mercoledì 9 novembre 2016

AMBIENTALISTI O POLITICANTI ?

Era il 22 Novembre 2013, quando l’allora Assessore Regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, nell’avviare i lavori del Comitato Tecnico che doveva dare attuazione all’ordine del giorno n.179 approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del 15 Ottobre 2013 “Contrada Martucci – Conversano – Linee di indirizzo per l’avvio del risanamento dell’area”, sosteneva quanto segue: “Ho sottolineato un paio di aspetti ai soggetti convocati: in primo luogo la necessità di essere concludenti e di esserlo in tempi compatibili con le aspettative del territorio. In seconda istanza l'impellenza di una attività snella e di una puntuale informazione alla V Commissione consiliare del lavoro svolto. Dal canto nostro gli uffici stanno già provvedendo a predisporre gli atti per l'individuazione delle risorse previste per lo svolgimento delle attività di monitoraggio previste dall'Ordine del giorno”.
Lo scopo di questo Comitato Tecnico è quello di mettere in atto tutte le azioni in grado di fornire ai soggetti partecipanti, un quadro esaustivo, di dati ed informazioni, finalizzato a poter decidere quali interventi mirati realizzare per bonificare l’area vasta di Contrada Martucci.
I soggetti che presiedono questo Comitato sono: Comune di Conversano, Comune di Mola, Comune di Polignano, Provincia di Bari, OGA BA (Organo di Governo d’Ambito – Ambito Territoriale Ottimale rifiuti), A.R.P.A. Puglia Direzione scientifica, A.R.P.A. Puglia Dipartimento Provinciale di Bari, Dipartimento di prevenzione della ASL e le Associazioni ambientaliste del territorio che indicano come proprio rappresentate il Prof. Francesco Paolo Fanizzi.
Capofila di questo Comitato Tecnico è il Comune di Mola, a cui sono stati affidati 500.000 € per la gestione e l'organizzazione oltre che per lo svolgimento di tutte le azioni necessarie al raggiungimento degli obbiettivi previsti dallo stesso.
Sono trascorsi quasi tre anni da quel 22 Novembre e questo Comitato Tecnico non è giunto ad alcuna conclusione. Non ha cioè raccolto dati ed informazioni sufficienti a comprendere l’entità del danno ambientale causato dalla presenza della discarica nell’area vasta di Contrada Martucci e dunque ad individuare azioni ed iniziative mirate ad avviare una possibile bonifica della stessa area.
L’istituzione di tale Comitato Tecnico, ma soprattutto la possibilità di partecipare ai suoi lavori, che la Regione Puglia concedeva alle associazioni ambientaliste, fu salutato con entusiasmo da queste ultime, in particolare come un momento di svolta nei rapporti dialettici con l’Istituzione competente, per tutto ciò che ruotava attorno alla Discarica Martucci, in particolar modo sulle questioni riguardanti il potenziale inquinamento prodotto dall’attività di quest’ultima, quindi ambiente e salute pubblica. La presenza di un loro rappresentante, individuato nel Prof. Fanizzi rappresentava per queste associazioni, per la prima volta, dopo tanto impegno, e lotte sui succitati temi, una occasione di poter esprimere un proprio parere, una propria posizione in un tavolo istituzionale.
Una delle prime azioni definite da questo Comitato Tecnico fu la delimitazione di un area geografica in cui condurre le indagini ed i rilievi, quella che poi sarebbe diventata di fatto l’”area vasta” e la successiva individuazione, all’interno di quest’area, di 80 dei 100 pozzi artesiani presenti. Proprio in questa fase fu determinante la presenza al tavolo delle associazioni ambientalista locali, che contribuirono in modo significativo, attraverso il Prof. Fanizzi, a definire l’area di indagine.
Successivamente, il Comitato individuò due possibili azioni per rilevare, nell’area vasta delimitata, possibili conseguenza dell’attività della discarica: aereofotogrammetria dell’area, distribuita nel tempo e analisi chimico fisiche su campioni di acqua prelevati dai pozzi artesiani individuati.
La prima azione consisteva nell’elaborazione, attraverso appositi e specifici software, delle foto aeree dall’area vasta, scattate in epoche differenti e successive, per rilevare le modifiche orografiche e morfologiche che il territorio circostante la discarica aveva subito nel corso degli anni dall’attività di questa ma anche da parte di chi la gestiva. Questa attività in realtà è stata portata a termine ed ha consentito di concludere che notevoli stravolgimenti del territorio erano subentrati negli anni.
La nota dolente viene però dalle analisi dei pozzi. Dopo tre anni, sono stati esaminati solo 23 degli 80 pozzi individuati. Di questi 23 solo 1 ha presentato valori fuori norma ma questo, ovviamente, in termini statistici, non ha alcun significato. Era ed è necessario completare i rilievi sui restanti pozzi.
Questo è quello che chiedevano a gran voce, con manifestazioni anche di piazza, le associazioni ambientaliste locali alle rispettive Amministrazioni. In particolare a Mola, “Chiudiamo la discarica Martucci”, attraverso i suoi rappresentanti di spicco, ha chiesto all’Amministrazione dell’epoca, ripetutamente, con forza e con iniziative che hanno coinvolto la popolazione, una più decisa volontà nel perseguire e completare le indagini nei rimanenti pozzi, per disporre di un quadro completo ed esaustivo. Ovviamente, Mola era ed è il Comune capofila di questo Comitato Tecnico e dispone delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione Puglia per il funzionamento di questo Comitato. Tutte queste richieste, sono sempre state disattese.
Adesso, a quasi tre anni da quel 22 Novembre, con una nuova Amministrazione, ma soprattutto con un nuovo Sindaco, che era uno di quei rappresentati di spicco dell’associazione “Chiudiamo la Discarica Martucci”di cui sopra, si sperava in un cambio di passo, in un maggiore decisionismo, una maggiore sensibilità e disponibilità verso quelle stesse richieste che fino a qualche tempo prima l’attuale Sindaco chiedeva a gran voce.
Noi del M5S di Mola, che a titolo individuale ed in momenti diversi abbiamo partecipato alle attività svolte dall'allora Comitato “chiudiamo la discarica Martucci “, chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione tutta, un atto di coerenza rispetto alla vicenda Martucci e ai lavori del Comitato Tecnico di cui Mola è capofila, per non lasciare la sensazione che la stagione di comitati e/o associazioni ambientaliste siano state un momento preparatorio della successiva campagna elettorale.
Da parte nostra, assieme agli attivisti dei paesi limitrofi, in particolare Conversano, chiederemo ai nostri portavoce regionali di convocare presso la Commissione Ambiente della Regione Puglia gli amministratori dei Comuni di Conversano, Mola e Polignano per chiedere conto dello stato dei lavori di questo Comitato Tecnico.

Lorenzo Dibari - Attivista Mola 5 Stelle

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