Negli ultimi giorni di questa
campagna elettorale, il “Pifferaio Magico” ha alzato i toni della sua melodia
rendendola ancora più stridula e stonata e ciononostante, uno stuolo di
“topini” incantati continua a seguirlo fiduciosi nel loro suicidio.
All’inizio si è trattato della restituzione
dell’IMU, remix di un vecchio ritornello, in passato vincente. Questa volta
però la melodia è più raffinata, perché recita che la restituzione avverrà
direttamente sul conto corrente dei contribuenti. Chissà se ci saranno delle
commissioni bancarie, ma questo è un dettaglio da poco. Visto che, con suo
enorme stupore, già da queste prime note, il “Pifferaio Magico” è riuscito a
destare l’attenzione e l’interesse dei primi “topini”, parlandogli, come
direbbero i giornalisti di razza, allo stomaco e non alla testa, si è gettato
anima e corpo sullo spartito, componendo altra musica.
Questa volta, però, ha pian piano
aumentato il tono delle sue note in base al ritmo di risposta dello stomaco dei
“topini”. Ha iniziato con il condono in tutte le sue tonalità, prima generico,
poi edilizio, fiscale e quindi, al culmine, tombale.
I “topini” incantati, aumentavano
in numero sempre più, dimenticando in breve il passato recente, dimenticando come
le vecchie canzoni del “Pifferaio Magico” avevano portato ad un nulla di fatto,
con conseguente suicidio non soltanto di molti di loro, ma anche di quelli che
non lo avevano voluto ascoltare.
In un crescendo melodico, il
“Pifferaio Magico” ha composto la sinfonia. Ispirato dai recenti scandali del
Monte dei Paschi prima, e di Finmeccanica poi e dagli sviluppi giudiziari di
questi (non ultimo la recente sentenza di condanna in primo grado di giudizio
di Fitto), è arrivato a giustificare la Tangente quasi fosse uno strumento
indispensabile, insostituibile, imprescindibile nel fare Impresa, nell’essere
Imprenditore.
L’onestà intellettuale di tutti
quanti noi non ci può far mettere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi,
per non vedere il problema, in modo da esorcizzarlo e o sottovalutarlo. La
piaga tangente esiste eccome, ed è molto diffusa ma proprio per questo va
considerata come piaga da estirpare a tutti i costi ed in tutti i modi.
Considerarla, invece come
qualcosa di fisiologico nel modo consueto di condurre affari tra imprese o tra
imprese e pubblica amministrazione, senza tentare minimamente di contrastarla,
significa introdurre una distorsione nella melodia che stona tutto. Purtroppo i
“topini” non riescono a percepire questa stonata della melodia, non riescono a
comprendere che la piaga tangente rappresenta, purtroppo, il segnale evidente
della decadenza morale e culturale, prima ancora che politica, sociale ed
economica della nostra società. Ed è proprio in questa loro mancata
consapevolezza il loro stesso suicidio di massa, mentre il “Pifferaio Magico”
continuerà imperterrito a suonare la sua melodia stonata.
Jack Sparrow
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