sabato 12 luglio 2014

ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE AUTEM DIABOLICUM



Non tutti i cittadini Molesi sanno che a partire dal 2014 è attiva la nuova imposta unica comunale (IUC) fondata su due presupposti: possesso degli immobili (collegato al loro valore e natura) e fruizione dei servizi comunali.


Essa si compone di: – IMU di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali. – TARI tassa sui rifiuti, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, a carico dell’utilizzatore di immobili. – TASI riferita ai servizi comunali, ovvero tributo per i servizi indivisibili, a carico del possessore e dell’utilizzatore di immobili.

L’Imu è l’imposta municipale già in vigore dal 2012, con alcuni piccoli ritocchi che hanno -tra gli altri- resa definitiva l’esenzione della prima casa. La Tari e la Tasi vanno a sostituire la Tares, abrogata dal 2014. Quindi se da un lato la Tari sostituisce la tariffa dei rifiuti insita nella Tares, la Tasi sostituisce la “maggiorazione statale” della Tares creata allo stesso scopo (servizi comunali indivisibili), per intenderci i famosi 0,30 cent/mq. Come regola generale fissata dalla legge, l’aliquota base della Tasi è pari all’1 per mille, calcolata sulla base imponibile IMU. Stara ai comuni decidere se alzarla ulteriormente o abbassarla fino ad azzerarla. Sostanzialmente con questa norma, Letta e Renzi hanno reintrodotto l’Imu (CAMUFFATA) sulla prima casa, per giunta peggiorando la norma, infatti il soggetto obbligato al pagamento è colui che possiede o detiene i locali o le aree. In buona sostanza sono oggetto di questo prelievo anche gli occupanti che vedranno, quindi, imputarsi il relativo tributo nella misura massima del 30% dello stesso.

Ad oggi non ci è dato sapere le intenzioni di questa amministrazione in merito alla TASI. Al tal proposito, ricordiamo che comuni come Assemini e Ragusa (comuni amministrati da sindaci a 5 stelle) hanno azzerato la TASI e quindi i cittadini non saranno chiamati a pagarla.

Ma veniamo alla TARI. Con delibera n°91/2014 (http://goo.gl/9wG7IZ) la Giunta Diperna ha deciso di sottoporre al Consiglio Comunale che il versamento TARI per l’anno 2014 sia effettuato in numero 3 rate, con SCADENZA nei mesi di – SETTEMBRE–NOVEMBRE 2014 e MARZO 2015. Il prelievo dovrà avvenire nei seguenti termini, le prime due rate dovranno essere di acconto e l’ultima di saldo/conguaglio.

Ma veniamo nel dettaglio, la delibera dispone che:

-1^ RATA “acconto”, scadenza 30 SETTEMBRE 2014 l’importo sarà pari al 45% di quanto dovuto applicando alle superfici occupate le tariffe vigenti al 31.12.2013 ai fini TARES, oltre il tributo provinciale;

-2^ RATA “acconto”, scadenza 30 NOVEMBRE 2014 l’importo sarà pari al 35% di quanto dovuto applicando alle superfici occupate le tariffe vigenti al 31.12.2013 ai fini TARES, oltre il tributo provinciale;

-3^ RATA “saldo/conguaglio”, scadenza 31 MARZO 2015 la rata di saldo/conguaglio sarà calcolata sulla base dell’importo annuo dovuto a titolo di TARI 2014, tenuto conto delle tariffe definitive stabilite con apposita delibera Comunale, dal quale saranno scomputati i pagamenti delle rate in acconto.

Quindi sostanzialmente il cittadino sarà chiamato a pagare entro la fine dell’anno l’ottanta per cento di quanto dovuto con la TARES. Questo ci preoccupa molto e dovrebbe preoccupare molto anche le imprese e in particolare quelle categorie che hanno avuto i maggiori aumenti rispetto alla TARSU.

Su questa decisione dell’amministrazione, quindi bisogna fare due osservazioni una di merito e l’altra di metodo.

MERITO: Nel momento in cui si decide di far pagare un importo pari al 80% (prime due rate Settembre e Novembre 2014) applicando le tariffe vigenti ai fini TARES, l’amministrazione sta lanciando un messaggio preciso. “Le tariffe TARI 2014 cambieranno poco rispetto a quelle della TARES 2013”. Infatti, facendo i conti della serva si deduce che un fruttivendolo dovrà pagare, a conti fatti, per un locale di 150 mq, un acconto (prime due rate) pari a 7118,4 € a fronte di 8898 pagati complessivamente con la TARES 2013 e a fronte di 2041 € pagati complessivamente con la TARSU 2012. Errare è umano, perseverare è diabolico.

METODO: L’amministrazione ha deciso di far pagare le prime due rate di acconto, in base alle tariffe deliberate per la Tares, nelle more dell’approvazione delle tariffe e della regolamentazione Tari, come consentito dalla legge. Ma per quale motivo si decide di operare in tal senso visto che l’approvazione delle tariffe TARI deve avvenire entro e non oltre il termine stabilito da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, attualmente indicato al 31 luglio 2014? Perché non approvare entro quella data le tariffe TARI? Perché non sfruttare i pochi ma significativi margini di manovra che ci offre la normativa in materia TARI? Infatti la normativa dà la possibilità ai comuni di decidere in maniera molto più flessibile le tariffe (vedi comma 652 della legge 147/2013).

E come se l’amministrazione desse per scontato che il governo posticiperà ulteriormente il termine stabilito per l’approvazione del bilancio di previsione degli enti locali. E se tale situazione dovesse verificarsi non vediamo il motivo per cui si debba aspettare ancora. Tanti sono i comuni che hanno approvato il regolamento sulla IUC e le relative tariffe TARI con annesso e connesso bilancio di previsione, ma forse per una amministrazione che si è ridotta ad approvare nell’ultimo giorno utile il consuntivo, forse è chiedere troppo (sic.)

Siamo molto preoccupati per la situazione ormai intollerabile in cui versano i cittadini Molesi vessati ormai da tasse insostenibili. Speravamo che l’amministrazione cogliesse il nostro invito (fatto l’anno scorso) a far si che a partire da quest’anno si sperimentasse la tariffa puntuale. Caro Sindaco le nostre istanze arrivano sul vostro tavolo? Le legge? .. Non sarebbe male se ogni tanto, e dico ogni tanto ci rispondesse!

P.s. A tal proposito le vogliamo ricordare che in data 4 aprile abbiamo protocollato un’istanza (http://goo.gl/CXIt2E) avendo come oggetto “Introduzione della Tariffa Puntuale e di nuovi parametri per l’ottenimento di agevolazioni, riduzioni e esenzioni in merito alla TARI 2014.”

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