mercoledì 2 luglio 2014

HABEMUS RENDICONTO FINANZIARIO 2013

Il consiglio comunale ha approvato, lunedì 30 giugno, il rendiconto finanziario 2013 meglio conosciuto come Bilancio Consuntivo. La sua approvazione è avvenuta nell’ultimo giorno utile stabilito dalla legge, dopo tre sedute dichiarate deserte, nelle quali la maggioranza ha fatto mancare il numero legale.

Ovviamente il tutto è riconducibile alle spaccature interne che ormai ci sono nella maggioranza.

Ormai sono tanti i malumori che imperversano nella maggioranza dove i consiglieri lamentano poco coinvolgimento nelle decisioni dell’amministrazione.

Conferma avuta anche nella seduta che ha visto approvare il conto consuntivo dove il consigliere Bufo e il consigliere Quirino si sono rifiutati di votare il rendiconto. A quanto pare il Sindaco non riesce a convincere neanche gli esponenti della SUA maggioranza.

A destare scalpore non sono state le assenze ripetute dei consiglieri o almeno non solo, ciò che ha fatto infuocare l’aula del consiglio (già infuocata di suo), è stato sicuramente il mancato riconoscimento di un debito fuori bilancio che ammonterebbe a € 834.984,82. La Corte d’Appello di Bari ha condannato il Comune di Mola di Bari, con sentenza 570/2013 depositata il 12 giugno 2013, a pagare la suddetta somma per un contenzioso risalente agli anni ottanta. 

La dottrina prevalente è concorde nel ritenere quale fonte del riconoscimento di legittimità del debito, la presenza di una sentenza esecutiva a prescindere dal fatto che essa lo sia provvisoriamente o definitivamente. Stando alle parole del Sindaco, il comune ha appreso del debito solo in data 23 ottobre 2013.

Il riconoscimento del debito deve avvenire entro e non oltre l’esercizio nel quale quella sentenza è divenuta nota all’ente, quindi prima della chiusura dell’esercizio 2013. Possibile che in otto mesi non si sia riuscito a portare in consiglio il riconoscimento di tale debito. Eppure il “DISCIPLINARE PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI LEGALI ESTERNI” parla chiaro in quanto dispone all’art 14 “Per le esecuzioni delle sentenze e decisioni giurisdizionali si procederà, ai sensi dell’art. 194 del TUEL (D.lgs 267/2000), al riconoscimento del debito fuori bilancio al fine di evitare procedimenti esecutivi in danno al Comune, con ulteriore aggravio di spese, ricorrendone i presupposti.”

A prescindere dal bilancio consuntivo approvato, come già detto, nell’ultimo giorno utile, il comune ha adesso tempo un mese per trovare sia le risorse che servono per sanare questo debito e sia quelle da destinare al famoso fondo promesso alle imprese che dovrà elargire i contributi agli stessi vessati dalla TARES. Il tutto dovrà avvenire entro il termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione stabilito per legge, salvo nuove proroghe statali, al 31 luglio (per giunta coincidente con il pagamento dell’ultima rata TARES 2013).

Vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione.

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