giovedì 12 dicembre 2013

EDILIZIA SCOLASTICA E DIRITTO ALLO STUDIO

Quello dell’edilizia scolastica sembra essere una maledizione per le varie Amministrazioni Comunali che si succedono alla guida del nostro paese, che puntualmente, prima o poi nel corso del mandato, improvvisamente, si ripresenta, per essere gestita con altrettanta puntualità in emergenza.

Non a caso leggendo uno stralcio del programma elettorale dell’attuale Sindaco si legge: “E’ stata la negligenza e l’inettitudine di chi, dopo quattordici anni, oggi si ricandida impunemente a governare questo paese, a ridurre le nostre scuole elementari e medie nelle condizioni di degrado che oggi conosciamo e che hanno portato alla chiusura della scuola elementare Edmondo De Amicis. Il nostro impegno, nei primi 180 giorni, è quello di intervenire con un’azione di monitoraggio sui plessi scolastici di competenza comunale, realizzando gli interventi necessari anche di carattere straordinario”.

A oggi, sono trascorsi molto di più di 180 giorni dall’insediamento della nuova Amministrazione, la situazione non è certo migliorata, anzi è molto peggiorata. Basti pensare che solo nel 1°circolo, delle quattro scuole dell’infanzia, l’”Arianna” è stata chiusa per problemi di staticità e tenuta strutturale e dunque mai riaperta, altre due l’”Albero Azzurro” e la “Gianni Rodari” sono state recentemente chiuse, si spera,  in via temporanea per infiltrazioni d’acqua piovana.

Naturalmente, come al solito, la situazione è stata gestita in emergenza dall’Amministrazione e nonostante 15 giorni di disagi, forse, sono state trovate delle soluzioni che non ci sentiamo di condannare o criticare, anzi dovrebbero risultare molto soddisfacenti rispetto all’entità del problema. Il punto però è che in emergenza tutto è più facile. Perché un conto è la normale amministrazione che un’Amministrazione Comunale (che l’ha promesso in campagna elettorale) dovrebbe condurre, pianificando e programmando tutta una serie di attività di manutenzione e gestione, un conto è l’amministrazione in emergenza.

Per esempio, ci risulta che in alcune scuole siano presenti infiltrazioni di acqua piovana che al momento non destano preoccupazione, ma al momento! Perché, ovviamente, bisognerà aspettare l’emergenza per intervenire. Nella scuola elementare “De Filippo” (quella verso cui sono stati dirottati i bambini della scuola dell’infanzia “Arianna” quando è stata chiusa definitivamente) ci sono infiltrazioni di acqua piovana nella palestra. Dunque, in presenza del fenomeno, i ragazzi non possono svolgere l’attività didattica di Educazione Fisica. Si dirà “ma di cosa stiamo parlando…dell’Educazione Fisica”, “che sarà mai, non fa nulla se saltano la lezione”. Invece è proprio questo il punto di tutta la cronica carenza dell’edilizia scolastica nel nostro paese. Stiamo parlando del Diritto allo studio, Diritto sancito e tutelato dalla nostra Costituzione e che come tale andrebbe salvaguardato in ogni modo.

Lo stralcio del programma elettorale succitato, fa capire che stiamo parlando di problemi che vengono da lontano, presenti da più di quindici anni, che evidentemente non hanno, e per fortuna, colore politico visto che in modo trasversale hanno coinvolto diverse Amministrazioni Comunali, e che soprattutto, di volta in volta, non c’è mai stata la volontà di risolverli. E tutto questo perché c’è sempre stata una limitazione culturale, quella di ricondurre il tutto a dei lavori edili e non di pensare a tutelare un Diritto.

A Mola di Bari, da sempre, quando si parla di edilizia scolastica, la si paragona al rattoppo della strada, a lavori che puoi tranquillamente rinviare, tanto non succede nulla, salteranno l’ora di Educazione Fisica e proprio quando sarà necessario, in emergenza, una soluzione si troverà. Non si pensa, perché c’è una limitazione culturale, che in realtà, al di sopra di tutto c’è la tutela del Diritto allo Studio.

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