta di promesse non mantenute.

Giovanni Torres - Attivista Mola 5 Stelle

sabato 19 novembre 2016

DEFIBRILLATORI: LA LEGGE IMPONE, IL COMUNE DISATTENDE

Il gruppo degli attivisti M5S di Mola di Bari, da oltre un anno ha avviato diverse segnalazioni alla propria Amministrazione locale per rendere operativa una norma “Decreto Balduzzi”( Decreto del Ministero della Salute del 24.04.2013), prorogato e in vigore a pieno titolo dal 20.07.2016 che obbliga la dotazione e l’utilizzo dei DEA (defibrillatori semiautomatici) in tutte le strutture sportive pubbliche per fare in modo che si contribuisca allo svolgimento in sicurezza delle attività motorio-sportive.
Alle suddette segnalazioni si sono susseguiti alcuni incontri tra attivisti M5S di Mola con l’Assessore allo sport Gianni Russo e altri membri della giunta comunale.
Lo stesso Assessore e il Sindaco di Mola assicuravano che a partire dal mese di Settembre i succitati defibrillatori sarebbero stati ubicati nelle strutture sportive e nelle scuole dell’obbligo, così come prevede la norma.
Va precisato che quattro dei sette defibrillatori necessari (e non sei, come dichiarato dall’amministrazione locale e pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno il 25.02.2016) erano già stati concessi dalla Regione Puglia, Assessorato alle Politiche Giovanili dello Sport, al Comune di Mola, nell’ambito del progetto “Deep Impact” ed erano state individuate le destinazioni per il posizionamento (scuola elementare M. Montessori, scuola elementare E. De Filippo, scuola elementare San Giuseppe, scuola Superiore di primo grado Dante Alighieri, scuola superiore di primo grado Tanzi, campo sportivo Caduti di Superga, Palazzetto dello sport Palapinto .
Si attendeva il corso di formazione teorico-pratico che si è svolto in data 29.02.2016 in collaborazione con i medici del 118 per l’utilizzo di tali defibrillatori.
Gli attivisti del M5S di Mola hanno voluto constatare personalmente se le “promesse” degli amministratori locali fossero diventate una realtà e con tanta amarezza e rabbia, si sono accorti che le strutture sopracitate sono tutt’oggi prive di defibrillatori.
Questa vuole essere una denuncia verso un’Amministrazione che non solo, non recepisce le norme ed i vincoli di legge, ma aggiunge la beffa nei confronti di un gruppo di cittadini che con estremo rispetto verso chi li amministra ha più volte sollevato l’importanza di porre attenzione ad una norma che tutela la salute di coloro che praticano attività sportive sia con finalità dilettantistiche o professionali che didattiche educative.
Inoltre va evidenziata la segnalazione che fu fatta da un cittadino molese, indirizzata al sindaco G. Di Rutigliano e all’assessore allo sport G. Russo subito dopo la morte improvvisa di un ragazzino di 13 anni a Trinitapoli (BT) avvenuta in data 14.02.2016 e il quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno pubblicava un articolo “Muore a 13 anni dopo la partita struttura priva di defibrillatore”.
Gli amministratori locali e i funzionari che, per ruolo e per competenza sono direttamente interessati, non attuano tutte le azioni atte a completare l’iter per il posizionamento e l’utilizzo dei suddetti defibrillatori, concorrono a commettere gravi reati, pertanto siano ritenuti responsabili diretti di eventuali episodi infausti a danno di chiunque pratica sport nelle strutture sopra citate.
Amministrazioni virtuose non hanno atteso alcuna norma per poter mettere in atto queste basilari azioni concrete salva-vita.
Chiediamo dunque conto all’intera amministrazione locale, Sindaco, Assessore allo sport e salute in primis, di tale grave ritardo nella sistemazione e disponibilità dei defibrillatori.

mercoledì 16 novembre 2016

MARTUCCI: M5S CHIEDE L’AUDIZIONE DI SANTORSOLA

Come avevamo preannunciato qualche giorno fa con un nostro comunicato. è arrivata puntuale, da parte della nostra portavoce in Regione Puglia, Antonella Laricchia, la richiesta di convocazione presso la Commissione Regionale Ambiente dell’Assessore Regionale all’ambiente e dei soggetti partecipanti al Tavolo Tecnico per la bonifica e messa in sicurezza dell’area vasta di Contrada Martucci. Tra questi soggetti convocati, ci sarà il Sindaco di Mola, Giangrazio Di Rutigliano, che in passato è stato personaggio di rilievo all’interno del Comitato “Chiudiamo la discarica Martucci”. L’auspicio è che il Sindaco, in questa occasione, possa far valere le legittime rivendicazioni che all’epoca della partecipazione al Comitato muoveva a gran voce verso la Regione e le Istituzioni tutte, coinvolte a vario titolo nel disastro ambientale di Contrada Martucci.
La speranza è che finalmente possa prevalere il bene comune al bene del Comune.


