Non tutti i cittadini Molesi sanno che a partire dal 2014 è attiva la nuova imposta unica comunale (IUC) fondata su due presupposti: possesso degli immobili (collegato al loro valore e natura) e fruizione dei servizi comunali.
Essa si compone di: – IMU di natura patrimoniale, dovuta dal possessore
di immobili, escluse le abitazioni principali. – TARI tassa sui
rifiuti, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e
smaltimento rifiuti, a carico dell’utilizzatore di immobili. – TASI
riferita ai servizi comunali, ovvero tributo per i servizi indivisibili,
a carico del possessore e dell’utilizzatore di immobili.
L’Imu
è l’imposta municipale già in vigore dal 2012, con alcuni piccoli
ritocchi che hanno -tra gli altri- resa definitiva l’esenzione della
prima casa. La Tari e la Tasi vanno a sostituire la Tares, abrogata dal
2014. Quindi se da un lato la Tari sostituisce la tariffa dei rifiuti
insita nella Tares, la Tasi sostituisce la “maggiorazione statale” della
Tares creata allo stesso scopo (servizi comunali indivisibili), per
intenderci i famosi 0,30 cent/mq. Come regola generale fissata dalla
legge, l’aliquota base della Tasi è pari all’1 per mille, calcolata
sulla base imponibile IMU. Stara ai comuni decidere se alzarla
ulteriormente o abbassarla fino ad azzerarla. Sostanzialmente con questa
norma, Letta e Renzi hanno reintrodotto l’Imu (CAMUFFATA) sulla prima
casa, per giunta peggiorando la norma, infatti il soggetto obbligato al
pagamento è colui che possiede o detiene i locali o le aree. In buona
sostanza sono oggetto di questo prelievo anche gli occupanti che
vedranno, quindi, imputarsi il relativo tributo nella misura massima del
30% dello stesso.
Ad oggi non ci è dato sapere le intenzioni
di questa amministrazione in merito alla TASI. Al tal proposito,
ricordiamo che comuni come Assemini e Ragusa (comuni amministrati da
sindaci a 5 stelle) hanno azzerato la TASI e quindi i cittadini non
saranno chiamati a pagarla.
Ma veniamo alla TARI. Con delibera n°91/2014 (http://goo.gl/9wG7IZ)
la Giunta Diperna ha deciso di sottoporre al Consiglio Comunale che il
versamento TARI per l’anno 2014 sia effettuato in numero 3 rate, con
SCADENZA nei mesi di – SETTEMBRE–NOVEMBRE 2014 e MARZO 2015. Il prelievo
dovrà avvenire nei seguenti termini, le prime due rate dovranno essere
di acconto e l’ultima di saldo/conguaglio.
Ma veniamo nel dettaglio, la delibera dispone che:
-1^ RATA “acconto”, scadenza 30 SETTEMBRE 2014 l’importo sarà pari al
45% di quanto dovuto applicando alle superfici occupate le tariffe
vigenti al 31.12.2013 ai fini TARES, oltre il tributo provinciale;
-2^ RATA “acconto”, scadenza 30 NOVEMBRE 2014 l’importo sarà pari al
35% di quanto dovuto applicando alle superfici occupate le tariffe
vigenti al 31.12.2013 ai fini TARES, oltre il tributo provinciale;
-3^ RATA “saldo/conguaglio”, scadenza 31 MARZO 2015 la rata di
saldo/conguaglio sarà calcolata sulla base dell’importo annuo dovuto a
titolo di TARI 2014, tenuto conto delle tariffe definitive stabilite con
apposita delibera Comunale, dal quale saranno scomputati i pagamenti
delle rate in acconto.
Quindi sostanzialmente il cittadino sarà
chiamato a pagare entro la fine dell’anno l’ottanta per cento di quanto
dovuto con la TARES. Questo ci preoccupa molto e dovrebbe preoccupare
molto anche le imprese e in particolare quelle categorie che hanno avuto
i maggiori aumenti rispetto alla TARSU.
Su questa decisione dell’amministrazione, quindi bisogna fare due osservazioni una di merito e l’altra di metodo.
MERITO: Nel momento in cui si decide di far pagare un importo pari al
80% (prime due rate Settembre e Novembre 2014) applicando le tariffe
vigenti ai fini TARES, l’amministrazione sta lanciando un messaggio
preciso. “Le tariffe TARI 2014 cambieranno poco rispetto a quelle della
TARES 2013”. Infatti, facendo i conti della serva si deduce che un
fruttivendolo dovrà pagare, a conti fatti, per un locale di 150 mq, un
acconto (prime due rate) pari a 7118,4 € a fronte di 8898 pagati
complessivamente con la TARES 2013 e a fronte di 2041 € pagati
complessivamente con la TARSU 2012. Errare è umano, perseverare è
diabolico.
METODO: L’amministrazione ha deciso di far pagare le
prime due rate di acconto, in base alle tariffe deliberate per la
Tares, nelle more dell’approvazione delle tariffe e della
regolamentazione Tari, come consentito dalla legge. Ma per quale motivo
si decide di operare in tal senso visto che l’approvazione delle tariffe
TARI deve avvenire entro e non oltre il termine stabilito da norme
statali per l’approvazione del bilancio di previsione, attualmente
indicato al 31 luglio 2014? Perché non approvare entro quella data le
tariffe TARI? Perché non sfruttare i pochi ma significativi margini di
manovra che ci offre la normativa in materia TARI? Infatti la normativa
dà la possibilità ai comuni di decidere in maniera molto più flessibile
le tariffe (vedi comma 652 della legge 147/2013).
E come se
l’amministrazione desse per scontato che il governo posticiperà
ulteriormente il termine stabilito per l’approvazione del bilancio di
previsione degli enti locali. E se tale situazione dovesse verificarsi
non vediamo il motivo per cui si debba aspettare ancora. Tanti sono i
comuni che hanno approvato il regolamento sulla IUC e le relative
tariffe TARI con annesso e connesso bilancio di previsione, ma forse per
una amministrazione che si è ridotta ad approvare nell’ultimo giorno
utile il consuntivo, forse è chiedere troppo (sic.)
Siamo molto
preoccupati per la situazione ormai intollerabile in cui versano i
cittadini Molesi vessati ormai da tasse insostenibili. Speravamo che
l’amministrazione cogliesse il nostro invito (fatto l’anno scorso) a far
si che a partire da quest’anno si sperimentasse la tariffa puntuale.
Caro Sindaco le nostre istanze arrivano sul vostro tavolo? Le legge? ..
Non sarebbe male se ogni tanto, e dico ogni tanto ci rispondesse!
P.s. A tal proposito le vogliamo ricordare che in data 4 aprile abbiamo protocollato un’istanza (http://goo.gl/CXIt2E)
avendo come oggetto “Introduzione della Tariffa Puntuale e di nuovi
parametri per l’ottenimento di agevolazioni, riduzioni e esenzioni in
merito alla TARI 2014.”
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