domenica 17 febbraio 2013

La melodia stonata del “Pifferaio Magico”



Negli ultimi giorni di questa campagna elettorale, il “Pifferaio Magico” ha alzato i toni della sua melodia rendendola ancora più stridula e stonata e ciononostante, uno stuolo di “topini” incantati continua a seguirlo fiduciosi nel loro suicidio.
 All’inizio si è trattato della restituzione dell’IMU, remix di un vecchio ritornello, in passato vincente. Questa volta però la melodia è più raffinata, perché recita che la restituzione avverrà direttamente sul conto corrente dei contribuenti. Chissà se ci saranno delle commissioni bancarie, ma questo è un dettaglio da poco. Visto che, con suo enorme stupore, già da queste prime note, il “Pifferaio Magico” è riuscito a destare l’attenzione e l’interesse dei primi “topini”, parlandogli, come direbbero i giornalisti di razza, allo stomaco e non alla testa, si è gettato anima e corpo sullo spartito, componendo altra musica.
Questa volta, però, ha pian piano aumentato il tono delle sue note in base al ritmo di risposta dello stomaco dei “topini”. Ha iniziato con il condono in tutte le sue tonalità, prima generico, poi edilizio, fiscale e quindi, al culmine, tombale.
I “topini” incantati, aumentavano in numero sempre più, dimenticando in breve il passato recente, dimenticando come le vecchie canzoni del “Pifferaio Magico” avevano portato ad un nulla di fatto, con conseguente suicidio non soltanto di molti di loro, ma anche di quelli che non lo avevano voluto ascoltare.
In un crescendo melodico, il “Pifferaio Magico” ha composto la sinfonia. Ispirato dai recenti scandali del Monte dei Paschi prima, e di Finmeccanica poi e dagli sviluppi giudiziari di questi (non ultimo la recente sentenza di condanna in primo grado di giudizio di Fitto), è arrivato a giustificare la Tangente quasi fosse uno strumento indispensabile, insostituibile, imprescindibile nel fare Impresa, nell’essere Imprenditore.
L’onestà intellettuale di tutti quanti noi non ci può far mettere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi, per non vedere il problema, in modo da esorcizzarlo e o sottovalutarlo. La piaga tangente esiste eccome, ed è molto diffusa ma proprio per questo va considerata come piaga da estirpare a tutti i costi ed in tutti i modi.
Considerarla, invece come qualcosa di fisiologico nel modo consueto di condurre affari tra imprese o tra imprese e pubblica amministrazione, senza tentare minimamente di contrastarla, significa introdurre una distorsione nella melodia che stona tutto. Purtroppo i “topini” non riescono a percepire questa stonata della melodia, non riescono a comprendere che la piaga tangente rappresenta, purtroppo, il segnale evidente della decadenza morale e culturale, prima ancora che politica, sociale ed economica della nostra società. Ed è proprio in questa loro mancata consapevolezza il loro stesso suicidio di massa, mentre il “Pifferaio Magico” continuerà imperterrito a suonare la sua melodia stonata.  

Jack Sparrow

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