domenica 12 gennaio 2014

QUESTIONE TARES: IL MOVIMENTO 5 STELLE DI MOLA C'E'

Mattinata impegnativa quella di oggi. All'insegna, purtroppo, della TARES. Gli attivisti del nostro gruppo si sono divisi tra piazza XX Settembre, dove abbiamo allestito il consueto gazebo informativo, e la sala consiliare del Municipio, dove l'Amministrazione aveva indetto un incontro pubblico. 

Mai come in questi giorni la cittadinanza si sta dimostrando partecipe e consapevole, soprattutto, che le soluzioni migliori non possono che derivare da un interesse costante verso le attività pubbliche. 

L'incontro è durato tre ore e mezza circa. Iniziato alle 10:00, in perfetto orario (finalmente!), ha visto la presenza del Sindaco e degli assessori Pellegrini, Palazzo e Carbonara, accompagnati dal dott. Colella, capo settore entrate tributarie del Comune. Tra i banchi della maggioranza presenti Catalano, Brunetti, Calabrese, Iacoviello, Sanapo e Bufo. Assenti tutti i consiglieri di minoranza. 

Il sindaco ha assicurato che nella prossima settimana verrà deliberato il rinvio del pagamento della quota destinata alle casse comunali. Ai cittadini resterà, per il momento, l'obbligo di versare solo la maggiorazione relativa ai trenta centesimi di euro per metro quadrato di competenza dello Stato. 

La delegazione definitasi nella serata di giovedì scorso durante un incontro pubblico promosso dai cittadini molesi, ha chiesto principalmente due cose. Ferma l'indispensabilità della dilazione di pagamento della quota comunale, la richiesta è stata quella di convocare urgentemente il consiglio comunale entro 72 ore da oggi, e di incontrare l'Amministrazione nella giornata di martedì prossimo per discutere preliminarmente gli indirizzi da adottare. 

Dall'incontro sono emersi gli errori commessi nella definizione degli importi per le utenze domestiche (principalmente legate al trattamento riservato alle pertinenze come box e cantine): in questo senso gli uffici procederanno a nuovi conteggi. 

Sulla quota variabile relativa alle pertinenze c'è stato, secondo quanto riferito da Diperna e Colella, uno scambio di vedute: l'ufficio era orientato all'applicazione di almeno una quota variabile, mentre la giunta ha poi deciso la totale eliminazione. 

Per quanto riguarda i nuclei familiari l'ufficio tributi ha ammesso che la composizione delle famiglie è stata quella risultante dai dati ricevuti dall'ufficio anagrafe, evidentemente non aggiornato, e su cui gli uffici dovranno ritornare. I contribuenti che hanno versato più del dovuto avranno diritto a compensazione fiscale sugli importi futuri, e non a rimborso monetario. 

Sono diversi, in ogni caso, i punti rimasti in sospeso. A cominciare dal da farsi sul contratto con la Lombardi Ecologia, riconosciuto troppo oneroso (un punto su cui hanno trovato consenso i presenti tutti, giunta compresa) e su cui Palazzo ha dovuto affrontare la rabbia dei cittadini, a proseguire con gli esiti imprevedibili della dilazione di pagamento (pagare più tardi non solleva le sorti dei contribuenti), a finire con l'intento di partecipare attivamente alla prossima riunione tra ANCI (l'Associazione dei comuni italiani) e Governo centrale. Dopo la rottura delle trattative, si spera in un confronto più produttivo. 

Noi continueremo come sempre a seguire la vicenda ed i suoi sviluppi, continuando a sostenere le nostre proposte per una migliore gestione dei rifiuti.

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