Lorenzo Dibari - Attivista Mola 5 Stelle

Di seguito il comunicato stampa del gruppo consiliare regionale del M5S

DISCARICA MARTUCCI: DOPO 3 ANNI E 500.000€ NESSUNO SVILUPPO. M5S CHIEDE AUDIZIONE DI SANTORSOLA
Ad esattamente tre anni dall’istituzione del Comitato Tecnico istituito dalla Regione Puglia per l’analisi e il risanamento dell’area della discarica Martucci a Conversano, il MoVimento 5 Stelle in Regione chiede audizione in Commissione Ambiente di tutti i componenti e dell’assessore Santorsola. “Sono passati tre anni dall’istituzione di un tavolo che sarebbe dovuto durare sei mesi - dichiara la Consigliera Regionale Antonella Laricchia - nonostante
ciò si hanno poche notizie dell’operato dello stesso, a fronte di ben 500.000 € stanziati dalla Regione. Per questo motivo abbiamo chiesto al Presidente della Commissione Ambiente di
chiamare in audizione l’Assessore regionale all’Ambiente, Santorsola e tutti coloro i quali hanno partecipato ai lavori del comitato regionale”. Tra questi, fanno sapere i cinquestelle, vi
sono i Sindaci di Mola, Conversano e Polignano, i tre comuni interessati, il prof. Fanizzi rappresentante delle associazioni ambientaliste del territorio, i rappresentanti dell’ARPA e
dell’ASL e degli Enti a cui sono state affidate le analisi dei pozzi e dei terreni, come l’Autorità di Bacino, CNR e Consorzio universitario.
"Vogliamo vederci chiaro - conclude la consigliera - abbiamo già chiesto e ottenuto qualche mese fa i dati epidemiologici, non troppo rassicuranti, ora si completi il quadro senza indugi e si proceda al risanamento"

Antonella Laricchia

Leggi anche: https://goo.gl/kOn7TM

mercoledì 9 novembre 2016

AMBIENTALISTI O POLITICANTI ?

