martedì 14 novembre 2017

A PROPOSITO DI STRUTTURE COMUNALI

Il comma 6 dell'art. 4 dello Statuto del comune di Mola recita testualmente:
"Il Comune informa la propria condotta al principio di partecipazione dei cittadini, in quanto singoli ed in quanto associati, e s’impegna all’azione efficiente ed efficace dei pubblici poteri. Esso valorizza le libere forme associative e le Organizzazioni di Volontariato, ne assicura la partecipazione attiva all’esercizio delle proprie funzioni e garantisce l’accesso alle strutture e ai servizi comunali".

In estrema sintesi, il Comune si impegna a garantire l'accesso alle strutture comunali allo scopo di far partecipare i cittadini, associati o singoli che siano. Questo sulla carta dello Statuto, che rappresenta un po' la costituzione cittadina. Nella pratica cosa succede invece?
A differenza di tutti gli altri comuni, Mola non ha neanche un regolamento per la concessione di sale a disposizione per pubblici incontri e dibattiti di interesse comune.
E non è che il Comune non ne avrebbe di sale, anzi: ci sono sale adatte al Castello, a Santa Chiara, a palazzo d'Ivrea, all'ex Municipio di San Domenico, nell'ex Scuola Marittima di via Di Vagno, oltre alla Sala Consiliare. Ma, per un motivo o per un altro, nessuna di questa è agibile e viene rifiutata la concessione con motivazioni anche sbalorditive, come "non ci sono soldi per tenerle pulite".
E l'unica struttura certamente funzionante e disponibile, la Sala Consiliare, viene rifiutata perché "la Commissaria non vuole". Già, ma lei è irresponsabile politicamente per definizione, e non deve render conto a nessun elettore.
Il mancato utilizzo di strutture pubbliche, peraltro splendide, sono l'esemplificazione lapalissiana di come un patrimonio pubblico (cioè di tutti noi) viene sprecato e ne viene impedita la fruizione ai legittimi proprietari: noi cittadini.
In decenni di amministrazione dei soliti noti, nessuno si è preoccupato di mettere a punto uno straccio di regolamento che ne disciplinasse l'uso. Dovremo pensarci noi.

Nessun commento: