Si è tanto parlato negli ultimi anni di Xylella, facendola passare nell’immaginario collettivo come la
malattia degli ulivi, in quanto l’effetto ultimo di questa malattia, il
disseccamento dell’albero infetto, ha colpito prevalentemente l’ulivo. Sempre
le credenze mediatiche hanno diffuso la convinzione che tale patologia fosse
circoscritta alla sola provincia di Lecce
Nella realtà la Xylella
fastidiosa è un batterio che vive e si riproduce all'interno
dell'apparato conduttore della linfa grezza (chiamati vasi xilematici) di una
pianta ospite, provocando in quest’ultima pesanti alterazioni, spesso, ma non
sempre, nocive.
Dunque non esiste una corrispondenza diretta tra Xylella fastidiosa ed ulivo nel senso
che a seconda della sottospecie di Xylella
fastidiosa sono diverse le piante ospite colpite e le relative patologie.
Si va dalla “malattia di Pierce” nella vite, alla “clorosi variegata” negli
agrumi o al “mal di Pennacchio” nel pesco, passando per la bruciatura delle
foglie di oleandro sino a patologie che interessano il prugno, il ciliegio, il
mandorlo.
Inoltre, per quanto su esposto, le modalità con cui la
malattia si manifesta, possono essere differenti. Per esempio spesso si parla
di disseccamento della pianta ospite. In realtà si è accertato che piante
malate non seccano così come piante non affette da Xylella fastidiosa subiscono il disseccamento.
Stesso discorso vale per l’area geografica interessata dalla
malattia. L’agente patogeno e le patologie correlate hanno interessato per
lungo tempo il continente americano, dove è stato a lungo confinato. Dalla fine
degli anni 2000 la Xylella fastidiosa è
stata segnalata anche in Europa. Prima in Francia su piante di pesco e caffè
senza però avere una diffusione significativa, poi in Italia, nel Salento, in
particolare nell’entroterra di Gallipoli, poi nuovamente in Francia dal 2015 e
recentemente in Germania.
A Mola, come sappiamo, le produzioni agricole principali,
quelle che, per così dire, producono reddito, ricchezza, non sono certo quelle
dell’ulivicoltura. La stragrande maggioranza dei contadini molesi, coltiva
alberi di ulivo, per uso personale, per farsi l’olio per consumi familiari.
Dunque, in questo senso, il tema Xylella
fastidiosa non è molto sentito. Tuttavia, per quanto su esposto, non c’è da
stare tanto allegri ritenendo di essere immuni dal contagio. Ufficialmente non
risultano esserci casi accertati di Xylella
fastidiosa, anche se qualcuno
segnala casi di disseccamento di ulivi. Questo, come detto, non sempre è
associabile a malattia della pianta, ma al contrario, a cattive pratiche
agricole, tema, quest’ultimo, particolarmente sentito negli ultimi tempi, perché
oggetto di scontro tra gli agricoltori.
Negli ultimi mesi, pare che le associazioni di categoria
stiano alimentando una guerra tra poveri, tra agricoltori salentini e quelli
del nord barese. Per questi ultimi, come noto, la coltivazione degli ulivi, rappresenta
una parte economicamente rilevante del settore agricolo. Accusano i colleghi
salentini di adottare delle pratiche agricole sbagliate quali mancata potatura,
mancata aratura, uso eccessivo ed indiscriminato di diserbanti, in particolare
il “RoundUp” della Monsanto e tutto questo favorisce il dilagare dell’epidemia
fitosanitaria.
Per comprendere meglio questi ed altri aspetti più intriganti
che si celano dietro l’epidemia di Xylella
fastidiosa, il gruppo di attivisti del Movimento 5 Stelle di Mola di Bari,
assieme ad altri attivisti e portavoce dell’interland e del nord barese, hanno
organizzato una serata monotematica a cui parteciperanno esperti del settore e
politici tra cui:
Prof. Pietro PERRINO, già Direttore
dell’Istituto del Germoplasma del CNR di Bari;
Didier OUSSET Coordinatore
Consorzio LUBYXL che conduce studi biologici sulla Xylella fastidiosa;
Avv Nicola GRASSO docente di diritto costituzionale presso l’Università del Salento;
Cristian CASILLI agronomo, portavoce M5S Regione Puglia, commissione agricoltura;
Rosa D’AMATO portavoce
Europarlamento;
Rosa BARONE portavoce
Regione Puglia, commissione agricoltura
La serata si svolgerà a partire dalle ore 19:00, presso la
piazza Roma, località Mariotto, Bitonto, mercoledì 27 Luglio p.v.
È stata scelta questa località, trattandosi del primo grosso
centro agricolo verso nord, dopo Bari, nel quale non solo l’agricoltura riveste
un ruolo economico rilevante, ma all’interno di questa, l’ulivicoltura
rappresenta un settore trainante.
Durante la serata saranno trattati non solo gli argomenti
appena accennati prima ma anche aspetti e fatti indicati nel volantino di
presentazione dell’evento, che andremo a distribuire nei prossimi giorni tra
gli agricoltori molesi come invito alla serata, per i quali la procura di Lecce
ha aperto un‘indagine prefigurando ipotesi di reato molto gravi.
La cittadinanza tutta è invitata.
Dibari Lorenzo, attivista M5S Mola di Bari