Era il 22 Novembre 2013, quando l’allora Assessore Regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, nell’avviare i lavori del Comitato Tecnico che doveva dare attuazione all’ordine del giorno n.179 approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del 15 Ottobre 2013 “Contrada Martucci – Conversano – Linee di indirizzo per l’avvio del risanamento dell’area”, sosteneva quanto segue: “Ho sottolineato un paio di aspetti ai soggetti convocati: in primo luogo la necessità di essere concludenti e di esserlo in tempi compatibili con le aspettative del territorio. In seconda istanza l'impellenza di una attività snella e di una puntuale informazione alla V Commissione consiliare del lavoro svolto. Dal canto nostro gli uffici stanno già provvedendo a predisporre gli atti per l'individuazione delle risorse previste per lo svolgimento delle attività di monitoraggio previste dall'Ordine del giorno”.
Lo scopo di questo Comitato Tecnico è quello di mettere in atto tutte le azioni in grado di fornire ai soggetti partecipanti, un quadro esaustivo, di dati ed informazioni, finalizzato a poter decidere quali interventi mirati realizzare per bonificare l’area vasta di Contrada Martucci.
I soggetti che presiedono questo Comitato sono: Comune di Conversano, Comune di Mola, Comune di Polignano, Provincia di Bari, OGA BA (Organo di Governo d’Ambito – Ambito Territoriale Ottimale rifiuti), A.R.P.A. Puglia Direzione scientifica, A.R.P.A. Puglia Dipartimento Provinciale di Bari, Dipartimento di prevenzione della ASL e le Associazioni ambientaliste del territorio che indicano come proprio rappresentate il Prof. Francesco Paolo Fanizzi.
Capofila di questo Comitato Tecnico è il Comune di Mola, a cui sono stati affidati 500.000 € per la gestione e l'organizzazione oltre che per lo svolgimento di tutte le azioni necessarie al raggiungimento degli obbiettivi previsti dallo stesso.
Sono trascorsi quasi tre anni da quel 22 Novembre e questo Comitato Tecnico non è giunto ad alcuna conclusione. Non ha cioè raccolto dati ed informazioni sufficienti a comprendere l’entità del danno ambientale causato dalla presenza della discarica nell’area vasta di Contrada Martucci e dunque ad individuare azioni ed iniziative mirate ad avviare una possibile bonifica della stessa area.
L’istituzione di tale Comitato Tecnico, ma soprattutto la possibilità di partecipare ai suoi lavori, che la Regione Puglia concedeva alle associazioni ambientaliste, fu salutato con entusiasmo da queste ultime, in particolare come un momento di svolta nei rapporti dialettici con l’Istituzione competente, per tutto ciò che ruotava attorno alla Discarica Martucci, in particolar modo sulle questioni riguardanti il potenziale inquinamento prodotto dall’attività di quest’ultima, quindi ambiente e salute pubblica. La presenza di un loro rappresentante, individuato nel Prof. Fanizzi rappresentava per queste associazioni, per la prima volta, dopo tanto impegno, e lotte sui succitati temi, una occasione di poter esprimere un proprio parere, una propria posizione in un tavolo istituzionale.
Una delle prime azioni definite da questo Comitato Tecnico fu la delimitazione di un area geografica in cui condurre le indagini ed i rilievi, quella che poi sarebbe diventata di fatto l’”area vasta” e la successiva individuazione, all’interno di quest’area, di 80 dei 100 pozzi artesiani presenti. Proprio in questa fase fu determinante la presenza al tavolo delle associazioni ambientalista locali, che contribuirono in modo significativo, attraverso il Prof. Fanizzi, a definire l’area di indagine.
Successivamente, il Comitato individuò due possibili azioni per rilevare, nell’area vasta delimitata, possibili conseguenza dell’attività della discarica: aereofotogrammetria dell’area, distribuita nel tempo e analisi chimico fisiche su campioni di acqua prelevati dai pozzi artesiani individuati.
La prima azione consisteva nell’elaborazione, attraverso appositi e specifici software, delle foto aeree dall’area vasta, scattate in epoche differenti e successive, per rilevare le modifiche orografiche e morfologiche che il territorio circostante la discarica aveva subito nel corso degli anni dall’attività di questa ma anche da parte di chi la gestiva. Questa attività in realtà è stata portata a termine ed ha consentito di concludere che notevoli stravolgimenti del territorio erano subentrati negli anni.
La nota dolente viene però dalle analisi dei pozzi. Dopo tre anni, sono stati esaminati solo 23 degli 80 pozzi individuati. Di questi 23 solo 1 ha presentato valori fuori norma ma questo, ovviamente, in termini statistici, non ha alcun significato. Era ed è necessario completare i rilievi sui restanti pozzi.
Questo è quello che chiedevano a gran voce, con manifestazioni anche di piazza, le associazioni ambientaliste locali alle rispettive Amministrazioni. In particolare a Mola, “Chiudiamo la discarica Martucci”, attraverso i suoi rappresentanti di spicco, ha chiesto all’Amministrazione dell’epoca, ripetutamente, con forza e con iniziative che hanno coinvolto la popolazione, una più decisa volontà nel perseguire e completare le indagini nei rimanenti pozzi, per disporre di un quadro completo ed esaustivo. Ovviamente, Mola era ed è il Comune capofila di questo Comitato Tecnico e dispone delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione Puglia per il funzionamento di questo Comitato. Tutte queste richieste, sono sempre state disattese.
Adesso, a quasi tre anni da quel 22 Novembre, con una nuova Amministrazione, ma soprattutto con un nuovo Sindaco, che era uno di quei rappresentati di spicco dell’associazione “Chiudiamo la Discarica Martucci”di cui sopra, si sperava in un cambio di passo, in un maggiore decisionismo, una maggiore sensibilità e disponibilità verso quelle stesse richieste che fino a qualche tempo prima l’attuale Sindaco chiedeva a gran voce.
Noi del M5S di Mola, che a titolo individuale ed in momenti diversi abbiamo partecipato alle attività svolte dall'allora Comitato “chiudiamo la discarica Martucci “, chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione tutta, un atto di coerenza rispetto alla vicenda Martucci e ai lavori del Comitato Tecnico di cui Mola è capofila, per non lasciare la sensazione che la stagione di comitati e/o associazioni ambientaliste siano state un momento preparatorio della successiva campagna elettorale.
Da parte nostra, assieme agli attivisti dei paesi limitrofi, in particolare Conversano, chiederemo ai nostri portavoce regionali di convocare presso la Commissione Ambiente della Regione Puglia gli amministratori dei Comuni di Conversano, Mola e Polignano per chiedere conto dello stato dei lavori di questo Comitato Tecnico.

Lorenzo Dibari - Attivista Mola 5 Stelle