lunedì 23 dicembre 2013

LA STANGATA TARES

E come volevasi dimostrare arriva la presa di distanza, da parte dell’amministrazione Diperna, in merito alla Tares e alle gravi difficolta che porterà tutti i cittadini molesi a pagare la tanto odiosa tassa. 

Ma è proprio così?, è solo colpa del Governo Monti prima e Letta dopo? Facciamo un po’ di chiarezza!

La TARES è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotto dal Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, cosiddetto "decreto salva Italia" (???). La tassa è stata approvata in parlamento dalla allora maggioranza PD-PDL-UDC e company e riguarda lo smaltimento e raccolta dei rifiuti e di altri servizi comunali, quali illuminazione e manutenzione stradale ecc. 

Fin dalla sua approvazione, nel 2011, tutti gli organi competenti avevano messo in allerta i comuni avvertendoli che nel momento in cui la tassa fosse entrata in vigore nel 2013, essa avrebbe comportato tantissime difficolta ai contribuenti, aumentando, di fatto, la già alta pressione fiscale. Il governo di Letta e Berlusconi è rimasto indifferente a questi richiami. 

Torniamo però a noi, che cosa poteva fare l’amministrazione per ridurre gli effetti nefasti di questa tassa? Innanzitutto il comune poteva introdurre all’interno del regolamento, che è stato approvato il 29 novembre, nuovi parametri per l’ottenimento di riduzioni e agevolazioni. L’articolo 5 della legge in materia di Tares permetteva ai comuni, attraverso apposite autorizzazioni di spesa, la delibera di ulteriori agevolazioni rispetto a quelle previste dalla legge. Il costo dell’intervento non doveva superare il limite del 7% del costo complessivo del servizio. 

Un aspetto fondamentale della norma è che la relativa copertura poteva essere assicurata da risorse diverse dai proventi del tributo relativo all’esercizio cui si riferisce tale iscrizione (fonte IFEL). Le riduzioni ed esenzioni, come disposto dalla stessa legge, avrebbero tenuto conto della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l’applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). A tal proposito vogliamo ricordare che abbiamo presentato un’istanza al Sindaco in merito appunto all’introduzione di nuove riduzioni e agevolazioni all’interno del regolamento TARES (che potete visionare qui).

L’amministrazione non solo ha scelto di ignorare la nostra richiesta ma ha anche tolto alcune riduzioni già previste nel regolamento della Tarsu 2012, tra cui si cita la riduzione del 70% della tassa per i nuclei famigliari con portatori di handicap. Tantissimi comuni si sono adoperati, incalzati anche da un’opposizione più efficiente, per l’introduzione di queste agevolazioni, il comune di Mola è assente. 

Un’altra soluzione in extremis poteva anche essere quella prevista dalla stessa legge all’articolo 5 comma 4 quater. Infatti, il comma 4 quater permetteva ai comuni per il solo anno 2013, in deroga a quanto stabilito dalla legge che ha introdotto la TARES, di adottare entro il 30 Novembre la determina dei costi del servizio e le relative tariffe sulla base dei criteri previsti e applicati nel 2012 con riferimento al regime di prelievo in vigore in tale anno (TARSU). Unico punto dolente della norma è che la maggiorazione Standard dello 0.30 al mq, che andrà comunque allo Stato (per questo ringraziate il PD e il PDL), si sarebbe dovuta pagare comunque. Fatto sta che tale intervento in misura estrema avrebbe comportato risparmi rispetto a quanto ci sarà corrisposto con la determina del piano tariffario approvato con i criteri della TARES. Nel caso in cui il comune avesse continuato ad applicare, per l'anno 2013, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), in vigore nell'anno 2012, la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo sarebbe stata assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso. In funzione di questo comma sono nati dubbi interpretativi, alcuni, infatti, ritenevano impossibile tornare alla Tarsu dopo l’approvazione del bilancio di Previsione, come nel caso del comune di Mola che l’ha fatto il 03 agosto 2013. 

Il comune di Cremona, anche avendo approvato il bilancio di previsione a luglio, è tornato comunque alla TARSU prevedendo un aumento del solo 7% rispetto al 2012 e coprendo il 90% del costo complessivo del servizio. La norma ha una chiara e semplice interpretazione e qualunque circolare interpretativa non si può sostituire alla legge stessa.

L’ultima soluzione, quella che noi Grillini preferiamo di più, era l’applicazione della Tariffa Puntuale. Diciamo “era” perché essa doveva essere applicata già da tempo. La TARES è stata approvata dal Parlamento nel 2011 con una legge che, tra i tanti articoli, permetteva di disapplicare la TARES per applicare una tariffa-corrispettivo. Il comma 29 dell’articolo 14 della legge in questione, infatti, cita “I comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento, prevedere l'applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo.” L'applicazione della Tariffa puntuale ha portato nei comuni che l'hanno adottata notevoli risparmi nelle tasche dei cittadini, in funzione propria della sua natura corrispettiva in cui vale il vero principio per cui “chi inquina paga”, commisurata alla reale quantità di indifferenziato prodotto dalle utenze.

Invitiamo l’amministrazione a non rinviare e ad adoperarsi con tutte le energie e risorse disponibili all’applicazione della Tariffa Puntuale nel 2014. 

Terminiamo ricordando che il Movimento 5 Stelle, in Parlamento, in data 9 aprile, aveva proposto di abolire la TARES e di sostituirla con la Tariffa Puntuale. La mozione chiedeva inoltre di attivare un percorso di aiuto agli Enti per arrivare alla Tariffa puntuale e nel frattempo mantenere il sistema della TIA o TARSU. Il Partito Democratico e il Popolo delle Libertà (Bersani e Berlusconi) hanno bocciato la mozione. Al contrario, il caos normativo e gli effetti della TARES non si sarebbero ripercossi sugli italiani.

Nessun commento: